Capitolo 2 _ Solo per lei

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(Canzone:Snap_Rosa linn)
2 aprile 2017, Tokyo.

La mamma mi proteggeva sempre.
Amavo essere coccolata da lei, mai avrei pensato che un giorno avrei dovuto cavarmela dasola.

In questi giorni mi sono resa conto di essere dipesa troppo da lei.

Senza la mamma non sono in grado di vivere!

'Solo con te posso stare bene, mamma, torna da me perfavore' Grido con le lacrime agli occhi. 'Non riesco più a sopportare questo dolore'

Continuo a piangere, gridando.

'Scusami, mamma'.
Mi ritornano in mente le parole che mi ha detto zia Amelia ieri pomeriggio 'Non puoi più stare qui, sei ancora minorenne e non ti fa stare bene vivere in mezzo a tutti questi ricordi, tuo padre mi ha chiesto di portarti da lui!'

Mio padre?

'Io non c'è lo un padre, non ne voglio sapere nulla, sto benissimo qui'. Le avevo risposto con rabbia.

'Amore, so che cosa e successo con tuo padre, ma potresti provare a dargli un occasione, tua madre avrebbe voluto che tu lo facessi'. Aveva aggiunto lei con un tono di voce calmo cercando di mettere la sua mano nella mia.

Mi ero alzata di scatto dalla sedia, facendola cadere a terra.
'Non ti permettere mai più a mettere in mezzo mia madre, esci subito da questa casa' Le avevo gridato con le lacrime agli occhi indicando l'uscita.

Perché farmi sentire in colpa mettendo in mezzo mia madre? Non si doveva permettere

Lei si era immediatamente alzata, si era avvicinata e mi aveva detto: 'Ti lascio questo biglietto, e per New York, il volo e il sette, alle dieci del mattino, se cambi idea chiamami'. Lo aveva appoggiato sul tavolo della cucina e si era diretta verso l'uscita, ad un tratto si era fermata e senza guardarmi aveva sussurrato 'Lei non vorrebbe vederti in questo stato, se non vuoi farlo per te, fallo per lei, riprendi la tua vita in mano'.

Non riuscivo a fermare tutte quelle lacrime, ma mia zia aveva ragione, lei non mi avrebbe voluto vedere in quello stato.

'Star, promettimi che qualsiasi cosa succeda non butterai la tua vita'. Mia madre mi aveva detto questa frase due mesi prima di andarsene.

Mi ricordo di aver riso.
'Mamma, perché mi dici questa cosa?'.
Ma lei non aveva cambiato l'espressione seria che aveva, e con le lacrimale agli occhi mi aveva supplicato 'Promettimelo?!'.
Avevo smesso di ridere, mi ero chiesta il perché, ma non ci avevo dato il giusto peso. Avrei dovuto capirlo.

'Te lo prometto,mamma'.

^°^

7 aprile 2017, Tokyo.

Un rumore fastidiosissimo mi costringe ad aprire gli occhi. Guardo l'ora nell'orologio che tengo al polso.

6:30

Metto da parte la stanchezza che sento e mi precipito in bagno a fare una doccia.

Oggi alle dieci ho il volo per andare a New York da Edward, non me la sento proprio, ma non posso fare altrimenti.

Mio padre se n'è andato andato di casa dopo il divorzio, non si e degnato neanche di salutarmi.

Lui é sempre stato così nei miei confronti, mi accusava continuamente di averlo allontanato dalla mamma.

Ho pochissimi ricordi delle nostre risate.

Ricordo di aver pianto tantissimo quando la mamma mi ha detto che non sarebbe più tornato.

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