𝑪𝒐𝒓𝒑𝒐 𝑺𝒃𝒂𝒈𝒍𝒊𝒂𝒕𝒐 | 𝐏𝐎𝐄𝐌𝐀

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Certe volte penso che questo non sia il mio corpo. Guardo le mie mani, le mie braccia, le mie labbra, e un enorme vuoto si fa largo dentro di me.

È tutto sbagliato, mi dico, c'è qualcosa che non va in me, ma non riesco a capire cosa, non riesco a capire perché.

Mi sento come in una gabbia, prigioniero in un corpo che non ho scelto, in un nome che non mi rappresenta.

Lo specchio mi schernisce, mi mostra qualcuno che non sono, e la consapevolezza mi contorce le budella come niente al mondo.

Guardo gli altri ragazzi e mi chiedo se anche loro si struggono nelle loro ferite, mi domando se anche loro sono intrappolati in una vita stravolta, piena di dubbi e paure.

Ed io quanta ne ho, di paura, nell'ipotesi di uscire finalmente fuori dal mio guscio, quanta paura ho nel respirare l'aria a pieni polmoni senza che quel maledetto nome che mi pesa sulla schiena possa più bloccarmi nella mia corsa verso la felicità.

Ho paura, ne ho più di quanto dovrei.
Ma poi vedo come il mondo cambia, come diventa più accogliente, e finalmente una luce mi aspetta fuori dal tunnel.

Questo corpo sbagliato non è la mia vita, non è la mia unica prospettiva, e quando finalmente finisco di tagliarmi i capelli di fronte allo specchio che ho tanto odiato, quando le mie gambe diventano più spesse, quando la barba mi pizzica il volto, finalmente un sorriso fiorisce sulla bocca.

Eccomi qua. Ora va meglio.

𝐀𝐓𝐓𝐈𝐌𝐈 𝐃𝐈 𝐏𝐈𝐀𝐍𝐓𝐎 | ✓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora