Violet
Sconforto, ecco ciò che provavo.
Ero distesa sul letto, era quasi mezzogiorno e papà era già uscito, e io ero distesa sul letto a ripensare a ieri sera.
Ricordo che, dopo il ballo, tornai a casa accompagnata da Jasper.
Mi ero seduta a tavola, con una bottiglia di acqua fredda, a ripensare a quella serata che tanto aspettavo, che alla fine si era rivelata un fiasco.
O almeno in parte.
Andava tutto bene, stavo ballando con Henry la nostra canzone preferita.
Piper però lo chiamò, e lui andò a portare delle cose a sua sorella, lasciando me da sola per il resto della serata.
Non mi era affatto sembrato sincero.
Qualcosa nei suoi occhi mi diceva chiaramente che mentiva.
Ma mi ero limitata ad annuire e non fare domande.
Anche se avrei dovuto farle.
Ero arrivata a pensare al peggio, del tipo che si stava vedendo con un'altra.
Sapevo che una ragazza era innamorata di lui, si chiamava Babe.
Ero scoppiata a piangere sul tavolino, il cuore frantumato da quei pensieri orribili, il mascara che colava.
Henry non mi aveva scritto neanche un messaggio.
Decisi di farlo io.
Cercai il suo numero in rubrica e attivai la chiamata.
"Violet?" mormorò, perplesso.
"Dormivi?" chiesi sospetta.
"Emh, si, cioè mi sono svegliato da cinque minuti ma sono ancora frastornato" spiegò.
"Fatti trovare pronto per le cinque allora" imposi.
"Ok ma, dove?" chiese, sbadigliando.
"Swellview Park" esclamai, senza neanche consultarlo.
Ero furiosa per come si era comportato ieri sera, quindi al momento non mi importava del suo parere.
"Va bene" rispose, invece.
Attaccai, senza salutare, e non mi sentivo in colpa.Henry
"È sicuramente incazzata con me" ripetei a Ray e Jasper.
"Henry mi dispiace tanto, ma sai che questo è il tuo lavoro" disse Ray.
"Non devi scusarti Ray, solo impazzisco perché ci siamo baciati per la prima volta, e i Wall Dogs hanno dovuto rovinare tutto" dissi, sbattendo un pugno sul tavolo.
Jasper e Ray rimasero in silenzio.
All'improvviso l'ascensore si aprì, era Charlotte.
"Ehy ragazzi" ci salutò, alquanto allegra.
"Char! Come stai?" le chiedemmo.
"Bene, era solo febbre" sospirò.
"Per caso hai sentito Violet?" chiesi, senza farla preoccupare.
"Emh, non ultimamente" disse, sorridendo.
Sapeva qualcosa.
"Mh, ok" replicai, intento ad uscire dalla Man Caverna per incontrarmi con la ragazza in questione.Ero ad una panchina dello Swellview Park, aspettando Violet.
La vidi arrivare a passo svelto.
Mi spaventai per la rapidità con cui si sedette accanto a me.
"Sò già di cosa vuoi parlare" dissi, andando al punto.
"Ah sì?" rispose lei, ironica.
"Sì, e mi dispiace Vivi" commentai.
Lei abbassò lo sguardo, per non guardarmi in faccia.
"Henry non mi sei sembrato sincero" sbottò, sempre china su se stessa.
"Ti sei visto con un'altra?" chiese di colpo.
Rimasi immobile.
"Violet mi rattrista che tu pensi queso" esclamai.
Vidi le lacrime sgorgarle dal viso, e mi sentii uno schifo.
"Non vedrei nessun'altra che non sia te" sospirai.
Vederla in quello stato mi uccideva.
A quel punto sollevò lentamente la testa.
"Sul serio? E Babe?" chiese, asciugandosi le lacrime.
"A Babe piaccio, ma a me piaci tu. Ci farà l'abitudine" sorrisi, sperando di far sorridere anche lei.
E ci riuscii.
Rividi quel dannato sorriso.
La abbracciai, lei ricambiò.
"Grazie Hen, questo però non cambia il fatto che non mi sei sembrato onesto" disse, un po' cupa.
"Oh emh, ieri sera mi sentivo in colpa quando Piper mi ha chiamato, e quindi ero nervoso" mi giustificai.
Bugie su bugie, e Violet ci credeva.
Mi sentivo stupido, ma non potevo dirglielo.
Dovevo salvarla.
"Sei la prima ragazza a cui dò queste attenzioni. È per me significa molto, credimi. Sai come sono fatto, prima di dire 'Ti amo' o altro, devo accertarmi che la persona sia quella giusta" esclamai.
Violet sospirò, ma non disse nulla.
Sollevò solo il labbro leggermente per accennare un sorriso.
"Sì, sì lo capisco, lo so" rispose.
"E io credo che, la persona giusta adesso sia tu" chiarii.
Violet sembrò bloccata, con i suoi occhi marroni puntati su di me.
"Io? Sul serio?" chiese incredula.
Annuii con la testa, e mi baciò.
Sulle labbra.
Anche io ricambiai con passione.
Ero molto felice.
Che tutto si fosse risolto in meglio.
Poi si staccò lentamente.
"Quindi? Cosa siamo?" domandò.
Beh, era una domanda profonda e vaga.
"Dipende. Tu vorresti stare con me?" chiesi, sperando in un sì.
Lei non esitò neanche un secondo.
"Certo che sì" sorrise.
Il mio cuore si scaldò, sembrava esplodere.Un'ora dopo, la riaccompagnai davanti casa tua.
"Bene, allora a domani, Vivi" sussurrai.
"A domani Hen" rispose, in un sussurro.
Mi diede un altro bacio sulle labbra.
Poi la guardai entrare, e con un sorriso, chiudere la porta.
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"molto più che amici"
Teen FictionViolet Wood, è una sedicenne di Swellview. È cresciuta con i suoi amici Jasper, Charlotte ed Henry. Con quest'ultimo ha un legame profondo, poiché egli gli è sempre stato accanto. Ma Violet non sà tutto del suo migliore amico. Un giorno scoprirà il...