7. In flesh and blood

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I due migliori amici si salutarono per entrare ognuno nella rispettiva classe. Eden aveva un turbinio di pensieri in testa che non le davano pace e non le permettevano di concentrarsi sulla lezione di letteratura inglese.

Doveva aiutare Eddie, ormai glielo aveva promesso. Allo stesso modo avrebbe voluto farla pagare cara a quella spocchiosa di Chrissy Cunningham e invece le stava anche facendo un regalo. Cioè, le avrebbe assicurato l'amore del suo migliore amico, che era la persona che più al mondo sapeva dare affetto e appoggio.

Non riusciva a credere alle sue idee, era un qualcosa di folle! Aveva accettato di intervenire per far sì che la cheerleader ricambiasse il sentimento che lo svitato provava per lei ormai da tempo immemore.

Le ore trascorsero in maniera confusa e stranamente veloce, non riuscì a focalizzarsi durante nessuna delle attività mattutine e i suoi piedi la trascinarono come se fosse un automa fino a mensa.

Il brusio di voci dei suoi compagni affamati e felici per quel momento di svago la colpì come se avesse avuto mal di testa. Agguantò un vassoio e ci mise sopra un'insalata, una mela e una bottiglietta d'acqua; sembrava il rancio di quando aveva mal di stomaco e decideva di tenersi leggera.

Perlustrò la sala e individuò il riccio che chiacchierava allegramente con Jeff, Paul e, una volta messi a fuoco gli altri componenti seduti al tavolo, strabuzzò gli occhi per la sorpresa: c'erano anche Dustin, Suzie, e gli amichetti nerd del fidanzatino di sua sorella.

In condizioni normali sarebbe andata dritta da loro per capirci qualcosa in più, ma in quel momento non se la sentiva di stare vicino a Eddie, anche se era sollevata di vederlo sorridente, dopo quanto successo quella mattina.

Sospirò e scelse di sedersi al tavolo libero in fondo alla sala, dove avrebbe potuto tenere d'occhio gli altri, ma dai quali difficilmente avrebbe potuto essere vista.

Cominciò il suo pranzo leggero e non era arrivata nemmeno a metà della sua insalata quando notò due volti amici che si facevano largo nella mensa per raggiungere la sua postazione.

'Ehi, come mai tutta sola?' le domandò Argyle, aprendosi in un sorriso, mentre prendeva posto accanto a lei, mentre Jonathan Byers si sedeva sull'altra sedia libera, facendole un cenno di saluto che lei ricambiò con la mano.

'Mmm, diciamo che quello dove mi siedo di solito oggi sembra quello dei babysitter...' e indicò con lo sguardo il gruppo del suo migliore amico.

Il ragazzo della pizza ridacchiò.

'Eh, ne so qualcosa, anche Johnny qui spesso si trova circondato da ragazzini.' diede una pacca sulla spalla all'amico, facendogli sputacchiare la coca cola che stava bevendo.

'Quei ragazzini sono forti!' ammise Byers.

'Sì, qualcuno di loro lo conosco...' confessò Eden, 'Mr. Cappellino esce con mia sorella.'

'Ah, tu quindi sei la sorella della famosa Suzie??' sgranò gli occhi il biondo.

'In carne e ossa.' rispose facendo una specie di mezzo inchino, provocando un sorriso sulle labbra del ragazzo della pizza.

'Se finiamo presto di pranzare, ti va di andare dietro il campo per fumare un pochino?' propose Argyle.

'Magari! Ne avrei davvero bisogno oggi!' e per la prima volta in quella giornata le venne sinceramente da sorridere.

Finirono in fretta il loro cibo e riposero i vassoi ormai vuoti.

Mentre attraversarono la sala, Eden gettò un'ultima occhiata al tavolo dei suoi amici e notò che Eddie la stava osservando con un'aria interrogativa, lei gli rispose facendo spallucce, poi si affrettò a raggiungere Argyle e Jonathan.

It ain't love, wicked love  || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora