We're criminals.

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CAPITOLO 1.

Brooklyn's Point Of View:

*Driin*
«Maledetta sveglia»,pensai.
Diedi un'occhiata al telefono,per vedere l'ora: cazzo,le 07:00! Tra poco più di un'ora sarebbero cominciate le lezioni,ed io,ovviamente,ero ancora beata nel letto.
-
Sono Brooklyn,Brooklyn Madison Smith,ho sedici anni e vivo a Los Angeles con mio fratello Ryan. Sono di altezza media,e abbastanza magra,ho occhi verdi e capelli marroni,lisci e lunghi fino al bacino. Sono fredda,acida,stronza e non ho pietà di nessuno: non credo nell'amore,penso che sia la cosa più stupida che possa esistere. Odio tutte quelle coppie di fidanzatini che si promettono amore eterno,e il giorno dopo si lasciano.
Si,questo è il mio carattere,e non lo cambierei per nulla al mondo.
I miei 'genitori',non so nemmeno se posso chiamarli genitori,dato che hanno abbandonato me,mio fratello e nostra sorella più piccola,Jessy quando eravamo molto piccoli. Ryan è più grande di me di due anni,e mi ha praticamente cresciuto lui.
Jessy invece,morì a causa di una sparatoria. Eravamo al parco,e lei era sullo scivolo,scivolò giù e mentre correva,un ragazzo sparò ad un altro,ma purtroppo,in quel momento passò lei,e il proiettile colpì lei.
Chiamammo i soccorsi,e quando ci girammo entrambi i ragazzi non c'erano più. Da lì,non ebbi più pietà di nessuno.
Dei nostri 'genitori' non sappiamo nulla,e
sinceramente poco ci interessa;
Poco tempo fa entrammo in un giro di droghe che pian piano ci portarono ad essere dei criminali,per via dei continui scambi di merci e cose così.

Ebbene si,noi siamo criminali,facciamo parte di una gang,i "The Blade". In quel giro di droghe conoscemmo i componenti della nostra gang: Matthew,Tom,Lucas e Marco,dopodiché,venivamo io e Ryan.
Il nostro unico obiettivo è quello di dominare l'America,nient'altro.
-
Mi alzai dal letto,anche se a malavoglia e mi diressi in bagno per una doccia.
Mi insaponai per bene,ed una volta finita la doccia,mi vestii con dei semplici jeans e una felpa di mio fratello. Stesi un velo di eye-liner sugli occhi,e un filo di mascara.
Ero pronta.
«Buongiorno sorellina» disse Ryan stampandomi un bacio sulla guancia mentre preparava i pancakes.
«Giorno Ry» risposi.
Presi il mio pancake e ci spalmai sopra la Nutella.
Finì di fare colazione e andai in bagno a lavarmi i denti.
«Io vado» urlai per farmi sentire da mio fratello,che nel frattempo era in cucina a sistemare.

Uscì di casa,e un'aria frizzante mi travolse; misi le cuffie nelle orecchie,e accompagnata dalle note di 'Criminal' mi incamminai verso la struttura che viene comunemente chiamata scuola,ma io preferivo definirla come 'Società Che Uccide Ogni Libero Alunno'.
Arrivai giusto in tempo per il suono della campanella e mi avviai verso l'aula di chimica.
Perfetto,bel modo di cominciare l'anno.

Sei ore di scuola passarono in fretta e conobbi un sacco di gente nuova,anche se non ero il tipo da fare amicizia,anche perchè,le persone tendevano a starmi lontano.

Mi incamminai verso la macchina e una volta salita,presi il pacco di sigarette estraendone una.
Non ero solita a fumare,lo facevo quando ero nervosa o qualcosa mi turbava,ed in quel momento,ne avevo bisogno.

«Ry,sono a casa» dissi,ma di mio fratello nessuna traccia.
Era uscito,forse.
Mi distesi sul divano e mi accesi la TV,non avevo fame e così decisi di rilassarmi un po'.
«Brooke sei qui» disse Ryan facendomi sussultare dallo spavento.
«Ryan Jack Smith,quante cazzo di volte ti ho detto che non devi arrivare così di soppiatto? Dio,mi hai fatto spaventare a morte.» dissi quasi urlando.
«Scusa sorella,non ti avevo sentito rientrare» fece una pausa per poi continuare.
«Ho bisogno di un favore» disse camminando avanti e indietro per la sala da pranzo.
Era nervoso,lo si capiva dai gesti,e quando era nervoso Ryan,voleva dire 'guai in vista'.
Annuì invitandolo a continuare il discorso.
«Ecco vedi,c'è una gang,la più temuta dell'America,dev'essere annientata. Qui c'è posto per un solo re,e quello sarò io.» fece una pausa prima di continuare,ma lo bloccai,«Smith,cosa vuoi dire con questo?..»
«Ecco..» disse mordendosi il labbro inferiore,«Devi intrufolarti nella loro crew,far finta di essere dalla loro parte,e mi darai informazioni,così che sarà tutto più facile. Secondo varie ricerche sono venuto a sapere che...»,«Che? Cosa Ryan?» sospirò «Che il capo della gang,è colui che ha ucciso Jessy e ora,deve pagarne le conseguenze.» disse tutto d'un fiato,
«Non abbiamo prove per dire che è lui.»
«Brooklyn,me lo ricordo. Io l'ho visto. L'ho guardato negli occhi quel bastardo.»

«Okay,andró.» dissi cercando di nascondere la paura,perchè lo ammetto,avevo paura.
Intanto una scia di brividi percorse tutto il mio corpo.
-
Non ero solita a seguire le lezioni,soprattutto quelle del lunedì mattina,tendevo più che altro a dormire sul banco,per poi essere svegliata dalla campanella che 'comunicava' la fine delle lezioni. Quel giorno però,non dormii.
Okay,non pensate fraintendetemi,non che mi misi a seguire la lezione eh,quel giorno mi misi a pensare.. Pensai a cosa mi aspettava una volta tornata a casa.
Avevo paura? Abbastanza,ma,dovevo uccidere quel bastardo.
Doveva subire una morte lenta e dolorosa.
Mia sorella morì a causa sua; era una delle due persone più importanti della mia vita,ma lui me l'aveva portata via e non potevo permettergli di passarla liscia,quindi,presto o tardi,avrebbe pagato un costo molto alto.
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Hey babes💪🏻
La storia di prima non mi piaceva,quindi probabilmente la eliminerò e mi concentrerò bene su questa.
Anyway..... Innanzitutto,scusate per eventuali errori,ma sto crollando! Poooi..

Cosa succederà alla nostra protagonista,che dovrà entrare nella gang più temuta d'America?

Lo scoprirete leggendo!

Vi lascio ai vostri commenti.
Lasciate qualche stellina se vi va:)

Baci,la vostra..
-Jay.💎

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