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Si era cambiato, aveva messo un maglione di lana e dei jeans, era riuscito a domare i suoi ricci, aveva una giacca sopra che gli copriva le spalle e un paio di Converse nere.

Charlie e Tim vestiti casual erano due bei ragazzi, il suo sguardo era attratto sulle spalle larghe dell'amico di suo fratello, i fianchi stretti e delle belle gambe messe in risalto da dei jeans stretti.

Emise un sospiro silenzioso, era davvero sexy e lui non usciva con un uomo da... ok era da troppo tempo, ammise con se stesso. Se usciva con qualcuno di solito cercavano solo di portarlo a letto e lui li mandava al diavolo tornando a casa in taxi.

Il centro commerciale era pieno di gente, tutti che si attardavano per gli ultimi regali.

-Sono tentato di comprare un modellino di una barca per nostro cugino...- Disse Charlie suscitando una risata generale.

Dopo qualche ora, Leo chiese di andare in bagno. "Mi porti tu zio?" gli chiese speranzoso. Charlie gli sorrise e lo accompagnò.

-La madre immagino sia scomparsa...-

Andy annuì. -Costretta dai suoi genitori a sposarmi, lei non era pronta, non voleva un figlio ed è scappata, non so nulla di lei da dopo il divorzio.-

-Alcune donne non hanno idea della fortuna che hanno.- Gli disse con un sorriso dolce, gli posò una mano sul braccio. -Scusa se mi sono permesso di chiedertelo...-

Lui si strinse nelle spalle. -Capita che si facciano degli errori di valutazione. Sabrina non era pronta, eravamo troppo giovani e odiava la mia famiglia, quasi quanto me, però devo ringraziarla perché mi ha dato l'unica mia ragione di vita.-

Tim annuì. -Sei un padre fantastico, disordinato, ma fantastico.- Lo vide arrossire come un peperone e rise, facendolo arrossire ancora di più. Era bellissimo, pochi uomini arrossivano ancora e pochi uomini gli facevano l'effetto che gli faceva lui. Quando si erano trovati nella sua stanza con Leo e Charlie aveva visto posati qui e là dei capi intimi, non erano sexy, ma avevano scatenato in lui fantasie sensuali su di lui.

-Dopo la tua ex...?-

Andy rise senza allegria. -Dopo di lei? Nessuna.- Fece una smorfia. -Diciamo che le donne non fanno per me e avere a che fare con un padre single di un bambino sordomuto, non è nelle preferenze di uomini alla ricerca di una scopata...- Sorrise guardandolo cercando di alleggerire la tensione. -Come hai imparato il linguaggio dei segni?-

-Quando i miei sono morti e sono finito in orfanotrofio... per alcuni anni non ho parlato e mi fu insegnato. Poi una famiglia in cui ero affidato mi portò da vari psicologi, finché ricominciai a parlare. Ma ho studiato il linguaggio dei segni come seconda lingua negli anni del college, volevo fare di più... il mio padre affidatario era un militare in pensione così gli chiesi di poter entrare nei marines e lui ne fu felice. Gli unici che consideravo la mia famiglia sono morti qualche anno fa e ora sono solo.- le sorrise tristemente.

Andy aveva una gran voglia di abbracciarlo, gli posò una mano su un braccio stringendolo, per fargli capire che ora non lo era più. -Charlie ti ha inserito nella nostra, ora sei un altro fratello per me e un altro zio per Leo.-

Tim storse le labbra, un fratello? Ma veramente quell'uomo che aveva di fronte non capiva dai suoi sguardi che gli piaceva da matti? Se n'era accorto anche Charlie che lo aveva avvisato di non fare lo scemo con lui o lo avrebbe picchiato.

-Grazie, Andy.- Gli disse guardandolo dritto negli occhi.

I loro sguardi rimasero allacciati, finché sentirono la risata di Leo in lontananza, Andy arrossì e si spostò di un passo.

Go DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora