1

2.5K 113 7
                                    


Andrea era super eccitato, non vedeva suo fratello da qualche anno: dall'ultima volta che era partito per l'Afghanistan.

Guardava mentre uscivano, dalle porte di quel volo, vari soldati; poi lo vide. Gli corse incontro come quando erano bambini, l'altro lo prese al volo e gli si aggrappò addosso con le gambe, tenendolo stretto a sé. Andrea, era sempre stato sensibile e gli piangeva sul collo, perciò rafforzò la stretta.

Il suo piccolo fratellino, anche se ora era adulto, era stato sposato, aveva avuto un figlio e aveva anche divorziato, tutto negli ultimi sei anni. Lo strinse di più a sé, quanto gli era mancato il profumo di caramelle dei suoi capelli.

Sospirò, era sempre lo stesso, emotivo e dolce. -Andy, dobbiamo spostarci da qui.- Mormorò vicino al suo orecchio.

Lui annuì, posando i piedi a terra.

Dietro al fratello c'era un uomo che gli diede una pacca sulla spalla. -Ehi, non mi avevi detto di avere un fidanzato!- Esclamò ridendo.

-È mio fratello, idiota!- Rispose ridendo Charlie, con una mano trascinò il suo borsone con l'altra teneva il corpicino di suo fratello per spostarsi dalle porte.

Quando finalmente la criniera rossa si spostò, due lucidissimi occhi verdi si puntarono sull'amico di Charlie.

Guardò il ragazzo che doveva essere poco più vecchio di suo fratello, gli fece un gran sorriso che lui ricambiò, ma poi tornò a stringersi sul fratello.

-Hai posto in macchina? Che Tim viene con noi... lui...-

-Io sono stato costretto ad accettare il suo invito a passare le feste con voi.-

Andy guardò il fratello e poi il suo amico. -Benvenuto in famiglia allora! Se Charlie ti ha adottato ora sei fregato.- Rise lui -Andiamo che se non ti porto presto a casa, la mamma dà in adozione mio figlio.- Rise.

Era un avvertimento per l'amico di suo fratello, il suo modo di difendersi e di alzare i muri con gli uomini che cercavano di avvicinarsi, la sua ex era sparita qualche mese dopo il matrimonio, si erano sposati perché lei era rimasta incinta, dopo la nascita di Leo. Era riuscito a divorziare senza la sua presenza ottenendo l'affidamento esclusivo. Non era facile per lui gestire la sua vita, aveva avuto un solo rapporto etero e Leo era il risultato, scoprendo che le donne non facevano per lui.

Anche se era uscito, di tanto in tanto, appena scoprivano che aveva un figlio, sparivano in poco tempo.

Andarono verso la sua macchina, una familiare. I due misero le valige nel bagagliaio e poi lui si mise seduto al posto di guida, suo fratello accanto e Tim dietro.

-Lo sai che l'ultimo arrivato in famiglia lava i piatti?- Chiese serio, verso l'amico di suo fratello, lanciando sguardi nello specchietto retrovisore.

-Ecco lo sapevo che il suo invito aveva una fregatura!- Rispose di rimando ridendo.

-Chi viene?- Chiese Charlie, sapendo già chi dei familiari avrebbe evitato.

-Non viene, tranquillo. Sono anni che ha smesso di presentarsi e di cercare di...- Il suo viso si indurì, lasciando la frase a metà.

Ci fu un lungo silenzio, Tim capì che c'era qualcuno dei loro familiari, che aveva fatto qualcosa e che loro due non riuscivano a perdonare.

-Scusa Tim, come in tutte le famiglie abbiamo le nostre croci.-

Lui gli fece un sorriso comprensivo. -Tranquillo.-

***

Al loro arrivo, non erano nemmeno scesi che un'invasione di gente corse verso la macchina. Charlie presentò l'amico che venne accolto con baci e abbracci e poi furono trascinati dentro casa. Andrea rimase fuori con un paio di cugini prendendo le valige e le loro sacche e portandole nella stanza degli ospiti. La casa della nonna era grande in stile coloniale, aveva una trentina di stanze più tutte le sale e i saloni al piano sotto, che in quel periodo, come ogni anno, si riempiva. Portarono le loro cose in una stanza con due letti, le lasciarono là e poi corse da suo figlio. Era in giardino un po' in disparte a confronto dei figli dei suoi cugini. Era la pecora nera della famiglia: unico gay, divorziato, con un figlio piccolo! Come se fosse una malattia tenevano quasi separati i figli dal suo. A lui non interessava, era solo per quel periodo, alla fine del quale si sarebbero ignorati, come sempre dopo le feste.

Go DaddyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora