Quando sento raccontare la mia storia tutto sembra così semplice. Così chiaro. Così lineare. La voce degli eroi è così semplice da ascoltare. Racconta di un mondo in bianco e nero. Crederei a tutto quello che dicono. Se non fossi stato lì. Quella che udite è la voce degli sconfitti. Dei perdenti che sono automaticamente diventati i cattivi. I traditori. I superbi. Gli stupidi. Nelle storie è tutto così semplice. Ma la vita non è mai semplice.
Forse sono malvagia, ma nessuno mi ha chiesto il perché.
Forse sono superba, ma avrò avuto i miei motivi. Ho sfidato gli dei, è vero. E ho vinto. Ma nessuno si è congratulato con me.
Ed è vero, non ho saputo resistere a me stessa. Ma ho fatto tutto quello che potevo.
Non è stato l'impulso di un momento, ma un'azione ragionata.
Forse ho mancato rispetto agli dei, ma ero disperata.
Ho perso, è vero. Sono uno sconfitto. Questo sono io. E questa è la mia storia. Non ha un lieto fine. Se sei qui per un lieto fine, dovrai cercare da qualche altra parte. Ma alla fine, ho trovato la pace. Quanti sono gli eroi che possono dire questo?
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Point of view (italiano)
Short StoryQuesta storia è la descrizione della mitologia greca dal punto di vista dei "cattivi". È ispirato (leggi "copiato male") da "La bellezza di medusa", di Sabina Colloredo. È la prima cosa che scrivo, non è un granché, spero vi piaccia. Accetto criti...