Ti aspetto.

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Qualche giorno dopo.
L'11 aprile è stato il compleanno di Sara non abbiamo fatto niente di che lei stava a Fiumicino a casa mia per aiutare mia madre e io sono a Roma per prendere la terza media da privatista..
Gli abbiamo fatto una sorpresa siamo andati tutti a Fiumicino con la colazione, i nostri regali tra cui un barboncino e lei scoppiò a piangere in più il padre gli ha regalato casa e noi dal momento che finirò gli esami andiamo a vivere lì, io, lei, tequila ( il mio cane) e Chirolla (il suo piccolo barboncino).

Finiti gli esami.
Eccoci qua a casa nostra, ci sentiamo cosi fiere di noi era il nostro sogno e lo stiamo realizzando, l'unico intoppo se così posso chiamarlo è che manca lui, Adriano. Manca come l'aria, lo sentivo così vicino a me, vorrei scrivergli ma non voglio essere accollosa. Uffa.
Come al solito è una di quelle sere da coma e come sempre decidiamo di fumare e bere e come sempre quando bevo mi sento triste e inizio a piangere come una bambina, ho bisogno di lui, devo parlargli mi sento sola, voglio vederlo e stare con lui.
Decido di scrivergli "Ei", attendo la risposta con ansia e arriva due ore dopo..mi dice che ultimamente è stato male e io con la mia depressione gli faccio del male e preferisce allontanarsi un po..Non doveva andare così, sono una stupida, un disastro. Il giorno dopo mi scrive e mi chiede se posso chiamarlo, rispondo di si, faccio il numero e inizio a parlarci.
"Ei"
"Ei Elisabetta"
"Come stai?"
"E così e così però si va avanti, tu?"
"Abbastanza bene"
"Dimmi tutto perche hai voluto che ti chiamavo?"
"Volevo dirti una cosa e non mi andava di dirtela su whatsapp."
"Dai dimmi mi metti ansia così."
"Voglio farti una promessa, so che le parole se le porta via il vento pero voglio mantenerla giuro"
"Si pero dimmi di che si tratta"
"Ti prometto che appena prendo la macchina e sto meglio vengo da te."
(Sono state le parole più belle, volevo strillare ma mi sono contenuta.)
"Sarei felicissima, me lo stai promettendo davvero?" dico con le lacrime agli occhi.
"Certo stupida se lo dico lo faccio!"
"Lo spero"
"Ora vado che ho delle cose da fare, ci sentiamo presto"
"Ciao tesoro".
Corro da Sara e gli racconto tutto, lei non è molto felice pensa che mi prende per il culo, dice che non mi vuole davvero! Ma a me non frega niente io lo voglio, e lo avrò!
Ragazzi questo è un capitolo per collegare l'altro ditemi che ne pensate, ci conto!
Non sono bravissima è la prima storia che scrivo.

La mia storia con te!♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora