CAP.5 Aggiungi un posto a tavola...

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Erano passati ormai i mesi, con un susseguirsi di situazioni bizzarre e imbarazzanti tra i due coinquilini, liti, scherzi, risate, ogni giorno che passava i due si dimenticavano che cosa fosse l'altro e si avvicinavano sempre di più.
Le ferite di Yeiazel erano guarite ormai del tutto senza lasciare cicatrici, ma le ali non erano ancora ricresciute.
Belial diceva che ci voleva molto tempo, ma che a giudicare dallo stato che aveva la sua schiena quando Yeiazel entrava in forma angelica, sulla quale si potevano vedere due piccole sporgenze proprio in concomitanza dell'attaccatura delle ali, ci sarebbe sicuramente voluto meno tempo del previsto.
Ormai le giornate erano simili, i due si alzavano e facevano colazione insieme, poi prendevano Argo, Xena e Spock e andavano in città a fare un giro, oppure, quando faceva ancora caldo andavano a fare un bel bagno al lago che si vedeva dalla casa, altrimenti stavano in casa a giocare coi cani o fare zapping in TV per trovare qualche programma divertente.
Verso pranzo Belial andava a caccia, oppure se avevano già cibo si metteva ai fornelli, ultimamente anche Yeiazel si stava interessando alla cucina, quindi si faceva insegnare.
Il pomeriggio era dedicato alle chiacchiere o hai giochi stupidi, poi cenavano insieme e la sera si vedeva qualche film tutti in compagnia.
A parte quando dovevano fare pulizia od occuparsi del giardino, i giorni erano sempre uguali, ma per qualche strano caso nessuno dei due sembrava annoiato dalla cosa.
Un giorno però successe qualcosa di diverso, era novembre inoltrato e quella mattina Yeiazel aveva uno strano presentimento.

<Vedrai che è solo la tua immaginazione.>

Così gli aveva risposto Belial, ma quando lui aveva un presentimento non si sbagliava mai, era certo che qualcosa sarebbe successo di li a breve.
Quel pomeriggio Yeiazel andò sulla cupola che si trovava sul tetto per meditare e distogliersi dalla brutta sensazione che lo perseguitava per tutto il giorno.
La cupola l'aveva costruita Belial per il piccolo angioletto, visto che alcune volte aveva bisogno di un luogo dove poter stare solo e in pace per riordinare i pensieri o pregare.
Così il demone si era messo a costruire una cupola con tutte le pareti trasparenti che occupava tutto il tetto, per terra era stata messa dell'erba sintetica che però era identica a quella vera sia alla vista che al tatto.
La temperatura al suo interno era perfetta, non troppo calda in estate, ne troppo fredda in inverno, veramente un oasi durante quelle giornate dove si moriva asfissiati dal caldo o assiderati dal freddo.
Belial si trovava in sala mentre guardava la televisione, quando sentì Xena e Argo abbaiare fuori in cortile, così si alzò dal divano e quando uscì rimase un attimo sorpreso.

<Aym, Cresil, Lilith che cavolo ci fate voi qui?>

<Bel modo per accogliere i tuoi amici.>

A parlare era stata Lilith, una demone alta 1,75, con la pelle rossa come il fuoco, capelli corti neri come gli occhi, coda lunga ma sottile, tipica dei demoni femminili, corna curve all'indietro e un seno veramente prosperoso.
La demone si diresse verso Belial e lo abbracciò, mentre gli altri due demoni si avvicinavano. Aym era un demone alto 1,90 dalla pelle nera, capelli rossi, occhi marrone scuro, corna ricurve in avanti, mentre Cresil era anch esso sul 1,90 con la pelle rossa, capelli anche lui rossi e occhi gialli, corna leggermente ricurve in dietro, ed entrambi avevano una coda abbastanza grossa.

<So che avremmo dovuto avvisarti, ma sai, non mi dispiacerebbe trovarti a letto con qualcuno e unirmi a voi.>

<Sei sempre il solito idiota Cresil, non ti sei ancora trovato una ragazza?>

<Nah, non ho bisogno di una compagna, sono uno spirito libero, non come questi due piccioncini che ti fanno venire il diabete solo a vederli.>

Per tutta risposta Lilith diede un pugno in testa a Cresil, mentre Aym scosse la testa esasperato, poi tutti e quattro scoppiarono a ridere.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 01, 2022 ⏰

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