Avevo giurato in tutte le lingue a me note che non avrei partecipato a questo Writober e, invece, eccomi qui ad aggiornare a orari insensati e non avendo assolutamente nessun capitolo di vantaggio, ma tant'è.
Ho ideato due storie per questo ottobre (la seconda la rivelerò domani), basate su due Playlist Spotify linkate sui miei social (gaiabessie anche lì) e che costituiscono spoiler implicito sulle tematiche dei prossimi capitoli, che saranno dal pov di quattro personaggi, ovvero Elia, Eleonora, Edoardo e Viola. Ma non darò ulteriori dettagli, anche perché come sempre temo di saperne meno di voi.
Questa storia, che conterà 15 capitoli, ha la presunzione di porsi come un what if sulla season 5 di Skam Italia, o anche "come sognavo andasse", quindi magari troverete qualche punto in comune con la serie.
Rating arancione, non escludo di alzarlo successivamente, eccessiva introspezione. Trovate i prompt del Writober a fine storia, io ho scelto di usare la lista PumpNEON.
Per sapere cosa aggiornerò e quando, consultate il calendario che (a breve) posterò sulla mia bacheca Wattpad.
A domani,
Gaia
1. Gocce di memoria (4:08)
Siamo nella stessa sorte
Che tagliente ci cambierà
Aspettiamo solo un segno
Un destino, un'eternità
(Giorgia, Gocce di memoria)
Dice a tutti che non gliene frega un cazzo di niente – che poteva perdere un braccio, una gamba, divenir cieco, sordo, muto o forse persino più scemo di quel che si crede (o lascia vedere): Elia dice a tutti che non gliene frega un cazzo, che è più per lo sbatti di sorbirsi un altro anno di liceo che per altro, non è la fine del mondo. Solo che non ne è nemmeno l'inizio, ma come fai a dirlo?
Che gli pesa, quel mondo infinito e non iniziato, nascosto nella tasca esterna dello zaino assieme a un accendino dalla fiammella timida e un pacchetto di fazzoletti talmente incartapecorito da poter essere usato per mummificare una salma. Gli pesa, perché c'ha quell'età in cui ti pesano le cazzate, figuriamoci le cose serie – e doversi trascinare dall'ora di italiano a quella di filosofia senza una pausa, senza una canna, sobrio, senza musica, senza niente: doversi crogiolare in quella consapevolezza, sbagliata e annichilente, che il mondo non è finito insieme a lui (che nemmeno è iniziato).
Forse pensava, con quella presunzione un poco scanzonata che s'è dipinto addosso come il make-up sbavato della sera prima dell'ennesima ragazza che ha approcciato a una serata, che il dolore fosse meno liquido dell'acqua. Ma, quand'ha dovuto venire a patti con la consapevolezza che anch'esso assume la forma del contenitore in cui viene versato, s'è dovuto arrendere: c'è memoria anche nel dolore, esattamente come nella coca cola o nel succo d'arancia, nel caffè e in qualunque altro liquido che decida improvvisamente di cambiare recipiente – che è quello che lui cerca di fare, spasmodicamente: muovendo le zampe alla cieca come un ragno rovesciato, Elia ci prova, per davvero, a tirarsi via da quella vita rimpicciolita da un lavaggio sfortunato in lavatrice.
Ma, come un calzino spaiato ingoiato dal tubo di scarico, non si trova: puoi cambiare casa, puoi cambiare vita (o comportarti come se lo stessi facendo), puoi cambiare modo di pensare, amici, dieta, sport preferito. E riusciresti comunque a non cambiare quello che sei.
Ci ha provato, lo sa, ci ha provato per davvero – avere la pretesa di cambiarsi scegliendo un taglio di capelli diverso, cambiando giacca, andando in bici e non a piedi. E scoprire che, nonostante tutto, non c'è niente da fare e lui è ancora lì.
Gliel'hanno chiesto. Giovanni, Martino, Luchino, Eva – perfino Silvia, Federica, anche Sana ha alzato il sopracciglio con aria corrucciata, che forse era un gesto più sonoro delle parole ed è anche stato quello che, ad Elia, le parole le ha tolte in maniera definitiva. Ha riso, alzato le spalle, zì guarda che a me non frega proprio un cazzo.

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Für Elise || Skam Italia
Fiksi PenggemarGli hanno detto che diciannove anni è un poco pretenzioso, pensare di potere avere dei rimpianti (ma se muori a venti?). [Elia/Viola | Elia/Sana one-sided | Edoardo/Eleonora | Martinico | La quinta stagione come me l'ero immaginata prima della quint...