•CAPITOLO 1

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"Non ci credo!" sbuffo Sam. "Come cazzo mi è venuto in mente di arrivare fin qui?!" impreco sotto voce sbattendo spazientita la mano sul cruscotto della moto,pieno di sottili ammaccature. Scese agilmente dalla sella e mise il cavalletto.Di motori non ne capiva un gran chè e sperava vivamente che non fosse nulla di grave., se avesse fatto tardi l'avrebbero rinchiusa in un convento per il resto della sua vita. Una vampata di vapore bollente la investi in pieno viso non appena apri lo sportellino del motore. "Oh grandioso" pensò fra se e se e si seddette scoraggiata per terra con la schiena appoggiata alla moto fuori uso. Fece mente locale:"Il telefono? a casa. Ok niente panico" cercò di ripetersi nella sua testa,per placare tutte le immagini apocalittiche che le figuravano davanti.Si alzò cercando di libarare la testa e a pensare ad una soluzione."Dunque sono in mezzo alla foresta, a circa mezz'ora da casa,senza cellulare e con la moto a terra.FANTASTICO!" I panico del momento fece posto alla rassegnazione e alla certezza che non sarebbe arrivata a casa in tempo e facendo quanche considerazione fece posto la rabbia. Mentre era nelle sue riflessioni e imprecazioni, un rumore lontano la costrinse ad evadere dai suoi pensieri e a tornare alla realtà.Una macchina con i fari accesi si stava avvicinando."Ok,può essere l'unica soluzione per tornare a casa". pensò,e facendo mente locale inizio a sventolare la pezza unta di grasso con la quale aveva aperto lo sportellino del motore. La macchina prima non sembrava accorgersene,poi seppur con un pò d'incertezza iniziò a rallentare.Il vecchio pick-Up nero con un fanale abbozzato si fermo a un paio di metri da lei. Sam guardò spazientita l'orologio,con l'impressione che quel vecchio veicolo un pò ammaccato ci avesse messo secoli per arrivare. La portiera si apri e ne usci un ragazzo moro dalle spalle larghe.Aveva i capelli arruffati e uno sguardo divertito come dire "che scema".Portava una camicia a quadri rossa con sotto una t-shirt bianca e con dei jeans attillati e classiche all stars nere."Hai bisogno di una mano?" chiese il ragazzo con tono gentile contrastando l'aria da sbruffone. "Ehm... a dir la verità si. Tu ci capisci qualcosa di motori?" Chiese Sam con tono esitante,quasi quel ragazzo l'ammaliasse. C'era un non so che in lui che l'eccitava e al tempo stesso la turbava come se emanasse un qualcosa di strano.Ora però non c'era tempo per le sue emozioni da sensitiva .,"Hey tutto bene? chiese il ragazzo,"Emh...si... si scusa stavi dicendo?". Sam era distratta da qualcosa che non riusciva a comprendere,non riusciva a concentrarsi su quello che stava facendo., da quando quel ragazzo era sceso dalla macchina tutto il resto stava passando in secondo piano. Intanto il ragazzo aveva riunuciato alla sua attenzione e si era dedicato alla moto,dove con occhio esperto,stava controllando. Sam rinvenuta dalla precedente esitazione andò ad inginocchiarsi vicino a lui."Scusami per prima e che" la frase rimase a mezz'aria "Non preoccuparti è tutto apposto.. comunque io sono Jhonan" Disse interrompendola e tendendole la mano sporca di grasso,sciogliendo un pò dell'mbarazzo del momento. "Sam piacere,e grazie.. non so che avrei fatto se non fossi arrivato tu". la sensazione di prima non l'abbandonama ma si intensificava sempre più.Apprifittò degli attimi seguenti per osservare meglio Jhonan mentre si dedicava alla moto.Notò che aveva gli occhi di un verde intenso,mescolato ad un pò di blu, la mascella squadrata e la bocca ben designata con le spalle larghe e i bricipiti che si gonfiavano e si sgonfiavano mentre era intento a svitare qualcosa con una chiave inglese arruginita.Sotto la camicia a quadri rossa la t-shirt era abbastanza attillata da poter intravedere i pettorali.Ad un tratto Jhonan si voltò sorprendendo Sam ad osservarlo persa nei suoi pensieri. Si guardarono per un lungo istante.Jhonan notò che gli occhi di Sam erano di un blu stupendo,così strano che sembravano pietre d'Ambra. Sam intanto era arrosita fino alla punta dei suoi lunghi capelli castani schiariti dal sole estivo, mentre si dava dell'idiota perchè non riusciva a spiccicare parola,come se lo sguardo di quel ragazzo la paralizzava. Provò a ritornare in se ma quello sforzo fu inutile,infatti lui fece una cosa che la sconvolse: sorrise. Sorrise a lei,le sorrise e le sembrò che quel sorriso era il sorriso più bello e sincero che avesse mai visto.Jhonan ,intanto, continuava a sorridere, come per rassicurarla e nel farlo gli spuntò una graziosa fossetta sulla guancia destra.Fu lui che si riscosse per primo da quel gioco di sguardi,si alzo,si puli le mani con la solita pezza unta e tese la mano a SAm per aiutarla ad alzarsi."Oh,grazie" "Hahaha tranquilla,senti Sam la moto ora è apposto ma non sopravviverà a lungo,Nel senso che non riuscirai neanche ad arrivare a casa stasera.Dovresti sostituire un pò di pezzi sennò è andata"disse Jhonan con tono esperto."Si vede che ci sei molto affezionata,mi spiace tanto,ma secondo me ti converrebbe comprarne una nuova,ripararla ti costerebbe una fortuna". Sam,data la sua espressione delusa e amareggiata,lo rassicurò., aveva già fatto abbastanza per lei,perchè doveva ancora preoccuparsi?"Hey tranquillo,hai già fatto molto.Domani la farò venire a prendere e la porterò da un meccanico in città,significa molto per me questa vecchia ferraglia".Sam sorrise nel dire così guardando la moto e ripensando a tutte le strade che avevano percorso insieme."Scherzi?! Domani l'avranno già rubata cara Sam,se mi dai una mano la carichiamo sul pick-up e domani la portiamo dal meccanico"le disse ammicando e poi sorridendole."Okay,d'accordo va bene,anche se non sei costretto a fare tutto questo se non vuoi,posso benissimo cavarmela anche da sola". Un sorriso divertito si dipinse dul volto di Jhonan"Ah si?PEnsi davvero che potresti cavartela da sola,sensa un telefono,senza moto,senza qualcosa da mangiare e da bene e con il pensiero continuo che ti succederà qualcosa non appena sarai arrivata a casa?.Sam si stupì che avesse potuto indovinare tante cose in una sola frase.Come faceva a sapere che era senza telefono,preoccupata per cosa sarebbe successo dopo a casa con solo 10minuti passati insieme?. Si rese comunque conto che Jhonan aveva ragione non sarebbe andata da nessuna parte senza lui,e gliene sarebbe stata sempre grata.Si avviò verso la moto e la portò nel retro del pick-up ."E allora mi aiuti si o no?" chiese felice di aver ritrovato il suo solito spirito. Jhonan non esitò un momento e corse ad aprire il retro del pick-up e mise una tavola da utilizzare come pedana. Guardo per un attimo Sam,perplesso chiese"Hey non vorrai mica sollevare tu che sei così piccina vero?" "Ehm.. no,no figurati.. stavo solo... osservando questa piccola macchia.. oddeo che terribile macchia" Sam cercò di mascherare l'imbarazzo.,Jhonan si avvicino alla moto per spingerla sul retro del pick-up ma si fermò un istante a guardare la faccia arrossita di Sam.Quando Jhonan ebbe finito,la trovò con lo sguardo perso nel vuoto,la chiamò più volte senza troppo successo. Fece per avvicinarsi a lei per toccargli la schiena e quando lei si voltò verso di lui gli sguardi s'incrociarono e ci fu una sensazione strana per tutti e due,una sorte di scossa fulminante li percorse il corpo. Sam sussultò spaventata dalla sensazione di quel lieve contatto. Le cose stavano prendendo una piega strana.Sam era disorientata dal suo sguardo, e si rivolse a Jhonan "Allora... Si parte?" "Si... certo,da questa parte" disse aprendole la portiera. Non appena anche lui fu salito,mise in moto e il pick-up nero cominciò a solcare la strada verso casa igniaro di ciò che era appena avvenuto.

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