☕ III - Intruso

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Alle 23:00, il turno di lavoro giunge al termine.

«Per oggi ho dato tutto» dico in un sospiro.

«Devo uscire da qui, subito» sentenzia la mia collega, sgranchendosi i muscoli.

«Quanta fretta. Che piani hai stasera?» indago.

«Vado a casa di JJ a vedere un film.»

«Il tipo con cui sei uscita sabato scorso?»

Nut annuisce.

«Quindi ci sono dei progressi» ammicco. «Che film guarderete?»

«Commedia romantica, l'ha scelto lui.»

«Non sapevo ti piacesse il genere.»

«Infatti, non mi piace. Lui però li adora, perciò sfrutterò la situazione a mio vantaggio.»

«E cioè?»

«Lui piangerà e io mi stringerò a lui per tutta la durata della pellicola con uno scollo vertiginoso sulla maglia. E poi chissà...»

Ridiamo e poggiamo i piedi sul pavimento della hall.

«Su chi ti stringerai stasera?» domanda Roberto, il quale ha evidentemente udito la risposta di Aisha.

«Orecchie lunghe!» lo addito.

«Pura curiosità.»

«Senti, senti... Non dirmi che vorresti che stringessi te» lo punzecchia Nut.

Usciamo dall'hotel.

«Non ho detto niente di strano» ribatte lui.

«Io me ne vado» avverto, trascinandomi fuori dalla discussione. «Preferisco essere altrove quando l'argomento prenderà una brutta piega.» Mi allontano da loro, agitando la mano per salutarli.

Roberto ha una cotta per Aisha, e questa non è notizia fresca. Il suo interesse perdura da ormai nove mesi, ma lei lo considera semplicemente un amico col quale condivide il luogo di lavoro.

«Buona serata» inizia Aisha.

«Ci si rivede domani» la segue Roberto.

«Non scannatevi!» dico ad alta voce, allontanandomi da loro.

«Questo non te lo possiamo promettere!» termina la mia collega.

Do loro le spalle, e mi ricongiungo alla Graziella.

Lungo la strada di ritorno, mi fermo a prendere una pizza d'asporto da dividere con Marta. Stasera si terrà, il venerdì pizza mangiata sul tavolino del salotto - sedute rigorosamente sul tappeto - con aggiunta di film e divieto di utilizzo degli smartphone.

Pedalo alla velocità della luce per evitare che la pizza si freddi. Sfrutto l'ascensore ed entro. Nel vedere che Mimi ha già apparecchiato la postazione, sorrido.

«Bravissima.»

«Con chi credi di avere a che fare?» ironizza stappando due birre.

Saetto in camera dove mi tolgo la divisa, e indosso una tenuta più comoda.

Marta è seduta sul pavimento.

«Che film hai scelto?»

Prendo posto accanto a lei.

«Cena con delitto di Ria–»

«Rian Johnson, lo so» la precedo. «Dev'essere la centesima volta ormai che lo guardiamo.»

Marta pigia sul telecomando, ignorando il mio commento, e iniziamo a mangiare.

«Porca miseria, quanto è figo Chris Evans» dichiara, una ventina di minuti più tardi, con il filo di formaggio che collega la sua bocca alla pizza.

NEL CUORE DEL TEMPORALEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora