SORRISO E MORTE

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Inerme giaciendo su'n verde prato,

col vermiglio fior sul petto

che allargandosi va,

occhi fissi in un plumbeo cielo.

Purtroppo l'ora fatidica scocca,

sia d'inverno, quando tutto è torpore,

che d'estate quando tutto ride.

Quel ridere giocondo

che dal tuo viso strappato fu,

gettato poi sui prati e sul cielo e

sull'acque.

Quel giocondo e gioioso riso ti è mai

appartenuto davvero

o è sempre stato il suo destino

tornare al mondo?

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