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Lacey's pov

I miei occhi si aprirono quano sentii qualcosa sfiorare lentamente il mio collo. Ho inclinato la testa per vedere niente. Solcando le sopracciglia, ho guardato intorno la camera, era di un normale bianco con solo una porta;nessuna finestra. HO provato a muovere le braccia, ma ho fallito. I miei occhi immediatamente si bloccarono con la camicia di forza che era avvolta intorno al mio torso. "No, no, no,no , no." Iniziai ad andare nel panico quando mi dimenai nella stanza bianca. 

"Non puoi uscire da qui piccola" Potevo sentire il suo caldo respiro sul mio collo quando le parole uscirono dalle sue labbra. Girai la mia testa per verderlo in posa accanto a me, la sua testa vicino la mia con un ghigno subdolo sulla sua faccia. Non sapevo come rispondere cosi girai solo la mia testa. Era calmo per qualche momento prima che parlasse di nuovo.

"Vuoi giocare a un gioco?"

I miei occhi si allargarono, il ricordo del 'gioco' che ho fatto quando avevo 6 anni, arrivava lentamente. Scossi la testa, "No grazie" borbottai, rotolando su un fianco. Ridacchiò quando feci scivolare le gambe fuori dal letto che mi ha permesso di sedermi. "oh, ma questo è un gioco diverso." dichiarò, il suo corpo apparve improvvisamente di fronte a me.

"No"

Alzai gli occhi verso di lui, la sua mascella era serrata e i suoi occhi erano chiusi. "Bene, ma tu giocherai al gioco in qualche modo." un sorriso lentamente apparve sulla sua faccia quando si chinò cosi che  i suoi occhi erano al mio livello. "Di chi sei tu?" Chiese, portando la sua mano per accarezzarmi la guancia. Sospirai tranquillamente, "sono tua."  un'altra risatina uscì dalle sue labbra quando si sporse in avanti e premè le sue labbra sulla mia fronte, lasciandoci un  dolce bacio. "Giusto." sussurrò, la sua sagoma si dissolse lentamente.

-

"Lacey, il tempo è scaduto." Guardai in alto per vedere il dottore di ieri, i suoi splendidi occhi verdi guardavano giù nel mazzo di chiavi che erano nella sua mano. Camminò verso di me, i suoi stivali facevano rumore a ogni passo che faceva. "Ora una volta fuori, non correre via o qualsiasi corsa di cavallo, capito?" annuii , girandomi di schiena. Sentivo il tintinnio delle chiavi quando ho sentito lo scatto della porta. Stavo apettando, prima che vedessi la giacca scivolare della mie spalle per poi fare un passo indietro.  Ho saltato un po, urtando sul Dr.Styles. "mi scusi" borbottai, guardando come la giacca cadde dalle mie braccia cadendo per terra al mio  fianco. 

"Non fa niente, adesso è ora di pranzo, quindi vai a prendere qualcosa da mangiare." mi disse, posando la giacca sul letto.  Annuì e  ho camminato verso la porta, sapendo che aeva sempre la pazienza di prima, mai gli infermieri o i dottori. Ho avvolto le braccia intorno a me quando ho camminato infondo al corridoio, era un pò più freddo di quanto mi fossi aspettata. "si, fa sempre freddo in questo corridoio." il Dr. Styles ha ammesso, la sua mano era nella sua tasca. "Beh, almeno hai una giacca." borbottai, "Io sono bloccata indossando questo vestito sottile."

I miei occhi osservarono la caffetteria, le personi normali erano li, tutti nello stesso posto dove sarebbero di solito. Guardai indietro per vedere il Dr. Styles sostituito da un infermiere, era alto con i cappeli color zenzero. I suoi occhi erano di un verde che gli si adatta bene. "Vai a sederi, ti porteranno il tuo cibo." La sua voce era profonda e voglio dire, moltoo profonda. Annuii, correndo verso il mio tavolo che era all'estrema sinistra, al ritorno.

Come  mi disse, il cibo mi fu portato. Era una semplice carne, solo una mela, latte, un panino e una piccola ciotola di budino. "E' qualcosa di commestibile?" Ho domandato, guardando la femmina.Lei gettò uno sguardo al cibo, "i più sicuri sono la mela e il budino" borbottò prima di girarsi e tornare verso la cucina.

Ho afferrato la mela, esaminandola prima di portarla alla bocca e ho dato un piccolo morso. Non ho mai avuto una mela che avesse questo sapore. (Lo ammetto, l'ho modificata io perchè non aveva senso.)

Pochi minuti dopo, ho finito la mela, stavo raggiungendo il budino quando una forte voce fece eco attraverso la stanza.

"Salve pazienti! Abbiamo un nuovo paziente con noi oggi, il suo nome è Louis Tomlinson! DIci ciao a tutti!" disse Miss Spears, la proprietaria di tutto l'istituto.Un paio di 'ciao' si sentirono nella stanza, e un paio di urla dai pazienti che non parlavano bene. Io non dissi ciao, non mi interessava. Sapevo che non l'avrebbe nemmeno notato, quindi qual'è il punto?

"Bene, trova un posto dove sederti e prendi qualcosa da mangiare" continuò lei, i suoi occhi osservarono la stanza. Chiusi i miei occhi, Per favore non farlo sedere vicino a me. Anche se avevo cercato di mantenere una postura stabile. Il suono dei suoi tacchi mi fece capire che stava venendo nella mia direzione. "Hmm... guarda puoi sederti vicino Lacey." Merda. Aprii i miei occhi ed ebbi un piccolo shock, era normale, con i suoi capelli i quali andavano verso l'alto (un ciuffo); e i suoi luminosi occhi blu. Non l'ho guardato come se fosse malato o avesse qualche grave disturbo.

Louis annuì, tirando fuori la sedia che era vicino a me per sedersi. Guardai il suo corpo quando il vassoio di cibo fu messo davanti a lui. Aveva qualche tatuaggio e questo è tutto. "Okay, quando il pranzo è finito, ti porteremo nella stanza assegnatati." GLi disse Mrs. Spears prima di andarsene.

Non parlammo per qualche minuto,avevo il budino in mano e lo mangiai a piccole cucchiaiate.

"Cos'è commestibile?" mi chiese, il quale mi sorprese. La sua voce era un pò alta. "La mela e il budino." affemai, non guardandolo. Sembrava non volesse dire altro, ma disse "Quindi, perchè sei qui?"lo guardai, ingoiando il budino. "Sono malata." Gli dissi, facendo con le dita le virgolette quando dicevo la parola 'malata'. Lui annuì. "Perchè tu sei qui?" Rifeci la domanda. Alzò le spalle, "Ho ucciso una persona e ho fatto sembrare fosse un suicidio." Sentii come se i miei occhi stessero per uscire dalla testa alla sua risposta. "P-Perchè?" gli chiesi, balbettando. "Volevo cambiare il mondo" sospirò, afferrando la sua mela e dando un boccone. Io annuìsolo lentamente,  mettendo giù il mio budino. Oggi avevo perso il mio appetito. 

"Posso dire che diventeremo buoni amici." Louis sogghignò, come l'infermiera tornò indietro, pronta per venirci a prendere per la nostra sessione di terapie.


***
Salveee, dopo 7 mesi... wow. Scusatemi tanto, ma ho avuto moltissimi problemi e una perdita in famiglia, dettagli. L'autrice alla fine del capitolo ha detto che c'è un mix di emozioni e che spera vi piaccia (anche io sinceramente haha). 
Ciau :)

P.s: spero non ci siano errori, ho pochissimo tempo e quindi l'ho ricontrollato di fretta. 

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 07, 2015 ⏰

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Devil's play (Z.M) {traduzione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora