Solitudine

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A Draco piaceva guidare. Viaggiava spesso, più per il piacere di guidare che per visitare i vari posti. Ma lo faceva sempre da solo. Viveva da solo.

Ci era abituato, lui era Draco Malfoy: un ragazzo di diciannove anni indipendente, ricco, solitario. E gli piaceva questa figura di se stesso, non aveva troppi problemi a mantenerla. Solo ogni tanto la solitudine si faceva sentire nel suo cuore, e sentiva l'irrefrenabile bisogno di avere qualcuno al suo fianco. Ma duravano poco quei momenti, per fortuna.

Comunque ultimamente erano pure diminuiti, quei momenti, perché aveva iniziato a uscire con un gruppo di persone che parevano simpatiche. E lui cercava di lasciarsi un po' andare, ridendo alle loro battute e facendole a sua volta, perché sapeva benissimo che la sua solitudine non era dovuta a nessuno se non a se stesso.

E poi loro lo invitavano a uscire spesso, soprattutto di sera.  Un ragazzo di quel gruppo, Blaise, aveva varie conoscenze nel campo degli spettacoli, quindi la maggior parte delle volte andavano ai concerti gratis, o a delle partite di calcio. Dopo andavano al McDonald's, che solitamente trovavano chiuso se non per il McDrive. Quindi prendevano da mangiare, se ne andavano da qualche parte isolati, aprivano il baule e mangiavano lì, guardando il panorama che gli capitava.

Gli piaceva andare al Mc, perché lì incontravano Ron, un amico del gruppo. Con lui ci uscivano di giorno, quando capitava. Era comunque divertente andare a disturbarlo mentre lavorava.

Il ragazzo più simpatico tra loro, secondo Draco, era Harry. In quel gruppo tutti lo chiamavano per cognome, dunque anche lui aveva preso l'abitudine di riferirsi a lui con l'appellativo "Potter". L'unica che lo chiamava per nome era Hermione, quella più vicina a lui del gruppo, e che tutti prendevano in giro perché aveva una cotta per Ron. Draco l'aveva scoperto solo a posteriori.

[...]

«Dai Draco vieni, sarà divertente!»

Draco spostò il telefono da un orecchio all'altro. «Avrei da revisionare un plico di documenti importanti.»

«Ma non puoi perderti il saggio di fine anno delle scuole medie! Sai quanto sono imbranati quei ragazzini? Ho sentito che una classe reciterà Romeo e Giulietta» Si sentirono rumori di interferenza mischiati alle risate di Pansy, «Blaise ha sua sorella che ballerà, e penso che sarà l'unica esibizione decente.»

Draco sospirò. «Ah si?»

«L'ho vista sua sorella, sai? È brava quella ragazzina, ha talento.»

«Non so Pansy, non mi va di trascurare il lavoro per un saggio di terza media. Sai che i miei datori di lavoro pensano che noi giovani non abbiamo voglia di lavorare.»

«Come vuoi... avviso gli altri della tua assenza allora.»

«Va bene, grazie Pansy.» Mise giù il telefono, e continuò il suo lavoro. Non gli faceva impazzire, ma alla fine quelle scartoffie le aveva rimandate lui stesso a quella sera. Sperava di finirle in fretta così da poter raggiungere gli altri più tardi.

Non fecero in tempo a passare cinque minuti, che gli arrivò una chiamata da Potter.

«Pronto?»

«In che senso non vieni?!» Chiese gentilmente il moro.

«Nel senso che ho del lavoro da fare. Se finisco in fretta vi raggiungo più tardi, al momento del McDrive.»

«Ma ti perdi il cru della serata! Pansy ti ha detto di Romeo e Giulietta?» Potter stava urlando. Draco abbassò il volume del telefono.

«Sì, me l'ha detto, ma ho del lavoro da fare.» Harry provò a insistere, ma Malfoy cercò di tagliare corto. «Dico sul serio, mi va bene arrivare al momento del Mc, non mi interessa molto quel saggio.» E fece una risatina per fargli capire che davvero non gli importava più di tanto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 24, 2022 ⏰

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