Capitolo 5

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- Quanto manca?- domandai a Rhen, probabilmente per la ventesima volta in dieci minuti.

- Me lo hai chiesto esattamente ventitré secondi fa'. -

Ecco. E ti pareva.
Il problema è che non ce la facevo più a stare con Lucia; continuava a lanciarmi occhiatacce e abbracciava Rhen con quel suo sorrisetto per farmi invidia.
Non capisco come lui possa avercela per amica.

Anzi, so che per Rhen lei rappresenta qualcosa di più di una semplice amicizia.

L'ho capito da come la osserva, perché è lo stesso sguardo che usa con me.

- Possiamo fermarci un attimo?- chiese Lucia, risvegliandomi dai miei pensieri.

Odiavo ammetterlo, ma quest'idea mi piaceva.

-Per favore - supplicai io.
Era da quando avevamo lasciato la città un'oretta prima che non ci eravamo più fermati.
Lui acconsentì, disse che ci saremmo fermati giusto il tempo per riposarci; tanto il castello stava solo due o tre chilometri da lì.

Mi tolsi la sacca con dentro l'acqua dalle spalle e la scaraventai sulle radici di un albero.

Mormorai un -scusa- sottovoce alla pianta e mi sedetti di peso lì vicino.
Ero stanchissima.
Poco dopo sprofondai in un sonno profondo.


Come una spinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora