amore mio, non ti impressionare se ti chiamo così, so perfettamente di non essere nulla per te ma in ogni caso sarai sempre mia, potrai anche illuderti ma se non sarai mia allora i miei figli avranno il tuo nome. non credere agli altri quando dicono che ti odio perché ti amo più di ogni altra cosa al mondo e per me amare non è mai stato facile, dopo tutte quelle delusioni, le pare di ogni notte che ti assalgono fino a distruggerti completamente e cazzo, credimi, credimi quando dico che sei la cosa per il quale non dormo ma allo stesso tempo l'unico pensiero che mi fa addormentare la notte per poi farmi risvegliare al mattino con il desiderio di prenderti e farti mia. i tuoi occhi sono delle calamite che attraggono il cielo più limpido e ogni volta che quell'azzurro mi fissa mi sento quasi di morire, come se andassi in apnea e non riuscissi a tornare in superficie, perché poi tu non ne parli mai, ma non puoi negare tutti gli sguardi pieni di lussuria che abbiamo quando ci guardiamo, diciamo che siamo un po' come rigel e nica, non possiamo stare l'una senza l'altra ma non lo diamo a vedere più di tanto. non so come tu la possa prendere se io andassi in ospedale ma spererei con tutta me stessa che mi venissi a trovare solo per sapere come sto, mi andrebbe bene tutto, perché sappi che ho fatto spesso il pensiero di andare a finire in ospedale di proposito, ho cercato anche di diventare anoressica solo che poi mi hanno scoperto e ho pensato che tanto sarebbe stato tutto inutile dato che non saresti venuta comunque a trovarmi. e quante sono state le notti insonni nel letto mentre guardavo il tetto senza alcun motivo, non avevo niente per distrarmi ma solo il tuo pensiero mi faceva pensare al fatto che la mattina dopo mi sarei dovuta alzare da quello stato di trans depressivo e lottare per averti, troppe sono state le lacrime versate, ricordo perfettamente il mio cuscino come diventava, sembrava quasi il lago di Garda. e se vogliamo parlare delle sere passate in strada con delle lattine di birra scadente solo per cercare di perdere conoscenza e provare a smettere di pensarti anche solo per cinque secondi, tanto tutto questo non accadeva mai, eri, sei e resterai il mio cazzo di tarlo costante che non volerà mai via libero come una farfalla per poi sparire nel nulla. ho pensato spesso a me e te sull'isola che non c'è, tutto dritto fino alla seconda stella a destra, quella che un po' tutti da bambini sognano, ma forse questo sogno non è mai stato avverato né per noi né per tutti gli altri, ci rimane solo l'orizzonte, il mare infinito, quello senza fondo che fa paura a tanta gente e, chi lo sa? forse anche a te ma tanto a te basterebbe avermi vicino per essere sempre protetta, e si, sono gelosa perché ho paura di perderti dato che so di non essere la cosa migliore che possa capitare ad una persona e per questo motivo ci sono stati tanti pianti anche davanti a persone che non sapevano nulla di me e per fortuna sono riuscite a sostenermi anche se tutti quei pugni al muro dicevano il contrario. e chi lo sa che fine faremo con il passare degli anni, forse intraprenderemo due strade diverse per poi non vederci più in tutta la vita o almeno questo crediamo, anche perché sono pienamente convinta del fatto che noi siamo legate dal filo rosso attaccato al mignolo sinistro che proprio in questo momento sta formicolando come se qualcuno stesse stringendo sempre più forse il nodo che lo tiene legato e che segna il nostro legame infinito.
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monologhi inediti
Poetryho iniziato a scrivere per sfogarmi nel bel mezzo della mia storia d'amore ancora non iniziata e dato che piace quello che faccio ho deciso di condividere con voi questo lato di me. spero vi piaccia e spero vivamente di potervi accompagnare in qualc...