ciao, forse non ti ricorderai neanche di me dato che non ti interessa minimamente della mia vita, volevo solo dirti che non so se sto bene, alle persone dico sempre di stare bene e talmente che ho imparato a fingere potrei essere un'attrice di fama mondiale. quanta fiducia che avevo riposto in te, e a pensare che era nato tutto da una semplice amicizia, da un paio di risate con un gruppo che però si è ristretto sempre di più fino a che non siamo diventate una coppia. tu avevi bisogno di un attenzione che io non sono riuscita a darti e non me ne pento, anche perché se adesso potessi tornare indietro, allora, non ti vorrei nemmeno conoscere. non so cosa mi prese quel giorno che ti conobbi, non so perché, ma avevo voglia di conoscerti, scoprirti, di scoprire la tua vera personalità, quella che nascondi sotto a tanti strati di cemento che ti sei creata intorno per proteggerti dal mondo, ed io sarei stata lì, al posto del cemento a proteggerti con le mie stesse mani, con tutte le forze che avevo, con il rispetto nei tuoi confronti, e cazzo si, volevo che quel minimo di tenerezza che riservi per altri la riservassi anche per me in quei pochi momenti in cui eravamo sole, ma no, tu eri sempre distaccata e fredda come un blocco di ghiaccio, volevo renderti di buonumore, e anche se ci riuscivo, dopo ti voltavi e non mi parlavi. e mi ricordo bene tutta l'attrazione che c'era tra di noi, si può dire che i nostri sguardi facevano sesso, perché per te non è mai stato amore. tu per me eri diventata la mia prima priorità e, sinceramente, l'onestà non è mai stata il tuo punto forte, soprattutto quando poi potevo avere le prove del fatto che mi mentivi, quando mi davi la buonanotte ma restavi sveglia e con scarsi risultati cercavi di non farti scoprire. forse noi avevamo solo un rapporto di reciprocità, ovvero il rapporto dinamico che collega nella stessa forma o nella stessa misura i rapporti esistenti tra due individui, ma non me ne ero mai accorta e quindi ho voluto correre il rischio di inciampare nei miei stessi passi e di ritrovarmi in un vicolo cieco in cui, però, non potevo tornare neanche indietro. ero riuscita a spezzare la tua sicurezza anche con tutte le diversità che si interpongono fra di noi e ci impediscono una comprensione totale l'una dell'altra. la sorpresa più grande però è stata tutta la tolleranza che ho avuto nei tuoi confronti, giuro che non pensavo di riuscire a durare così tanto. e adesso ti dico che non ho bisogno di te quindi ti saluto e spero che tu possa vivere una vita dannata e piena di rimpianti, ma soprattutto che il tuo più grande rimpianto sia avermi perso.
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monologhi inediti
Poesíaho iniziato a scrivere per sfogarmi nel bel mezzo della mia storia d'amore ancora non iniziata e dato che piace quello che faccio ho deciso di condividere con voi questo lato di me. spero vi piaccia e spero vivamente di potervi accompagnare in qualc...