Quella estate passò meravigliosamente. Le lunghe passeggiate sulla spiaggia con Lewis, i compleanni, e le feste. Ad una di questa conobbi due ragazze, Rikki ed Emma. Il nostro incontro fu abbastanza strano, successe che ero in bagno per pulirmi la macchia di succo sul vestito che mi aveva rovesciato per "sbaglio" Zane sul vestito. Non sapevo perché ma mi odiava. Il bello è che non gli avevo fatto niente. Fatto sta che entrò anche lei in bagno e mi aiutò con la macchia. Rikki era già in bagno, e parlando scoprii che frequentavamo tutte e tre la stessa scuola, ma non ci eravamo mai incontrate perché ognuna aveva scelto corsi differenti. mmo amiche. Quasi inseparabili. Ma Rikki dovette partire per Londra, e quindi non feci molta amicizia con lei. Con Emma invece era tutto diverso. Oramai eravamo diventate amiche e ci incontravamo molto spesso per passare tempo insieme. Anche Lewis dovette partire. E per questo mi pianse il cuore. Ero troppo affezionata a lui, ed era l'unica persona che mi conosceva come le sue tasche. Quindi passai la fine dell'estate con Emma. Non sapevo se Lewis doveva ritornare. Neanche lui lo sapeva. Erano affari del padre per lavoro. Pensavo infatti che non avesse passato più tempo con me. E non dovesse frequentare neanche la mia scuola... Ma tutto ad un certo punto cambiò. Un avvenimento che mi cambiò letteralmente la vita...
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Ero in piscina con Emma. È davvero una grande nuotatrice e fa dei record quasi impossibili. Da gara mondiale. Sembra una sirena, anzi forse meglio. L'acqua le scorre velocemente sulla sua pelle, e lei la domina. Sembra uasi che ce l'abbia nel sangue. Sembra un suo elemento.
Accenno un piccolo sorriso mentre la vedo avanzare verso di me. Si toglie gli occhialini e le mostro il cronometro
"Wow ! Due decimi sotto il mio record personale !"
"Emma sei andata davvero veloce..."
"E domani farò ancora meglio ! Due settimane e finalmente sarò pronta per le gare regionali !" Era davvero entusiasta della sua bravura. Si rimise gli occhialini e si rituffò nell'acqua. La lasciai fare i suoi allenamenti e mi diressi al porto per fare una breve passeggiata quando qualcuno mi chiamò
"Cleo. Ehi Cleo ! Vieni qui" mi diressi verso di lui. Lui era Zane, il ragazzo che mi aveva versato la bevanda sul vestito. Con uno sguardo depresso gli andai in contro
"Ho un piccolo problema. Puoi aiutarmi ?" era accovacciato vicino ad un vecchio gommone e la sua mano era sul motore
"Uhm... Non ci penso proprio" feci un passo indietro. Non mi andava per niente di aiutarlo a risolvere i suoi problemi. E non mi andava di aiutarlo perché era fastidioso
"Dai... Perfavore..." disse alzandosi in piedi. Volevo dirgli un altra volta di no,ma conoscendo come era Zane, non avrebbe mai mollato, perché voleva ottenere sempre tutto quello che desiderava
"Il gommone non parte... Non so proprio cosa sia successo ! Dovrai solo passarmi gli attrezzi"
Con uno fare annoiato gli andai di fianco e lui fece un sorrisetto maligno
"Ma io non ci capisco nulla"
"Non importa"
Inizio a salire sul gommone quasi essendo in bilico e cercando di reggermi in piedi.
"Ci ho messo un po a capire che qualcuno mi ha rubato la candela" mi piego per rovistare nella cassetta degli attrezzi non sapendo cosa prendere, mentre Zane maneggiava una corda nera attaccata alla barca
"E non funziona senza quella ?"
Ad un certo punto sentii che la barca si stava iniziando a muovere da sola. Ma non era stato di certo un fantasma a spingerla. Mi rialzati di scatto e vidi che la barca era già ad un metro dal porto