Speciale Halloween

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Era il 31 Ottobre, Harry non era a scuola per via del ponte del primo Novembre. Louis invece l'aveva finita e ora riempiva le sue giornate lavorando in un piccolo bar.

Harry: buongiorno amore❤
Posso venire al bar da te a fare i compiti o disturbo? A casa da sola mi annoio.

Louis: giorno H. Certo che puoi venire, a patto che non mi rapirai per pomiciare. Per quanto ami baciarti non posso perdere il lavoro ancora prima di averlo ottenuto praticamente.

Harry: io non rapirò te e tu non rapirai me, d'accordo?

Louis: d'accordo. Ti aspetto❤

Quando, una decina di minuti dopo, la campanella appesa alla porta suonò segnalando l'entrata di un nuovo cliente, Louis alzò lo sguardo dalla macchinetta del caffè e incontrò gli occhi verdi di Harry che si erano già posati su di lui.

I due si sorrisero e la ragazza si avvicinò al bancone, appoggiando libro e quaderno sul ripiano pulito.

«Ciao Lou»
«Ehi amore, mi sei mancata»

Si sporsero dai lati opposti del bancone e si lasciarono un semplice e innocuo bacio sulle labbra per salutarsi.

«Ci siamo visti ieri»
«E ti sembra poco?» le braccia incrociate del ragazzo in aggiunta al tono di voce usato fecero sorridere dolcemente la riccia, che si morse il labbro inferiore.
«Mi sei mancato anche tu» ammise sottovoce e facendo tingere le proprie guance di un rosa più acceso.

Louis non resistette e posò di nuovo le labbra sulle sue.

«Hai già fatto colazione?» domandò poi quando si staccarono.
«No, ma non ho molta fame» disse sedendosi su uno sgabello.
«Non voglio sentire altro, ora ti do da mangiare e tu non protesterai»

Harry si limitò ad alzare gli occhi al cielo mentre il suo ragazzo posava sul bancone davanti a lei brioche e cappuccino.
«Grazie Lou»
«Di nulla, la colazione è un pasto importante. E offro io quindi non provare a tirare fuori i soldi»

«Ma-»
Louis la zittì baciandola ancora.

«Non avevi detto "niente pomiciate"?» domandò allora Harry nascondendo il suo sorriso dietro la tazza del cappuccino.
«Avevo detto che non avresti dovuto rapirmi per pomiciare, fino a prova contraria non mi hai ancora rapito» spiegò il maggiore con fare ovvio.

Poi vedendo i baffetti di schiuma sul viso di Harry si sporse ancora verso di lei.
«Sei una cazzo di calamita» borbottò a un soffio dalla sua bocca, per poi ripulirle il viso con la lingua.

«Ci arresteranno per atti osceni in luogo pubblico» mormorò la ragazza con le guance scarlatte.
Louis alzò gli occhi al cielo facendo una piccola smorfia mentre si muoveva per andare a sedersi sullo sgabello accanto a quello della sua ragazza.

«La prendo come una sfida» gli sussurrò prima di prenderle il viso tra le mani e far scontrare nuovamente le loro labbra, questa volta picchiettando con la lingua su quelle della ragazza per chiederle l'accesso che gli venne subito concesso.
Harry sorrise nel bacio mentre andava ad unire le braccia dietro al collo di Louis.

Fortunatamente non c'erano molte persone al bar e quelle presenti non sembravano badare a loro.

«Tomlinson!» una voce che chiamava il maggiore li fece separare in fretta, provocando in entrambi un mugolio di scontento «vieni qui ad aiutarmi a sistemare le scorte»

«Arrivo subito capo» si alzò dallo sgabello sistemandosi il ciuffo di capelli.
«Tu non muoverti» aggiunse poi rivolto a Harry.

«Io e i miei compiti di economia non abbiamo intenzione di andare da nessuna parte»

We Save Each Other || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora