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Nell'ampia camera da letto il silenzio stagnava pesante intorno al pallido ragazzo con lo sguardo fisso alla grande finestra gotica sbalzata a piombo, perso nel buio della notte che avvolgeva l'antico castello.

Yoongi non riusciva a focalizzarsi su altro che non fosse il desiderio di poter evitare la difficile serata che gli si prospettava. L'ennesima da due anni a quella parte.

La voce del suo migliore amico Hoseok lo risvegliò dai suoi pensieri "Yoongi hyung, ehi. Non sei ancora pronto? Forza non puoi mancare alla festa."

"Perché no, Hobi? Non mi va di partecipare, sarà pieno solo di antichi e arroganti idioti... tu vai e divertiti."

"Andiamo, non essere noioso -sbuffò il ragazzo snello dai capelli castano scuro- Esci di qui, metti uno dei costumi che Jin ha preparato e scendi a divertirti un po'. Non possiamo fare una festa a casa tua senza di te, ti pare? E poi me lo avevi promesso, avevi detto che quest'anno avresti partecipato."

"Non avrai invitato anche loro..."

"Hyung."

Il maggiore sbatté le palpebre un paio di volte, unico segno del fatto che avesse sentito "Non vedo il senso dell'invitare ad una festa in maschera di vampiri anche degli esseri umani."

"Perché sono diventati miei amici Yoongi, lo sai. Si può sapere che cos'hai contro di lui? Non hai mai avuto problemi con gli umani, non ti è semplicemente mai importato in duecentotrentadue anni che ti conosco e tutt'ad un tratto non sopporti la sola vicinanza di uno di loro. Si può sapere che ti ha fatto Jimin?"

"Non mi ha fatto niente, semplicemente non lo sopporto. Non mi piace il suo modo di fare. È fastidioso, pieno di sé e ha un odore insopportabile."

Sentì il sospiro del suo migliore amico alle proprie spalle "Non dire idiozie, Jin quando era umano era di gran lunga più irritante. E comunque sia consolati, tra qualche decennio sparirà per sempre dalla tua vita, essendo solo un semplice mortale. Fino ad allora però dovrai sopportare. Ti aspetto di sotto fra un'ora. Non dimenticare il costume."

Yoongi strinse con forza la mano appoggiata al bracciolo della poltrona dallo schienale alto in velluto e legno borchiato su cui era seduto. Già... Jimin sarebbe scomparso di lì a qualche anno. Doveva solo... resistere.

Un brivido gli percorse gelido la schiena, facendolo irrigidire.

+ + +

Un'ora dopo Yoongi attendeva l'arrivo degli invitati all'ingresso dell'enorme castello di sua proprietà, chiedendosi perché diavolo si sentisse sempre così su di giri, come in trepida attesa di qualcosa che non sapeva neppure egli stesso identificare.

Gli succedeva ogni singola volta che aveva a che fare con Jimin ed era una cosa che odiava con tutto sé stesso. Mai nei suoi cinquecento anni di vita si era sentito in questo modo e il fatto che la causa fosse quel piccolo ed irritante mortale dalla lingua tagliente, lo infastidiva terribilmente.

"Sono felice tu sia venuto alla fine, hyung. Avrei solo un favore da chiederti."

"Un altro, Hobi? Oltre all'essere venuto ad una festa a cui non volevo partecipare e che hai organizzato per giunta in casa mia?"

"Già! -esclamò il minore con uno dei suoi bellissimi sorrisi a cuore dipinto sulle labbra- Potresti almeno per stavolta non essere scortese con Jimin? L'ultima volta hai un po' esagerato non credi?"

"Se non parla con me è meglio, allora. Ogni volta fa battute idiote oppure mi chiama Dracula o Lestat. Mi sono rotto Hobi. Insomma non sono l'unico vampiro che conosce, eppure fa lo stronzo solo con me."

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