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 Pov's Klaus

Mi sveglio e mi alzo quasi subito, la vidi in cucina a preparare la colazione, è ancora più bella appena sveglia. Andai da lei e la presi per la vita, "Buongiorno tesoro" "Buongiorno Klaus" dice spostandosi, "Oh si scusami, ma mi piaci troppo e mi viene spontaneo farlo" dico con un sorriso malizioso, lei si mise a ridere e mi diede un piatto con dei pancakes, "Spero ti piacciano" dice lei annuii e mi sedetti, subito dopo lo fece anche lei, "Che facciamo oggi?" le chiedo, "Io sono venuta qua per stare un po' da sola" "Ma io non sono un fantasma" dissi scherzosamente, "Si, ma voglio stare sola da tutti gli altri" "Allora starò anche io qui con te, sempre che non mi fulmini" "Se volevo farlo, lo avrei fatto Klaus" dice il mio nome calcandolo, mi attrae ancora di più quando lo fa. Questa ragazza mi farà impazzire.

Andai in bagno per cambiarmi e appena scesi di sotto non la trovai da nessuna parte, mi preoccupai ma casualmente la vidi fuori dalla finestra. Era seduta dove l'avevo trovata ieri, credo abbia bisogno di sfogarsi un po' ma quella ragazza è così testarda, "Nath, credo tu ti debba sfogare" dico io sedendomi di nuovo nello stesso posto, "Non sai stare un ora senza di me" mi dice, "Te l'ho detto" dico io ridendo, "Ieri ero andata da Tyler, volevo vederlo. Quando Carol mi fece andare in camera sua lo vidi baciarsi con Caroline" mi dice non riuscii a spiaccicare una parola, "Me ne andai ma lui mi seguii, mi ha detto che ha sempre amato lei" aggiunse. L'abbracciai, era l'unica cosa che potevo fare. Ci tengo davvero a lei e non permetterò che nessun'altro la faccia soffrire.

Le arrivò una chiamata, "Pronto" "Nathalie, devi venire qui si tratta di tuo padre" dice Stefan, appena chiuse mi guardò agitata, "Devo tornare a Mystic Falls, è successo qualcosa a mio padre" mi dice, la lasciai andare ed io tornai dai miei fratelli. "Quindi hai fatto pace con Nathalie e siete tornati perché gli è successo qualcosa?" mi chiede mio fratello Kol, "Si, spero non grave perché non so cosa farà se perde anche lui" "Faremo in modo di riportarlo da lei se succede qualcosa" mi dice Freya.

 Pov's Nathalie

Arrivai a casa Salvatore, "Cos'è successo?" chiesi, "Nathalie, una strega ha reso tuo padre un vampiro" "Cosa?" "Si, ma in questi giorni ha avuto dei vuoti di memoria" mi spiega Stefan, "In che senso?" domandai, "In pratica tuo padre aveva un alter ego" "Cioè?" "Aveva la parte buona che conosciamo tutti e la parte oscura. Quando Esther, la madre di Klaus, l'ha trasformato in vampiro aveva l'alter ego" mi spiegò Damon, "C'è dell'altro vero?" "Vuole uccidere i Mikaelson" "Farò in modo che non lo faccia" dico correndo da loro ma vidi mio padre, "Papà, tu non sei così" "Adesso sei una di loro e devi morire" dice corse da me, ma Damon lo spinse via. Mio padre perse il paletto e lo prese Damon, "Damon, so che vuole ucciderci tutti ma non lo fare, è l'unica persona che le è rimasta" urla Stefan togliendomi le parole di bocca, "Ti prego" lo implorai ma non ascoltò nessuno e lo pugnalò al cuore, "No! Papà" urlai, corsi da lui. "Non puoi morire papà" dissi piangendo, "Dovevi crescermi e stare con me" continuai singhiozzando ma proprio in quel momento entrò Klaus, corsi da lui e lo abbracciai forte, "Se n'è andato Klaus" gli dissi piangendo, lui mi accarezzò i capelli, "Mi dispiace Nath" mi dice.

Il giorno dopo facemmo il funerale, quando finì andai a casa, "Ehi Nathalie, mi dispiace per tuo padre" mi dice Elena abbracciandomi, annuii senza dire niente, "Anche io ho perso molte persone in questi mesi e ti capisco alla perfezione" mi dice lei, "Ho perso nostra madre e non credevo di perdere mio padre così velocemente" "Il problema Nathalie è che aveva ragione Isobel, quando ti ha detto dei Mikaelson" "Perchè?" "Perchè tuo padre è diventato un vampiro tramite una Mikaelson" "Questo non vuol dire che tutti i suoi figli lo volevano Elena, ti prego prova a riflettere. Se ci volevano morti a quest'ora lo eravamo" le dissi, lei annuì, "Cosa farai adesso?" "Cercherò di andare avanti Elena, come ho fatto per mia madre, anzi, nostra madre" dissi andandomene.

Tornata a casa sistemai la mia camera e casualmente passai davanti a quella di mio padre, entrai e vidi la sua maglietta. La presi e me l'avvicinai al naso sentii il suo profumo. Mi sedetti sulla sedia e pensai a tutto quello che abbiamo fatto insieme, mi scese una lacrima. Pensai a quello che mi aveva detto mio padre e mia madre sui vampiri, che potevano non sentire dolore, ma dovevano spegnere tutto, così decisi che era ora di farlo, infondo non mi era rimasto nessuno. Chiusi gli occhi e spensi la mia umanità. Da oggi sarei diventata un'altra persona.


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