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Il giorno successivo successe la stessa identica cosa: Seonghwa che saliva sul treno, guardava fuori dal finestrino con fare annoiato e quel ragazzino che, appena il treno partiva, sbucava dalle scale e correva con tutte le sue forze per poi osservare il mezzo andarsene e, nuovamente, gli parve di incrociare il suo sguardo avvilito e stanco.

Lì, c'era un problema di fondo. Qual era il motivo per cui quel ragazzino, per la seconda volta consecutiva, era in ritardo? Adesso era curioso.

"Sei un po' distratto, è successo qualcosa?"

La voce del proprio migliore amico gli arrivò alle orecchie, alzò il capo dalla tazza di tè fumante che aveva tra le mani e lo guardò. Wooyoung, era questo il suo nome, era più piccolo di lui di un anno e abitava in una casetta poco lontana dal centro assieme al proprio ragazzo, San, anche lui amico molto stretto di Seonghwa. Quel sabato pomeriggio, aveva deciso di far visita ai suoi amici anche se in quel momento in casa c'era solo Wooyoung.

"Eh? Oh, no, niente." gli rispose restando vago.

Wooyoung lo guardò per qualche secondo, poi si sedette di fronte a lui. "Yeosang lo hai più visto o sentito?" chiese.

Seonghwa scosse la testa, nel sentire il nome del proprio ex ragazzo sentì un vero e proprio fastidio "No, non so neanche se sta ancora qua e onestamente non mi importa." disse.

Wooyoung capì che Seonghwa provava ancora molto rancore nei suoi confronti e poteva capirlo perfettamente. "Hai iniziato il tirocinio?" chiese e Seonghwa annuì "E com'è? Hai adocchiato qualche personcina carina?"

Solo un ragazzino carino ed eccentrico che perde sempre il treno pensò. "Per ora tutto ok, tranne per il fatto che devo andare a Daegu ogni giorno. E per ora non ho conosciuto nessuno in particolare." rispose.

"Amore sono tornato!" la voce di San riecheggiò per il corridoio e subito il moro si alzò per andare a salutare il compagno che ricambiò con un lungo bacio.

Seonghwa aveva sempre pensato che fossero una coppia davvero bella, una di quelle create dal destino in persona, le cosiddette anime gemelle.

"Seonghwa! Come stai?" chiese San.

Seonghwa sorrise "Tutto bene grazie e tu?"

San nel frattempo si era seduto sulla sedia di fronte a lui, mentre Wooyoung preparava una tazza di tè anche per lui.

"Stanco. Tra lavoro e preparativi del matrimonio.. sai, il tempo non è molto." spiegò il ragazzo.

"Almeno vi siete decisi a sposarvi. Da quanto state insieme.. otto anni?" chiese Seonghwa.

"Sono nove anni tra un mese. E, per la cronaca, noi al nostro matrimonio vogliamo vederti accompagnato da qualcuno e quel qualcuno non deve essere tua sorella." disse Wooyoung sedendosi al fianco del fidanzato.

"Che male c'è se vengo con Jihyo? Farei sicuramente più bella figura con lei che da solo." chiese Seonghwa sbuffando e scuotendo la testa.

San e Wooyoung si guardarono, poi guardarono Seonghwa.

"Sei single da troppo tempo, non ti manca l'ebbrezza di innamorarti di qualcuno?" chiese San.

La mente di Seonghwa tornò per un attimo all'immagine del ragazzino dai capelli blu che per due volte aveva visto alla stazione. Forse pensò.

"Di nuovo quello sguardo di prima." disse Wooyoung indicandolo.

San lo guardò confuso "Che sguardo?"

"Lo sguardo di chi ha visto qualcosa di bello per la prima volta e che non riesce più a toglierselo dalla mente." rispose Wooyoung, guaedando San e successivamente tornando a guardare Seonghwa.

Ragazzino dall'identità anonima e dai capelli blu, perché pensò continuamente a te?

Train {Seongjoong}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora