il tuo dire sortì l'effetto che tanto desideravi:una rabbia incontrollata si impossessò di me e parole acide spiaggiandosi sulle mie labbra me le corrosero. ma tu hai continuato, solo ad allora la mia mano scattò al tuo polso. La mia mano stringeva con vigore il tuo polso sino a renderlo violaceo,tu urlavi supplichevole parole che ti dilaniavano l'anima. Gridavi a gram voce di lasciarti andare, ma non ti udivo:la tua voce era solo un rumore impercettibile in una stanza buia.
Senza volerlo i miei occhi si scontrano coi tuoi.Un pugno di terrore mi trafisse perché vidi in essi lo stesso terrore che aveva la bimba dentro me, seduta su un tappeto scarlatto di una stanza buia con le tende che imprigionavano la luce, che con gli occhi celati di un vuoto finto custodiva il cielo stellato di mezzanotte fissando un uomo che si toglieva la cintura e che si abbassava i pantaloni.
Tu probabilmente non avevi capito che avevo la tempesta d'inverno dentro, ma di certo avrai sentito un lieve gelo quando mollai il tuo polso per crollare a terra e rialzarmi da sola pur di correre fra ke pallid e spente mura di un bagno.
STAI LEGGENDO
désordre dans la tête
De TodoBisogna avere in sé il caos per partorire una stella che danzi.