Prima di iniziare... un paio di consigli

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Questa è la penultima parte esplicativa, poi giuro che passeremo all'azione!

In questa parte voglio darvi dei piccoli e semplici consigli che possono servire per migliorare o aiutarvi in quello che state facendo e creando!

Partiamo dall'inizio. Hai un'idea, ma non sai come incanalarla.
- Innanzitutto, pensa cosa vorresti che fosse, immaginala come risultato finale. 

- Secondo poi, lasciati influenzare da ciò che ti circonda. Può essere qualsiasi cosa, un film, un posto, una canzone, un quadro. Non aver paura di essere banale! Anche se l'idea che ti è venuta può risultarti un po' convenzionale, ricordati che a scriverla sarai comunque tu e già questo la distingue da tutte le altre storie che sono già state raccontate. Una volta che hai la base e sei convint* della tua idea, allora potrai pensare all'originalità.

Ecco tre cose fondamentali a cui dovresti pensare all'inizio:

a) La mia idea: descrivi di che cosa vuoi parlare, trasmettere, raccontare. Scrivi come ti è venuta in mente quest'idea e perché ti piace così tanto. 

b) Tempo: quando vuoi che le azioni di questa storia prendano atto? L'azione si svolge nel passato, nel futuro? Oppure ai nostri giorni? E se è passato, è prossimo? Se è futuro, tra quanti anni esattamente?

c) Personaggio principale: chi è l'eroe della tua storia? Chi è quella persona che, meglio di chiunque altro può raccontare la tua storia come vuoi tu? Immaginalo, fino quasi a riuscire a vederlo davanti ai tuoi occhi. Parlaci. Presentati, e lui si presenterà a te. Pensalo quante più volte al giorno riesci a fare. Dedicagli canzoni, immagina come si veste, come porta i capelli, di che colore sono i suoi occhi. Immagina la sua voce, la sua risata. Immaginalo com'è quando è felice o quando è triste. E quando riesci tranquillamente a percepirlo e a vederlo gironzolare in camera tua, vuol dire che lui c'è. Lui è pronto per raccontare insieme a te questa storia. 
(Ho usato il pronome "lui" in maniera neutra, riferendomi al "personaggio principale". Perdonatemi, sappiamo tutti che in italiano non esiste il neutro, per questo l'ho voluto sottolineare. Questa persona, chiaramente, può essere chiunque). 

- Scrivi. Può essere una frase, una battuta, un dialogo, una descrizione. Può essere qualsiasi cosa ma se ti viene in mente un qualcosa che secondo te potrebbe funzionare, non aspettare altro, non farti andar via questa occasione. Magari, in un futuro non troppo lontano, cancellerai tutto, oppure potrebbe essere l'inizio di qualcosa di meraviglioso. Nel dubbio... scrivi!

- Una volta che hai più o meno un'idea chiara e ti senti abbastanza pront*, si comincia con la roba seria, ovvero... L'analisi.
Va bene annotare e mettere giù spezzoni di capitoli che pensi che potrebbero funzionare, ma la stesura vera e propria deve essere guidata, o finirai che ad un certo punto, non saprai più a che punto della storia sei, ti sarai dimenticat* tantissime cose, dettagli che avresti voluto inserire, quindi ti serve una tabella di marcia! Il che vuol dire, analizzare la tua storia come se fossi una persona esterna. Ecco qui una semplice scaletta che ti può aiutare:

Titolo della storia: spoiler, lo cambierai 500 volte, ma per ora non importa.
Puoi anche non metterlo, ma prenditi il tuo tempo, prima o poi, per decidere un titolo che riesca a racchiudere in poche parole tutto quello che vuoi raccontare.

Tema della storia: di che cosa parla? Anche a grandi linee, ma ricordati tre cose fondamentali:
a) l'evento iniziale: qualcosa che è successo prima dell'inizio del racconto (tempo del racconto NON corrisponde al tempo della storia, non necessariamente) e che ha fatto scaturire tutti gli altri micro-eventi che hanno portato all'inizio del tuo racconto. 
b) l'evento principale: l'apice della tua storia. Nell'evento principale dovrebbe succedere qualcosa che cambia radicalmente la storia, che gli fa prendere un'altra piega. Qui i personaggi, il protagonista soprattutto, dovrebbe avere una sorta di epifania, qualcosa che gli apra gli occhi e che gli faccia realizzare la soluzione al suo problema. 
c) l'evento finale: può combaciare con quello principale, oppure no. L'evento finale è, a rigor di logica, quello che conclude la storia, che mette punto. 

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