Capitolo 8

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Nella vita bisogna rischiare perchè i rimpianti sono i peggiori nemici dell'uomo.

Quando ero piccola ogni anno per natale da quando io abbia memoria mia Zia mi ha sempre regalato un libro , non capivo cosa potesse lasciare dentro di me una storia raccontata su un pezzo di carta , crescendo una mia amica mi regalò un libro e decisi finalmente di leggerlo ricordo che fosse una storia d'amore , una di quelle che ti strappa il cuore dal petto , che ti fa piangere quando la protagonista piange e che ti fa ridere quando lei ride, ancora non riuscivo a comprendere come un libro mi posse far uscire dal mondo che mi circondava , da lì poi mi sono perdutamente innamorata della lettura ricordo anche che quando stavo male per  qualsiasi cosa mi succedeva fuori mi rifugiavo sempre in un buon libro infatti per questo sono una romanticona ma sono anche realista e so che nessuno mi potrà mai amare come si amano le persone nei libri, però a volte bisogna rischiare nonostante tutti gli ostacoli che la vita possa riservare.

Non sapevo proprio cosa dire a Noa stesi lì immobile per un tempo a me infinito ,non capivo perchè si facesse così tanti problemi comprendevo che lui avesse paura di rovinare un rapporto di amicizia con mio fratello però io penso che quando si provi qualcosa per una persona si va oltre le paure , anch'io ne avrei dopo la mia relazione precedente ma ce qualcosa dentro me a farmi pensare che lui sia diverso, " di qualcosa, vorrei capire cosa ne pensi " escono dalla sua bocca cosi velocemente che stento a capirle " Io penso che tutti abbiamo le nostre paure, io mi metto nei tuoi panni però tu sai che dopo 3 anni di relazione andata malissimo io mi sono aperta con te e soprattutto fidata " lui torna nella sua posizione iniziale allontanandosi da me "ho sbagliato a baciarti e soprattutto a dirti che mi piaci ,digli per favore a tuo fratello che sono andato via perchè avevo da fare " rimango pietrificata ,non riesco a dire una parola mi sento solo delusa da una persona che credevo diversa, senza dire una parola torno in camera mia .

Le settimane passarono senza vederci e quando succedeva ci evitavamo , infatti mio fratello mi chiese cosa stesse succedendo ed io gli dissi che avevamo litigato pechè lui mi prendeva in giro come suo solito fare penso che nemmeno lui ci credesse alle mie parole ma fece finta di niente. Passò un altra settimana in qui io uscivo sempre con le mie migliori amiche per non pensare a tutto quello che mi stesse succedendo in torno ,poi un giorno il 21 di agosto i miei genitori sono partiti per una vacanza di pochi giorni allora io e mio fratello abbiamo chiamato i suoi amici per passare una giornata diversa ma non sapendo che c'era pure Noa , allora decido di andare in cucina perchè sento delle voci , saluto a tutti tranne lui che rimane con lo sguardo basso , poi visto che loro sarebbero dovuti andare a fare la spesa per la sera essendo ferragosto decisi di andare con loro , Noa decise di mettersi dietro con me " perchè mi eviti " ma questo ragazzo ce davvero con il cervello o è davvero ammuffito " dopo quello che e successo hai ancora il coraggio di pretendere il perchè ,secondo me tu quando eri piccolo hai sbattuto la testa " lui fa un sorriso che farebbe sciogliere i ghiacciai " la colpa di tutto questo e tua perchè non riesco a starti lontano , ho passato una settimana o anche più a pensarti devi andare via dalla mia testa per favore " lui che pensa la cosa mi preoccupa visto che ha un cervello da gallina ammuffita " ma stai zitto che tu non riusciresti a pensare neanche se fossi obbligato " rimane sconvolto dalle mie parole ma poi ride" devo ammettere che sei diventata spiritosa" non ho il tempo di rispondere che mi arriva una telefonata.

Inizio chiamata: "Alissa sono la nonna ti volevo chiedere se volessi venire con me e il nonno un paio di giorni dalla zia " mia zia abita al nord dove sono nata e cresciuta ma non ci vado da tantissimo tempo" Si nonna e ovvio che voglio venire non vedo i miei amici da una vita" torno a casa finalmente " allora prepara le valigie che stanotte si parte" chiudo la chiamata e sento lo sguardo di Noa addosso "Dove dovresti andare ?" ora anche vorrebbe avere il diritto di fare domande " devo andare nel mio paesino per un pò di giorni almeno non vedo la tua faccia" lui mi guarda triste e poi mi dice " divertiti ". 

Per tutto il giorno non parliamo io sono chiusa in camera mia intenta a fare le valigie invece lui e in cucina con mio fratello e i suoi amici , sento bussare alla porta " avanti" vedo Noa coricarsi nel mio letto vicino a me " cosa diavolo ci fai nel mio letto , e soprattutto nella mia stanza " , " mi annoiavo stanno giocando alla play e parlando di scemenze " questo ragazzo giorno per giorno mi confonde non so più che pensare , " vorrei stare sola grazie e in più devo ancora finire di sistemare la valigia " si avvicina il più possibile a me è si avventa sulle mie labbra , contro voglia decido di annullare quel bacio " non puoi baciarmi quando vuoi e poi fare come se niente fosse non sono un giocattolo Noa " lui sembra divertito da tutta la situazione " non sei un giocattolo solo che le tue labbra sono troppo belle per non baciarle " riprende a baciarmi e continuiamo così per mezzora allontanandoci solo per riprendere fiato.











Spazio autrice: Ciao lettori oggi è una giornata NO quindi quando e così i sfogo a scrivere , spero come sempre che il capitolo di oggi vi piaccia Alissa ogni giorno che passa sta perdendo la testa il corpo , ogni singolo arto per Noa ma le mille paure chissà se lì metteranno contro , spero di farvi appassionare giorno per giorno ,vi saluto baci .

Sbagliando con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora