Francine's pov:
Appena entrata nel l'edificio ero esterrefatta, neanche il mio orfanotrofio era così grande, e ovviamente è pieno di ragazzi ricchi con vestiti firmati, borse firmate, il telefono più recente, che mi guardavano male, perché io sono qui grazie ad una borsa di studio, infatti sono stata trasferita; i miei pensieri però, sono stati interrotti da una ragazza:
?: "Ciao, cosa o come ti chiami, non mi interessa"
F: "Grazie per il benvenuto, suppongo?"
?: "Senti, ma é ovvio che tu sei povera, come fai ad essere qui? Ti rendi conto che siamo nel liceo migliore della città?"
F: "Bhe, direi che me ne sono accorta, e comunque sono qui grazie ad una borsa di studio."
?: "Ah quindi sei una di quelli super intelligenti, che sanno fare tutto, giusto?"
F: "Credo di sí?"
?: "Perfetto, io sono Juliette, la regina della scuola ovviamente, e da oggi tu mi farai i compiti, chiaro?"
F: "No, e sinceramente non voglio sapere altro del tuo stupido piano, se non ti dispiace, io avrei lezione."
Ho già capito di essermi fatta una nemica, quindi fino al quinto anno, dovrò cercare di essere il più invisibile possibile.
Entro nella mia prima aula, cioè quella di scienze matematiche:
F: "Buongiorno professoressa, scusi il ritardo ma ho avuto dei contrattempi."
Pr: "Ciao cara, visto che é il tuo primo giorno non preoccuparti, però vieni a presentarti."
F: "D'accordo"
F: "Piacere, sono Francine Miller e ho 16 anni"
Pr: "Benvenuta, puoi accomodarti affianco a Michael"
Mi siedo affianco al ragazzo e inizio a sistemare il mio zaino, fino a quando non sento una voce familiare, cioè la voce del ragazzo di questa mattina:
M: "Bhe, ci rivediamo direi, allora é destino che tu mi dia il numero, o mi sbaglio?"
F: "No, non é destino e tu non avrai il mio numero; che poi, cosa ci fai in 2 liceo, sembra che hai 18 anni"
M: "Io ho 18 anni, solo che sono stato bocciato 2 volte."
F: "Pure stupido, bene, e ora se non ti dispiace, dovrei seguire la lezione."
Non riuscivo a smettere di guardarlo, ma dovevo riuscirci, per 2 motivi:
1. É come tutti gli altri, ricco e stupido, poi chissà quante ragazze gli vanno dietro.
2. Devo concentrarmi, non è un gioco , sono qui grazie ad una borsa di studio, e non la posso perdere per uno stupido ragazzo.Finalmente è arrivata l'ultima ora, non sarei resistita un momento di più con Michael affianco: è la persona più fastidiosa che abbia mai visto, parlava ogni secondo ed era sempre circondato da centinaia di persone in classe, non c'è la facevo più. Prima di andare però, la professoressa di scienze ci ha assegnato da fare un progetto sull'inquinamento, in coppie, ed io ero capitata con Michael (come al solito sono una persona fortunatissima).
M: "Alle 16 a casa tua, ok?"
F: "No, non si può fare a casa mia, facciamo a casa tua e basta."
M: "Hai paura che casa tua sia troppo piccolo per me? Tranquilla, mi adatto a tutto."
F: "Senti, non ci tengo a condividere i miei fatti personali con gli altri, ma se proprio devi saperlo, sono orfana, e non si può fare a casa mia perché vivo in un orfanotrofio, contento ora?"
Lacrime scendevano dal viso mentre correvo verso l'uscita, sperando di sparire: sono salita sul bus e ho corso verso i posti dietro, pregando che nessuno mi avesse visto piangere.
Appena scesa sono andata alla pasticceria, perché non volevo rientrare in quell'inferno di orfanotrofio.
Mi sono seduta ad un tavolo in un angolo del ristorante, mentre pensavo a quanto avrei voluto abbracciare un'ultima volta i miei genitori, però ad un certo punto mi arriva un messaggio da Michael:
>: Ei, mi dispiace per prima, non lo sapevo e non sono fatti miei, volevo solo chiederti scusa, e ovviamente invitarti a casa mia per il progetto.
<: Non fa niente, e comunque non so dove abiti, e sai se passa l'autobus vicino casa tua?
>: Ma che autobus, non preoccuparti, alle 16 fatti trovare alla pasticceria Dylan, ok?
<: Ok, a dopo.Sono le 15:38 e decido di iniziare a prepararmi: prima di tutto mi lavo il corpo, e poi scelgo di mettere una maglietta nera con un leggings, mi pettino i capelli, mi lavo i denti e sono pronta (15:57).
Scendo e mi dirigo verso la pasticceria, come accordato, e alle 16:00 vedo una Porsche nera fermarsi proprio davanti all'edificio, da questa scende un uomo con uno smoking, che viene verso di me e mi chiede:
?: "Per caso lei è la signorina Miller? Francine Miller?"
F: "Si sono io, come mai?"
?: "Mi ha mandato il signorino Michael Cross, la sta aspettando alla sua villa."
F: " Oh wow, non pensavo fosse così ricco, comunque grazie per il passaggio"
?: "Prego, salga."*Appena arrivati alla villa di Michael*
F: "Michael, davvero non dovevi"
M: "È il minimo, comunque prego, entra"La sua casa era più grande della nostra scuola, chissà quanto sarà costata:
M: "Voi che ti faccia un tour?"
F: "Magari, hahaha"
M: "Iniziamo da una cosa che ti piacerà sicuramente, questa è la biblioteca principale della casa, poi c'è ne sono altre più piccole."
F: "Non ho mai visto così tanti libri messi insieme in tutta la mia vita! Ma questo è un paradiso"
M: "In realtà non la usiamo mai, diciamo che é qui solo per bellezza: i miei non l'hanno messa per me, ma per loro, e come ogni volta però, siccome stanno a lavoro ogni giorno e ogni ora sta biblioteca ha fatto la polvere."E così abbiamo iniziato a parlare di noi stessi, delle nostre storie etc. io gli ho parlato dell'orfanotrofio, della morte dei miei, di come mi sento, mentre lui ha parlato di come i suoi stanno sempre a lavoro, che non ha veri amici, e che i genitori non sono mai stati ad una sua partita (di basket) o ad un suo compleanno.
Ci siamo sfogati entrambi, e forse anche un po' troppo, perché quando aveva,o finito di parlare si erano fatte le 19:46, e non avevamo neanche iniziato il progetto.
Perciò abbiamo deciso di rincontrarci a casa sua sempre...📌🖇To be continued🖇📌
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"Un amore come nei film?"..
Roman d'amourCiao ragazzi! Questa é la Mia prima storia, quindi se troverete degli errori grammaticali, scusatemi. Questa storia é sia romantica che un po' drammatica, la protagonista si chiama Francine Miller, ha 14anni ed é un'orfana. Tutto ciò si ambienta in...