Come se nulla fosse accaduto, ritorno alle origini

Capitolo 2, parte II

Invece quando entrambi avevano voglia di stare insieme, la discussione durava finché uno dei due chiedeva scusa e poi finivano a fare l'amore.

A letto i corpi si cercavano così tanto che le mani di entrambi vagavano ovunque, dai capelli al fondoschiena, senza mai smettere di accarezzarsi. Lui cercava di farle raggiungere il culmine del piacere scivolando con le sue calde mani verso il basso e lasciando che fossero anticipate dalla sua saliva. Le ripeteva che non aveva mai visto un corpo più bello del suo e che l'amava. Lei tra i sospiri e il fiato corto ricambiava quelle parole con i sorrisi e i baci sul collo. Lei amava anche graffiarlo, incidere sulla sua pelle il piacere del momento e tenerlo quanto più possibile stretto a sé, quasi per alleviare il dolore. Si cercavano spesso con le labbra e si sussurravano qualcosa tra le urla e i sospiri, quasi per riconsacrare l'amore che provavano l'uno per l'altra. Dopo l'intensità del momento tutto si acquietava: Marco scivolava sul letto al suo fianco, l'abbracciava, la copriva con il lenzuolo e le ricordava quanto l'amasse. Lui giocava spesso con i capelli di Ines, quasi a lasciar dietro di sé qualsiasi momento di tensione, e accarezzava quel corpo che lei raccontava di aver spesso punito.

Restavano fino alle 06.00 di mattina svegli, mentre la luce del cellulare, accompagnata da quella della prima alba, inondava i loro volti stanchi, assonnati, felici. Fin quando uno dei due non si addormentava con il cellulare in mano e il cuore più leggero.