IV

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Si svegliò e appoggiò immediatamente la propria mano sinistra sul petto, sentendosi il cuore.

Esso sembrava scoppiarle nel petto come una granata nemica, era come se si trovasse nel corpo di un'altra ragazza.

Inciampò su qualcosa di poco vivo e cadde bocconi sulla terra già sporca di sangue.


“Non è possibile..”

Stava lentamente cominciando a ricordare tutto, anche se tramite frammentati ricordi improvvisi.


“Quell'uomo.. io ero sul punto di morire.. il dolore..”

«..Sono forse viva?»


Il suo respiro era corto e incerto per l'ansia, il dolore e i "resti" dello stupro erano completamente svaniti, persino il suo corpo era differente da come se lo ricordava.

Iris sentiva di essere cambiata profondamente, le serviva uno specchio.


Ciò che riuscì a constatare era il fatto che fosse diventata più alta mentre il suo punto vita si era leggermente ristretto, aveva i capelli a caschetto e la lingua stranamente biforcuta.

(Si, per capire la cosa della lingua ha fatto una linguaccia incrociando gli occhi)


Un botto improvviso la riscosse da quelle verifiche riguardanti la sua condizione fisica, ancora non si riusciva a spiegare la fonte di quei cambiamenti.


«ma che..»

Provò a girarsi velocemente per guardarsi le spalle, ciò che vide la lasciò incerta e stupita, un'espressione a metà tra il terrore e la curiosità l'avvolse.


Spari e fiamme avvolgevano un paio di edifici vicini a lei, nuvole di smog e fumo tipico degli incendi uscivano da quasi ogni cunicolo e fessura fra gli appartamenti.


Con stupore si accorse che per le strade c'era una curiosa mescolanza di gente completamente diversa sia per l'aspetto fisico che per il modo di camminare e parlare, ipotizzò di essersi reincarnata in un'aliena, ma successivamente scartò l'ipotesi vedendo due creature insultarsi in dialetto..


La cosa che la fece rabbrividire fu il fatto che quegli esseri si ammazzavano a vicenda nella maggioranza dei casi che riuscì ad osservare con chiarezza.


Stranamente il suo udito si era raffinato e la sua vista sembrava avere qualcosa in più che non riusciva a spiegarsi, sapeva che non era solita riuscire a vedere così tanti particolari una volta.. molto spesso non riusciva a distinguere le sagome delle persone da lontano.


Nonostante questa sua evidente mancanza, sua madre e suo padre non si interessarono mai di curare la sua miopia, infatti molte volte di presa in giro per questa sua caratteristica.


Iris scorse con la coda dell'occhio due tizi che si stavano violentando a vicenda, uno era completamente svestito, l'altro sembrava indossare un minimo di intimo.


Non sapeva se rimanere esterrefatta o colpita, nel dubbio sorrise nella loro direzione, nonostante non l'avessero minimamente notata.



Cercò di mettere a fuoco tutte le immagini che vorticavano selvaggiamente nella sua mente, quell'uomo, l'aveva uccisa..


«ma che.. non può essere»


Riuscì solamente dopo qualche secondo a capire che si stava trattando dell'inferno..
Chiese a se stessa come fosse possibile, ma la riscosse un forte grido alle sue spalle.

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