capitolo 13

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Secondi.
Minuti.
Ore.
Giorni.
Settimane.
Mesi.

Ormai non so nemmeno più da quanto tempo sono intrappolata qui.Ogni giorno è sempre uguale,monotono.
Sveglia.
Laboratorio.
Test,tanti test.
Cella.

L'unica cosa che riesce a tenermi viva,lucida,sveglia,sono i ricordi.
Quelli belli,che ti scaldano il cuore.
Mi ricordo che papà non aveva mai cucinato niente fino a che mamma non è morta.La prima volta che ha provato a cucinare qualcosa,è riuscito a mandare a fuoco la padella.Spegnere tutto è stato divertente,abbiamo riso un sacco e alla fine abbiamo ordinato le pizze d'asporto,per poi mangiarle davanti a un film per cui abbiamo pianto entrambi.
Ma stavamo bene,stavamo andando avanti,insieme,come una famiglia.

Con Nat ho sempre avuto un rapporto splendido,mi ha sempre tenuto sotto la sua ala,trattandomi come una figlia e,diciamo,approfittandone dato che la Stanza Rossa le ha tolto la capacità di avere figli,per evitare problemi durante le loro cosidette "missioni".
La prima volta che sono riuscita ad atterrarla durante un allenamento,ricordo che ha fatto un sorriso a 32 denti e mi ha ripetuto per tutto il resto della giornata quanto fosse fiera di me.
Le voglio un bene dell'anima.

Poi ci sono i momenti con gli altri membri della squadra.
Le gare a braccio di ferro con Bucky.
Le gare di inteliggenza con Visione.
Le lezioni di tiro con l'arco insieme a Clint.
Tutte le feste di Tony.
Le battute di Sam.
La timidezza di Bruce.

E poi c'è lei.
Wanda.

I ricordi che ho con lei sono quelli che mi stanno aiutando di più,perchè mi danno una ragione,una motivazione in più per resistere e aspettare,aspettare invano che qualcuno mi porti via.

Ma ormai,più i secondi passano,più le scosse diventano forti,più mi lascio andare,sempre di più.

Oggi è un altro giorno e mentre aspetto che mi vengano a prendere,riesco ad ammirare la meraviglia che è l'universo,attraverso la piccola finestra di cui è dotata la mia cella.
Mi lascia senza parole ogni volta,è bellissimo.
Vorrei vederlo tutto,magari con mio padre.
Ma per adesso mi dovrò accontentare di questa piccola finestra,che ormai è l'unica accesso al mondo fuori che conosco.

"Bene Hope,spero tu sia pronta ad un altro giorno,il mio padrone inizia sempre di più a perdere la pazienza"

Come di consueto entrano le due guardie,mi legano polsi e caviglie e mi portano in quella che io ormai chiamo stanza degli orrori.
Mi sdraio e aspetto,perchè solo questo posso fare,aspettare e poi ricordare,mentre il mio corpo e la mia mente soffrono e mi supplicano di fare finire tutto,di far finire il dolore.

Le scosse iniziano e mentre inizio a sentire il dolore strisciare in tutto il mio corpo,senza pietà,scavo nella mia mente per trovare un ricordo che mi risollevi,che mi dia anche solo un 1% di serenità.

Inizio a ricordare delle lezioni private tra me e Wong e tutte le risate che mi sono fatta mentre lui cercava di rimediare ai miei disastri.
Una volta avevo fatto diventare lo studio di Stephen una foresta e mentre loro cercavano di rimediare al danno io stavo li dietro,che me la ridevo e infondo sapevo che,alla fine, se la ridevano anche loro.
Mi ricordo che era il periodo dove Stephen portava sempre al collo una collana strana,chiamata L'Occhio di Agamotto.
Mi diceva sempre che era compito del sommo stregone proteggerla e mi aveva vietato di toccarla.
Non me ne sono mai interessata a dire il vero,per me,che non sapevo assolutamente nulla in materia,era solo una stupida collana.

Improvvisamente il dolore si ferma.
Cessa all'improvviso.
Riesco a riprendere controllo del mio corpo,del mio respiro e lentamente apro gli occhi.
Thanos è lì,difronte a me,con un piccolo sorriso sul volto,che mi guarda con uno sguardo compiaciuto.

"Complimenti mia cara" dice,con la sua voce rauca,che ormai mi tormenta tutte le notti,durante i miei incubi; "Finalmente hai ceduto,ormai iniziavo a perdere le speranze.Grazie a te sappiamo la localizzazione della prima gemma e possiamo andare a prendere ciò che è mio di diritto"

Io ero li,seduta,confusa,con un dolore lancinante alla testa che non accennava a passare.
Cerco di capire come possa aver localizzato la gemma,essendo che io non ne ho mai vista una e cerco di analizzare il ricordo che avevo scelto per scappare dal dolore.
Improvvisamente collego tutto,una delle gemme è sempre stata a New York,ma io non me ne ero mai accorta.
La collana.

"Tu verrai con noi" Thanos mi guardava con l'aria di chi aveva appena vinto tutto "Sarai il nostro scambio,te per la gemma." Poi si girò verso i suoi. "Preparate tutto il necessario,partiamo appena saremo pronti."

Mi riamanettarono e mi riportano in cella e li iniziai a capire veramente cosa stava succedendo.
Sarei tornata sulla terra,sarei tornata a casa,ma non come volevo io,non serenamente,ma sarei tornata dando molto probabilmente inizio a una guerra dove sarebbero morte persone innocenti, di nuovo.

Capii di aver mandato tutto a puttane.











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Hello,i'm back.
Lo so,son sparita,ma è stato un anno particolare.
Ho fatto la maturità,sono diplomata e ora sono in irlanda per fare una stage di 4 mesi,anche se purtroppo è quasi finito.

Mi è venuta di nuovo l'ispirazione e ho aperto wattpad,senza neanche essermi scritta niente su un foglio,mi sono fatta prendere dall'emozione e spero di aver fatto uscire fuori qualcosa di decente,anyway me lo direte voi.

E nulla,se siete nuovi benvenuti,se siete qui che state aspettando questo aggiornamento da un anno,bentornati.

Bacini♡♡

Fino alla fine. /Wanda Maximoff/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora