Ma questo sembrava importare meno delle altre cose in quel momento, finchè le cose riguardavano solo me e lui riuscivo a mascherare bene la cosa; in effetti se nessuno sapeva nulla della nostra relazione nessuno poteva giudicarla.
Quella mattina però se Dante non si sarebbe presentato, l'intera città avrebbe parlato solo di quello e io non volevo assolutamente questo.
Quindi decisi di rinviare tutto a data da destinarsi, non riuscivo a capacitarmi come l'uomo che credevo essere l'uomo della mia vita poteva lasciarmi da sola in un momento così importante per entrambi.Così passai intere settimane in casa mangiando chili di gelato e riempiendo i fazzoletti delle mie lacrime; non la presi tanto bene e la cosa si era notata abbastanza.
Avevo inoltre deciso che era il momento di andare via dal tetto di casa dei miei genitori, e così in un paio di mesi misi frammenti della mia vita in degli scatoloni portandoli dall'altra parte della città.Trasformai anche me stessa, iniziai a truccarmi più frequentemente e mi tagliai gran parte dei capelli per poi donarli. Fu proprio il giorno in cui feci questo grande passo a ritrovarmi nella mia vita un ragazzo: alto, moro, capelli ricciolini e occhi verdi che mi aiutò non solo a trovare una busta gialla dove poter inserire i miei capelli ma anche la strada verso una nuova vita e una nuova felicità.
Mi confessò quasi da subito di star cercando un qualcuno che potesse aiutarlo nelle faccende del negozio, mi spiegò di cosa aveva bisogno e accettai la proposta provandomi a mettere in gioco. Prima di quel momento non avevo mai avuto un lavoro serio, mi ero occupata qualche mese di aiutare mio zio con lo smistamento dei rifiuti; poi altri due anni li avevo passati in una pasticceria vicino casa sempre di proprietà della mia famiglia per cui non avevo mai avuto un vero e proprio stipendio.
Vivevo di ciò che guadagnavo alla giornata, alcune volte mi ritrovavo in tasca anche più di cento euro, altre invece ero costretta a contare i centesimi rimasti nella taschina del mio giubbotto per capire se effettivamente potevo permettermi di comprare anche solo un pezzo di pane.
«sei incinta tra l'altro vedo» mi disse a fine conversazione
«si, sono appena entrata al quarto mese, quindi è ancora abbastanza presto» risposi.
La pancia in effetti si era fatta abbastanza evidente, non era ancora tanto grossa da non poterla coprire con vestiti larghi ma se guardavi bene la notavi abbastanza. I miei ancora non ne sapevano niente, da quando ero andata via passavo davvero poco tempo con loro e quel poco tempo non bastava assolutamente per mostrare quel cambiamento in me.Avevo timore a dirlo, sapevo che la cosa si sarebbe fatta avanti con almeno un paio di lamentele da parte di entrambi; ci tenevano che io vivessi una gravidanza nella maniera più tradizionale possibile. Anzi, mia mamma durante gli anni di relazione con Dante mi scongiurava addirittura di trovare una donna; davvero assurdo pensandoci dato che era più che contraria alla cosa.
La mentalità dei miei genitori non era affatto una cosa che invidiavo parecchio, non riuscivano quasi mai ad accettare valori e credenze diverse dalle loro. Proprio per questo in casa si creavano spesso situazioni di litigio, io proprio non riuscivo a non tirare fuori le mie idee.
«Domani stesso puoi iniziare»
«Grazie»
«Comunque non mi sono presentato, piacere Freddy»
«Britany»IL GIORNO SEGUENTE
Iniziai la giornata con una doccia, l'acqua calda che scivolava sul mio corpo mi faceva isolare completamente da tutto e tutti. In sottofondo "As it was" di Harry Styles, la musica mi trasportava in un mondo completamente distante da quello che vivevo. Chiusi gli occhi per oscurare la visione del vapore attaccato al pannello di vetro della doccia che si condensava in tante piccole gocce e successivamente dopo aver finito tornai in camera con solo l'asciugamano addosso per scegliere i vestiti.Doveva essere qualcosa di semplice ma allo stesso tempo che non risultasse troppo trasandato. Indossai nel mentre l'intimo, guardai poi la mia figura allo specchio ; non ero solita a guardare il mio riflesso ma quella mattina mi vedevo diversa.
Decisi poi di tornare vicino al mio armadio, optai per un semplice pantalone nero e una felpa con su un immagine: il simbolo dei Pink Floyd per la precisione.
Un gruppo rock britannico degli anni 60'.
Indossai poi un paio di Nike bianche ma non legai i miei capelli in una coda quella mattina come tutte le altre volte, erano troppo corti per poterlo fare.
Presi la borsa e misi dentro le chiavi, dopo essermi accertata di aver preso tutto e di aver chiuso bene la porta di casa iniziai la mia camminata.
Erano le 06:49, la cartolibreria non si trovava molto distante dalla mia abitazione ma comunque la paura di fare tardi non mi dava tregua e quindi decisi comunque di avviarmi al quanto prima.
Era situata in un punto strategico della città, non troppo lontana dal centro.
Proprio dinanzi si trovava una scuola elementare, infatti, quella mattina vidi per la prima volta tutti i bambini con i loro genitori attendere il suono della campanella.
Sorrisi, sorrisi tanto.
Ricordai con piacere i miei anni delle elementari, non avevo avuto grande fortuna con le amicizie ma avevo grande affinità con i libri. Adoravo studiare, era un grande pregio per me. La maestra diceva sempre che mi sarei trovata bene in futuro, che sarei diventata una donna in carriera ma all'età di 25 anni non avevo ancora visto nulla di tutto ciò.«Hey buongiorno, dormito bene questa notte?» una voce spezzò i miei pensieri. Era Freddy, arrivato sul posto proprio poco dopo di me.
«Credo di aver dormito poco ma comunque di aver dormito abbastanza per essere carica in questa giornata»
«Così ti voglio» mi incoraggiò lui nel mentre aprì la porta.Lo seguì, passai la mattina a seguire le sue indicazioni. Aggiustai la pila di libri mettendoli nei vari scaffali in ordine di grandezza e colore. Iniziai da quelli con la copertina gialla, poi andai con quelli blu e così facendo continuai per un po' di ore.
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I'm so fucking tired
RomansAvete mai avuto paura di innamoravi per paura di farvi male? Britany no. Era stata abbandonata poco prima della celebrazione del suo matrimonio, ero rimasta incinta dello stesso uomo e nel giro di pochi mesi era stata costretta a cambiare vita per r...