Un passo dall'addio

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Continuammo a parlare per un po, lui era ancora a scuola.
Ormai era ora di pranzo, posai il cellulare e subito dopo arrivò il pranzo. Pastina. Mi aspettavo di più, essendo un ospedale molto conosciuto a Londra. Iniziai a mangiare, era anche senza sale, disgustosa.
Ne mangiai giusto un po, poi lasciai li sul tavolino e mi stesi sul letto. Ripresi il cellulare, ecco un suo messaggio: "dopo pranzo vengo subitissimo da te!"disse, "ti aspetto"risposi.
Marco mi guardava più volte, "Come mai così contenta?"disse, "ehm..nulla!"dissi, era un po difficile da spiegare la situazione, non avrei potuto immaginare come si sarebbe comportato al momento che Daniel fosse entrato nella stanza. I due si sarebbero guardati con occhi storti, come i tipici sguardi del Far West. Quei cespugli secchi sarebberò iniziati a rotolare in quel silenzio che si concentrava fra i due, poi avrebbero iniziato a sparare all'impazzata!
Era troppo divertente immaginare queste cose, ma troppo banali per essere nella realtà.
Mi ero incantata troppo nel vuoto ad immaginare queste cose, e poi all'improvviso si aprì la porta. Era lui, il mio cuore iniziò a battere sempre più veloce.
"Emily!"urlò Daniel correndo da me che mi abbracciò e mi riempì di baci su tutto il viso.
Marco si alzò con l'aiuto delle stampelle, e uscì fuori, io rimasi turbata, ma in fondo era meglio così.
"Stamattina non ho potuto aspettarti perché prima che suonava la campanella la preside ci ha fatti entrare dentro"disse Daniel, "Io sono arrivata giusto quando è suonata la campanella, e poi è successo il manicomio!"dissi, "Riesci a ricordare per lo meno chi erano?"disse, "No..non sono riuscita a vederli in faccia se no gliele avrei detta qualcuna, erano un gruppo di ragazzi, abbastanza grossi di spalle!"dissi, "Se li avevi visti gli avrei dato una lezione!"disse, io sorrisi.
Mi prese il viso fra le sue mani e iniziò a baciarmi. Quelle sue labbra carnose cavolo!! Erano qualcosa di sensazionale!
Ecco che per completare il tutto entrò mamma. "Emily!"urlò mamma sorpresa, "ehm mamma...lui è..il mio fidanzato"dissi, poi strinsi i denti e incrociai le dita sperando non dicesse nulla. Daniel si era fatto rosso come un peperone, non riusciva a guardare mia mamma dalla vergogna.

*

"Fallo uscire!"disse mamma, "No signora faccio da solo.."e con la testa abbassata Daniel uscì dalla stanza. Non avrei mai pensato che mamma avesse reagito così avrebbe dovuto capirmi. Ci rimasi una merda.
Lei si sedette sul letto accanto a me, entrambe non dicevamo nulla. "Mamma vado un attimo in bagno"dissi, "Ti accompagno?"disse, "No faccio da sola"dissi. Da li non sarei tornata più nella stanza, avevo un piano in mente, sarei uscita dalla stanza con la scusa del bagno, ma in realtà sarei corsa da Daniel, nonostante i dolori al braccio. Mamma mi aiutò solo ad alzarmi, poi uscii tranquillamente. Mi diressi immediatamente verso l'uscita stando attenta che nessuno mi vedesse. Appena arrivata all'ingresso dell'ospedale misi una mano vicino al braccio in modo da mantenerlo, e iniziai a correre verso il parco dove dopo un paio di metri abitava Daniel. Lo vidi da lontano e iniziai ad urlare "Daniel!!", lui si girò di botto e mi corse incontro. "Noi non possiamo stare insieme..."disse, "Ma che stai dicendo, solo perché mia mamma ha detto così non vuol dire che non possiamo stare insieme, gli passerà.."dissi, "Non puoi capire come ci sto..una merda.."disse, "Anche io, ma non puoi lasciar andare tutto solo per questo..."dissi mentre i miei occhi iniziarono a riempirsi di lacrime. Mi abbracciò ed entrambi iniziammo a piangere. "Sono capace di scappare con te pur di stare insieme"dissi, "No Emily, non puoi, poi con il tuo braccio.."disse, "Mi curo e scappiamo"dissi, "No...". Si girò con la testa abbassata e se ne andò. Io caddi in ginocchio, e iniziai a piangere senza fine. Lui continuava a camminare senza nemmeno girarsi, non potevo pensare che avrebbe dimenticato tutto per una sciocchezza.
"Emily! Che ci fai qui fuori! Ti sto cercando da mezz'ora!"disse mamma, mi alzai e corsi fra le sue braccia piangendo.

*

"Emily che succeso?!"disse mamma spaventata, alzò la testa e vide Daniel allontanarsi e capì perché piangevo. Mi prese in braccio come una bambina piccola, e mi portò dentro. Arrivati in stanza mi stese sul letto e con le sue dita mi asciugò le lacrime. Gli spiegai tutto e lei mi consigliò si chiamarlo. "Ora ti lascio sola"disse mamma, e uscì dalla stanza. Presi il telefono sul comodino e cercai il numero di Daniel nella rubrica. Ci pensai parecchio su prima di cliccare il pulsante 'chiama'. Chiusi gli occhi e cliccai. Avevo il cuore che mi batteva all'impazzata. Con gli occhi chiusi portai il telefono all'orecchio.
Suonò per parecchio tempo ma non rispose, così staccai, ero sicura che avrebbe preso il telefono, avrebbe visto che ero io, e lasciato suonare.
Iniziai a piangere di nuovo, ci stavo davvero male, nemmeno quando mi lasciò Mario stetti così male.
A proposito di Mario! Mina! Non la sentivo da parecchio! Magari lei mi avrebbe distratto da questo casino.
La contattai su whatsapp. Mentre aspettavo che rispondesse, aprii la chat di Daniel, era online. Senza pensarci su, gli scrissi "Hei". Lui dopo un po lo lesse, ma non rispose. Non riuscivo a starmene così senza risposta, e allora gli scrissi altro: "Non puoi capire come sto..l'unica persona che ho iniziato ad amare da un momento all'altro in un modo pazzesco..mi lasci così, per una sciocchezza...cinque minuti prima ci baciavamo come se stessimo insieme da anni, e dopo un po mi lasci perché ti ha sgridato mamma...non hai cuore". Con tutte le forze scrissi questo, in fondo se lo meritava questo messaggio.
Lo lesse. La paura di una risposta, la paura di un abbandono saliva sempre più. In fondo era impossibile finirla così.
"Scusa..."rispose.
'Scusa?! Prima mi fai morire, e ora mi vuoi far resuscitare?' pensai nella testa.
"So di aver sbagliato, ma stavo una merda in quel momento, e non sono riuscito a controllarmi..."continuò dicendo "Pace?♥".
Era naturale dire si, io lo amavo nonostante il dolore che mi aveva provocato.

*

Facemmo pace. Ora stavo un po meglio, ma avevo ancora qualcosa nello stomaco che mi stringeva.
In quel momento entrò Marco. Mi asciugai subito gli occhi. "Cos'hai??"disse Marco, "No nulla, è tutto ok" dissi, "Con me puoi parlare se vuoi.." disse, "Nono, non preoccuparti" dissi. Si andò a sedere, mentre mi guardava ancora per capire cosa mi era successo.
Dopo un po mi girai e vidi che mi guardava..
"Dai vieni qua..devo sfogare un po.."dissi, e con l'aiuto delle stampelle venne da me. Mentre si sedeva gli chiesi "Conosci Daniel?"dissi, "Si, già prima che iniziasse le superiori lo incontravo spesso al parco con gli amici..cioè incivili.."disse, "In che senso?spiega.."intervenni subito, "Una volta ero al parco con la mia ragazza, e loro erano li davanti a noi a giocare a pallone..ci presero a pallonate, Daniel era quello che comandava gli altri..ed è per questo che ti salutai, per fargli bruciare il culo!"disse. Rimasi senza parole. Daniel?! Si sarebbe mai potuto comportare così?!
"Non credo sia un ragazzo serio, se no non ti avrebbe fatto stare così.."disse, io ci pensai un po su, in fondo non gli avevo parlato di ciò che era successo.. "Ma come fai a sapere che ho pianto per lui?"dissi sorridendo, "Beh..in fondo per cosa potevi piangere?!"disse. Beh si, aveva ragione, e poi non sono il tipo che piange facilmente, ci vuole qualcosa di davvero pesante per farmi piangere, e questo lo era.
Mi accarezzò la guancia e mi diede un bacio sulla fronte, mi venne un brivido.
Mi alzai di scatto, "Scusa vado un attimo in bagno.."dissi e velocemente andai.
Arrivata li chiusi la porta e mi ci appoggiai vicino. Mi sentivo male. Avvertivo un forte dolore sotto la pancia, non sapevo darmi spiegazione di tutto ciò, non mi era mai successo.
Il dolore aumentava sempre più, e non riuscivo a resistere. Poggiai la mano sulla parte dolorosa cercando di farmelo passare ma nulla.
Il dolore era talmente forte che svenni...

Spero che vi piaccia^^
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