2 - Paure e sensi di colpa.

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Buona lettura! <3

«Per una volta soltanto, non è che potresti smettere di essere cosi pesante?»

Glielo chiedo per la trentesima volta, ormai esausta dalle sue raccomandazioni, della sua voce che non fa altro che ronzarmi nelle orecchie, delle sue continue lamentele che non fanno altro che tenermi compagnia per tutto il giorno. Ma Tony, purtroppo, per quanto possa essere mio fratello, per quanto possa volermi bene e voglia proteggermi da tutti i mali del mondo... è fatto cosi.

É un brontolone nato.  Anzi no, é un rompipalle di prima categoria che pur di non permettere a qualcuno di torcermi anche solo un capello mi ha tenuta reclusa in casa per anni.

Non potevo uscire nemmeno a prendere qualcosa con lui, anche se il mondo intero era a conoscenza della mia esistenza e poteva accadermi la qualsiasi cosa. Non mi era permesso di mettere un piede fuori neppure per andare a scuola affinchè avesse la possibilità di tenermi d'occhio cosi da assicurarsi che non mi cacciassi nei guai.

Okay, sono sempre stata una bambina piuttosto vivace, che da piccola non stava mai un attimo ferma e si faceva male di continuo, ma lui...

Mio fratello é stato un tantino esagerato nei miei confronti.

Anche se l'ha semplicemente fatto perchè lavora a stretto contatto con delle armi pericolose acquistate da uomini che potrebbero essere altrettanto pericolosi e che, in teoria, se volessero potrebbero anche farmi del male pur di ferire lui.

No, okay, è Tony che è esagerato e basta.

Proprio per questo motivo mi ci è voluto più di un anno prima che riuscissi a convincerlo del tutto. Più di un anno ed una fuga in piena notte che mi è quasi costata la libertà, dato che quando mi ha riportata a casa per poco non mi metteva in punizione a vita.

L'ha fatto, si, ma -alla fine- sono riuscita ad estorcergli solo due settimane. Settimane in cui non ho fatto altro che rompergli le palle ogni giorno, ogni secondo in cui era a casa -cosa che ho anche fatto durante l'ultimo anno-, pur di farmi iscrivere a scuola e conoscere altra gente della mia età e non fare lezioni private con quel giovincello del mio professore privato.

Era simpatico, per carità, spiegava anche bene e sa fare il suo lavoro. Questo è certo ed io non lo nego nemmeno. Ma diciamola la verità, quell'uomo è prossimo alla pensione ed io non voglio di certo passare il resto della mia vita chiusa in una stanza a continuare ad annoiarmi solo perchè mio fratello ha la mania di volermi vedere al sicuro.

Lo apprezzo che si preoccupi per me, è una cosa carina da parte sua, ma ho tredici anni e devo cominciare a farmi una vita. Devo e voglio conoscere altre persone oltre a quelle che costituiscono la mia famiglia -praticamente solo mio fratello-, creare dei ricordi e chissà, magari fare anche qualche esperienza che mi permetta di crescere per bene. Quindi...

Come posso fare tutte queste cose se per causa sua rimango tutto il giorno chiusa nella mia stanza?

Per fortuna, il destino ha voluto che riuscissi a farcela, una volta per tutte. Anche se credo di avercela fatta solo perchè non ne poteva più di sentirmi piagnucolare e ha accettato pur di vedermi sorridere. Ma... come suo solito, non è ancora convinto della cosa e da giorni, ormai, non fa altro che farmi delle raccomandazioni.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐲𝐨𝐮 || 𝐒𝐭𝐞𝐯𝐞 𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora