3 - Nick Fury.

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Buona lettura! <3

«Mi sarei aspettato di tutto da te. Di tutto! Ma non che venissi a chiedermi questo.»

Tony continua a sbraitarmi contro da almeno una decina di minuti, è completamente uscito fuori di senno da quando gli ho detto che voglio entrare a far parte della squadra. Forse da un lato lo capisco anche, dopotutto non fa altro che tenermi al sicuro, proteggermi, da quando sono nata -o almeno era sicuro di farlo fino a quando, un paio d'anni fa, ho cominciato a salvare la città sotto un'identità segreta senza che lui ne sapesse qualcosa- solo perché è buon fratello e mi vuole bene.

Dall'altro lato, però, il mio unico desiderio, da quando ha scoperto tutto, è quello di poterlo aiutare nel suo lavoro. Di fondo la squadra la conosco già. Ho avuto modo di parlare con alcuni di loro in diverse occasioni, da quando, ogni tanto, vengo a trovare Tony alla base. Ho avuto anche -una volta ogni tanto- l'occasione di allenarmi con Natasha ed il capitano Rogers che mi ha insegnato molte più cose di quante ne sapessi già.

Per quanto sia stata poco tempo insieme a loro, mi ci trovo bene. Mi hanno sempre trattata nel migliore dei modi e rispettata e so che non lo fanno solo perché sono a conoscenza della mia stretta parentela con Tony.

E questo é anche uno dei motivi per cui voglio entrare negli Avengers, oltre a voler aiutare Tony come si deve, stargli vicino e vederlo più tempo possibile, dato che passa giorni interi fuori casa e ogni volta che va in missione non ho sue notizie per ore e sto sempre in ansia e preoccupata per il semplice fatto che possa accadergli qualcosa.

So a cosa va incontro ogni santo giorno, conosco i rischi che corre ogni qual volta che va in missione, ne sono consapevole perchè ho quasi rischiato di rimetterci anche io la pelle durante l'ultimo attacco avvenuto qualche tempo fa. Quando, andando contro gli ordini di Tony, sono uscita ugualmente, indossando la mia tuta, pur di dare una mano a lui ed al resto della squadra mentre Loki, e tutti i Chitauri che si era portato dietro, si divertiva a giocare in città uccidendo piu' di ottanta persone nel giro di quarantotto ore.

Ci ho quasi rimesso la pelle si, ho rischiato la mia vita venendo ferita gravemente, ma sono comunque riuscita a superarla quel giorno, venendo ringraziata da tutti i membri della squadra per l'aiuto che gli ho dato, mentre Tony si è, come suo solito, divertito a farmi una delle sue solite ramanzine solo perchè, secondo lui, non gli do mai ascolto.

Sarà anche vero che ho la testa dura come i muli, ma non potevo di certo permettere che quella volta fosse solamente lui a mettere in pericolo la sua vita. Non quando anche io avevo la possibilità di farlo. Non quando ne avevamo già discusso precedentemente, dove gli ho anche detto che quello di aiutare gli altri è sempre stato il mio piu' grande sogno e che lui dovesse accettarlo.

Ad ogni costo.

Tony, pero', non sembra averlo fatto. Nè allora, tanto meno adesso, cercando -in ogni modo possibile- di impedirmelo, e questa cosa mi manda in bestia.

Dice sempre che farebbe di tutto pur di vedermi felice, serena e tranquilla. Che farebbe di tutto pur di vedermi sempre con il sorriso stampato sul volto, ma -alla fine- dimostra sempre il contrario.

Ma io non mi arrendo cosi facilmente, continuerò a cercare di convincerlo fin quando non ci sarò riuscita. Mi farò dare una mano dai ragazzi se dovesse servire. Tanto so già a chi rivolgermi perchè qualcuno, l'altro giorno, quando gli ho confidato il motivo per cui avessi litigato con Tony, si è già imposto di aiutarmi se ne avessi avuto bisogno e che mi basterebbe pronunciare solo il suo nome pur di farglielo capire.

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐲𝐨𝐮 || 𝐒𝐭𝐞𝐯𝐞 𝐑𝐨𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora