Ruben non si era mai innamorato veramente di qualcuno, e anche quando lo aveva fatto aveva etichettato la questione come "pura attrazione fisica". Una relazione non era nei suoi piani per il momento e, considerato il suo carattere, probabilmente non lo sarebbe mai stata. Era un tipo ligio al lavoro, al quale dedicava anima e corpo, quindi come avrebbe mai potuto mantenere una persona al suo fianco se non disponeva del tempo per darle un minimo di attenzioni? Avendo compreso che la sua vita amorosa era soltanto un'utopica visione, ormai Ruben si limitava semplicemente a osservare chi suscitava il suo interesse da lontano, ed era assai difficile che si spingesse al punto di rivolgergli la parola.
A dirla tutta però, in situazioni normali non parlava proprio con nessuno perché era convinto a priori che non sarebbe riuscito a mantenere vivo nessun tipo di rapporto.
Un anno di università era passato, e Ruben non aveva fatto amicizia con nessuno, così come nessuno si era mai avvicinato più di tanto a lui, forse perché era sempre seduto nelle prime file come un secchione o perché rispondeva nel modo più sintetico possibile senza infondere alle sue parole un minimo di partecipazione; o forse era anche perché aveva sempre un'aria poco raccomandabile, data dai capelli aggrovigliati e dagli abiti scuri di taglie più grosse, dall'aspetto grunge. La sua espressione sempre corrucciata e seria non era un punto a suo favore in una ipotetica scala di "approcciabilità".
L'unica che si avvicinava a lui era Irina, la ragazza più gentile e carina di tutto il corso: bionda, atletica e con un sorriso da fotomodella. All'inizio si erano limitati a saluti di cortesia, poi Irina gli aveva chiesto degli appunti di biochimica e avevano cominciato a parlare sempre di più. Ruben aveva scoperto che era davvero una persona magnifica sia per la sua gentilezza sia per la sua intelligenza. Spesso si erano scambiati le note delle lezioni tramite cellulare e si erano persi a discutere dei vari corsi della facoltà di Farmacia che entrambi frequentavano oppure delle nuove scoperte in ambito farmaceutico. Ruben non sapeva ancora se definirla sua "amica" dato che le stava nascondendo una grossa parte della propria vita, ma di sicuro gli faceva piacere frequentarla.
Da quando la accompagnava a lezione anche il suo ragazzo, che se Ruben non ricordava male si chiamava Federico, quest'ultimo aveva preso l'abitudine di salutarlo. Era un ragazzone ben piazzato dai corti capelli neri; non era esattamente brillante in modo accademico, ma era bravo nel suo mestiere di meccanico, perché in fatto di motori e auto ne sapeva una più del diavolo. Il ragazzone aveva spesso proposto a Ruben di passare all'officina in cui lavorava, se mai avesse avuto bisogno di far revisionare la sua auto.
Tirando le somme, Irina e Federico erano gli unici a parlare con lui. Per il resto, Ruben era invisibile tra gli umani e, in realtà, la cosa non gli dispiaceva poi più di tanto.
Doveva fingere già abbastanza nella sua vita extra scolastica, compreso durante il suo dannato lavoro part time, figurarsi se voleva farlo anche con dei possibili amici. Si sentiva già in colpa a omettere grosse porzioni della sua identità a Irina e Federico, che sembravano genuinamente interessati a lui. Comunque, anche se non avesse avuto questo scoglio a bloccarlo, Ruben non aveva voglia e pazienza di mostrarsi interessato alle vite altrui quando aveva già abbastanza problemi con la propria. Troppi pensieri scandivano la sua giornata, e non voleva aggiungerne altri che gli avrebbero soltanto fatto perdere tempo.
Con queste convinzioni, Ruben era certo che quel secondo anno di università sarebbe stato identico agli altri.
Come ogni giorno dell'annata universitaria precedente, Ruben arrivò in aula almeno mezz'ora prima della lezione, si sedette nelle prime file e rimase lì ad aspettare in silenzio, godendosi il brusio che risuonava nell'aula semideserta. Gli piaceva stare seduto nei primi posti perché riusciva a seguire la lezione senza distrazioni, vista l'assenza del chiacchiericcio tipico delle ultime file; o perlomeno così era stato per tutto l'anno precedente. Adesso, a quanto pareva, gli studenti chiacchieroni si erano spinti più avanti, e Ruben li sentiva parlare del più e del meno.
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Il mezzosangue - vol 1 Saga Dying to live - ESTRATTO
FantasyUn piccolo estratto del mio romanzo uscito con PAV Edizioni! Se vi convince potete acquistarlo sul sito della PAV Edizioni o su Amazon! . Trama: Ruben non si era mai innamorato di nessuno o perlomeno mai seriamente... questo fino a che non aveva con...