La partenza

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Cuffiette sul comodino, valigia nel bagagliaio, telefono in mano . Okay Sono pronta per partire. Per Arezzo ci vogliono circa 6 ore con la macchina , ma presto arriverò dalle mie cugine Marianna e Francesca, le quali mi aspettano dall'inizio dell'estate per trascorrere un mese nella loro villa. Papà era già in macchina, mentre mia madre non poteva permettersi di venire con noi a causa del lavoro. Mio padre, ovviamente , aveva con sé il suo cd di Vasco Rossi , che non dimenticava mai, anche per i tragitti più brevi. Ma a me non piaceva tanto, perciò musica al massimo nelle orecchie, con "impossible" di Lorenzo Fragola. Con quel pezzo
mi bastò poco che il sonno prese il sopravvento.
Ma fui interrotta da un guasto alla macchina,che mi fece sobbalzare. Scendemmo dalla macchina per controllare il motore,ma mio padre se ne intendeva di queste cose e subito riuscì ad aggiustarlo. Il viaggio durò altre 4 ore,ma finalmente eravamo davanti alla villa,alla loro gigantesca villa. Subito si notava il mega giardino che faceva da sfondo all'abitazione,nella quale vi erano tre piani. E mentre mi ero persa a sognare quella bellezza,mi ritrovai due persone fra le mie braccia con un sorriso stampato in viso,erano Marianna e Francesca, a quanto pare felici di vedermi. In coro urlarono:Ginny! Ed io ricambiai il saluto. Ci avviammo verso la villa, e quando stavamo per aprire la porta notai che Marianna si era persa con lo sguardo,mi allungai e notai che stava fissando un ragazzo, un bel ragazzo, con degli occhi azzurri, i quali sarei rimasta a guardarli per tutto il tempo,e un fisico proprio niente male. Le diedi un colpetto sulla spalla per farla riprendere e lei si girò e mi sorrise e io ricambiai con una risatina ironica. Entrammo, posai la valigia e uscimmo per passeggiare. A quanto pare anche Francesca era attratta da qualcuno,qualcuno di altrettanto bello. Incuriosita iniziai a parlare: beh, allora mi sono persa qualcosa evidentemente! Ma piuttosto raccontatemi di loro,come si chiamano?. Un silenzio sovrastò la scena...ero sbalordita. Io:cosa?! Non conoscete neppure i loro nomi, però a quanto pare dai vostri occhi vedo che ne siete innamorate perse! Eh qui vi ci vuole un po' d'aiuto. Marianna: vorresti scoprire il suo nome? Impossibile ci ho già provato per tre mesi! Io:non preoccuparti. Così mi avviai verso la casa dei vicini e lui che per ora chiamavo Y era lì a tagliare le piante, mentre X l'altro ragazzo correva per il vialetto. Mi avvicinai ad Y. Io:heyla piacere di conoscerti mi chiamo Ginny e tu?.
Ovviamente Marianna e Francesca si catapultarono da me. Y: mi chiamo....
Il rumore della voce di mio padre non mi fece capire il suo nome, ma fummo costrette ad andare via per la cena.

Lorenzo Fragola||1995|| love♥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora