#3 Herpes labiali e uscite fiscali

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Ero distesa sul letto con il mio nuovo ereader tra le mani. Pregai che le divinità dei libri cartacei non mi ripudiassero per quel mezzo tradimento, ma leggere sdraiata senza dover girare le pagine era di una comodità imbarazzante.

Non mi ero accorta che Norvy, silenzioso come... come un gatto, in effetti, si era sdraiato in mezzo ai miei piedi e si era messo a fissarmi più intensamente del solito. Lo notai solo quando, di punto in bianco, lo sentii esclamare: "Oggi sei più brutta del solito!"

"Grazie tante!" replicai sobbalzando. "Mi fa piacere sapere che mi trovi brutta!"

"Lo sai che non c'è niente di personale, tutti gli umani sono brutti! Tuttavia, ho letto da qualche parte che gli elefanti vi trovano graziosi, più o meno come voi trovate graziosi noi gatti. Insomma, che hai oggi? Perchè sei così brutta? E cos'è quel mucchio di croste che hai sul labbro?"

"Mi è venuto un herpes, ecco cosa. E non ne avevo mai avuti di così grossi e brutti!"

Cercai di bere alla bottiglia, ma avevo il labbro superiore talmente gonfio che quasi non ci riuscii. Il giorno prima mi ero illusa che fosse solo un brufoletto con troppa fiducia in se stesso, ma il responso del risveglio era stato fin troppo chiaro.

"Eh sì, lo vedo!" rise Norvy, lisciando il pelo della fronte con la zampa. "Mi ricordi una delle tue bambole coi lineamenti del viso tutti sproporzionati. Insomma, come l'hai preso?"

"Boh... stress, suppongo. Difese immunitarie abbassate, mancanza di riposo, carenza di sonno, caldo eccessivo... tutto e niente insomma."

"E come si cura?"

"Creme inutili e attesa, ecco come. Essendo un virus, devo solo aspettare che guarisca."

"Giusto. E nel frattempo?"

"Nel frattempo mi devo riposare un po'. Volevo uscire, vedere delle persone, andare al mare... quella roba lì."

"Invece cosa devi fare? Rimanere qui e magari portarti avanti col lavoro? Lo stesso lavoro che di solito ti impedisce di uscire e vedere le persone?"

"Eh sì, proprio quello..."

"Quindi dopo essere guarita potresti essere un po' più libera, giusto?"

"Beh... in effetti sì, potrei esserlo. Se sfrutto bene questi giorni..."

"E allora tutto risolto, no? Investi un po' di tempo adesso per ritrovarti meglio dopo! Non è per questo che voi umani soffrite per anni sui banchi di scuola? Per poi trovarvi un lavoro e soffrire anche su quello? Volevo dire, per trovare un bel lavoro che vi piaccia e vi ricompensi dei sacrifici svolti?"

"In realtà potrei uscire lo stesso, sai? Solo che non mi godrei niente, starei sempre lì a pensare all'herpes e al fastidio che mi da..."

Norvy sospirò pesantemente e si lasciò cadere sul letto, arruffandosi il pelo della schiena e della pancia.

"Lo so, lo so... voi umani sapete solo concentrarvi sull'unica cosa che non va, anche quando il "problema" non andrebbe nemmeno considerato tale!"

Scossi la testa, infastidita dalle sue parole.

"Anzi, a dirla tutta..." continuai, "Oggi sono uscita per pagare le tasse! Sono stata in fila mezz'ora, sudata fradicia, e quando finalmente ho finito si è messo a piovere! Ho fatto appena in tempo a chiudermi la porta di casa alle spalle prima che si scatenasse il temporale. Che sfortuna, eh?"

"Non saprei; l'ombrello ce l'avevi?"

"Sì."

"E ti sei bagnata?"

"Non molto."

"E sei riuscita a evitarti il temporale?"

"Beh, sì, però..."

"E ti sei potuta cambiare i vestiti sudati?"

"Sì, li ho tolti e mi sono lavata, e..."

"E hai pagato le tasse, giusto? Vuol dire che quei soldi potrebbero essere usati per qualcosa di utile, come comprare dei vaccini oppure dei libri scolastici. Sei proprio sicura di aver avuto sfortuna?"

Sbuffai.

"Con te non c'è proprio verso di spuntarla, eh?"

"No, e lo sai benissimo. Sei tu che mi ha disegnato così. Adesso pensa solo a rilassarti, le cose belle che hai rimandato le potrai recuperare con gli interessi quando starai meglio. E in pochi giorni tornerai... bella come prima! O almeno meno brutta..."

Norvy mi solleticò la mano destra con la coda e poi sparì tra le pieghe del lenzuolo, che magicamente tornò liscio e ordinato come se nessun gatto macroscopico ci avesse soggiornato sopra.

LA SAGGEZZA DI NORVY - I consigli di un gatto per la sua umanaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora