The begging of the end

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Aver rivisto la sua famiglia dopo tanto tempo lo aveva finalmente reso felice, ma il pensiero di Harry non lo lasciava mai. A volte aveva anche sognato di lui, ma tutti sappiamo che i sogni non sono la realtà ma gli specchi dei nostri sogni.
La metro quella mattina era affollata piu del solito, era in ritardo per il lavoro e tutti quei turisti sicuramente non gioivano alla sua amata puntualità.
Era passato un anno e mezzo dalla sua scarcerazione e da quando le accuse erano cadute avendo trovato i veri assassini e tutto grazie al super detective Harry Styles! Gli doveva molto, anzi forse gli doveva la propria vita. In un anno e mezzo si era trovato un lavoro in un magazzino di dischi vinili, veniva pagato bene, faceva visita alla sua famiglia regolamente ed era felice, ma sapeva che il detective gli mancava, in quel'arco di tempo aveva provato a cercare Harry.
Lo aveva cercato a casa sua, ma sembrava che li non ci abitasse piu nessuno, lo aveva cercato al posto di comando della polizia, ma Liam gli aveva detto che  non lavorava piu per loro ma si era messo in proprio, aveva provato a cercarlo nel suo studio ma la sua segretaria sembrava non volergli dire niente.
Si era arreso dopo 6 mesi di ricerca e senza risultati, aveva accettato il fatto che Harry non voleva essere trovato e aveva continuato la sua vita.
La metro era arrivata alla sua fermata e dando qualche gomitata a turisti con le cartine della metro sotto gli occhi, era uscito dal vagone e prese la sua uscita. Il negozio di dischi era giusto accanto a un caffè che era ormai diventato il suo punto d'incontro con Niall, il suo capo, e dopo aver preso una brioche e un capuccino insieme si avviarono verso il lavoro.

Erano le 12.30 e tra mezz'ora avrebbe avuto la sua amata pausa pranzo da Mc Donald's.
Mentre gia pregustava il suo menu Best Of Big Mac, un cliente entrò facendo suonare il campanello che era posto sulla porta, non alzò gli occhi perché sapeva che Niall sarebbe arrivato a momenti per consigliare il suo nuovo cliente, ma a quanto pare il cliente aveva gia trovato il suo disco da colezione e ora Louis si ritrovava con un disco dei Ramones sotto gli occhi.
-Quanto le devo? Quella voce... Louis era sicuro di conoscerla e alzando gli occhi sul proprietario di essa si rese conto che gli occhi verdi, i ricci sempre fuoro posto e ora lunghi e raccolti in una crocchia sulla testa, appartenevano a solo una persona in sua conoscenza e senza dubbio quel sorriso largo che metteva in risalto quelle fossete di cui sognava ancora la notte erano di Harry.
-Harry... si ritrovò a sussurrare il suo nome e senza pensare alle conseguenze saltò sul bancone che li separava e lo abbracciò.
Harry lo strinse forte e non si lasciarono per almeno 10 minuti, ma la presenza di Niall dettata da un falso colpo di tosse li fece separare.
-Vieni con me a pranzo? Louis non rispose nemmeno e prendendolo per mano lo portò al Mc.

Tre anni dopo

Non era cambiata molto la sua vita da tre anni a questa parte.
Ora era felice con  la persona che amava, un cane che domandava sempre coccole, un figlio smante di musica e calcio come loro e la fede al dito che brillava sotto i raggi di quel mattino.
Abbracciò suo marito

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