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Una ragazza di nome Y/n, lei? Ah.. lei non era proprio.. quel genere di ragazza.

Era nata in una brutta epoca in cui regnava povertà, arroganza e spirito di sopravvivenza.
E' sempre stata una persona gentile, indossava solo i vestiti dei suoi fratelli maggiori, Mark e David, in modo tale che i suoi risparmiassero per poter comprare loro del pane.

Nonostante ciò lei non si era mai lamentata della sua vita, o almeno fino ai 14 anni.
Aveva finito la scuola media e voleva passare alle superiori, il suo sogno era quello di viaggiare per il mondo, ma a causa del comunismo e della povertà della sua famiglia era passata dalle stelle alle stalle, ma in tutti i sensi:
Suo padre e sua madre l'avevano messa a pulire la stalla di Bimba, la loro cavalla, e le fecero spaccare la schiena nell'orto di famiglia.

Non voleva far capire ai suoi che detestava quella situazione, ed è per questo che durante il giorno sorrideva e scherzava, preparava pranzo, cena e faceva i lavori a lei assegnati, tra cui, 3 volte a settimana, pulire tutta la casa, comprese le camere dei 2 fratelli che puzzavano sempre da morire. La sera invece si ritrovava a soffocare lacrime nella fodera del cuscino che ormai stava con lei da qualche anno. Voleva solo una vita come quella della sua migliore amica, poteva incontrarla solo a scuola ed è lì che le raccontava di come lei fosse felice.

Si chiamava Giorgia, era una ragazza semplice e bellissima. Era corteggiata da tutti lì dentro, compreso Jungkook, il ragazzo più bello della scuola, nonché caro amico di Y/n.
Giorgia portava lunghi capelli biondi, occhi azzurri e pelle curata. 
Insomma si vedeva che la sua non era una famiglia che viveva male.

Jungkook invece aveva un volto piccolo e carino che ricordava quello di un bambino.
Occhi color miele caramellato e una piccola cicatrice sulla guancia.
Labbra piccole e fini di un colore rosaceo, accompagnate da quello che era il sorriso più bello che Y/n avesse mai visto.
Lui invece portava dei capelli castani, corti che tagliava ogni 2/3 mesi.

Lui era una di quelle persone a cui non importava del giudizio altrui, e per questo era uno dei pochissimi amici della ragazza.

Y/n? Lei sembrava essere un vero e proprio maschiaccio, capelli lunghissimi pieni di doppie punte che raccoglieva sempre in una coda di cavallo. 
Occhi verde palude e pelle non curata. Le sue mani erano sempre piene di graffi perché amava giocare con i gattini randagi che per natura graffiavano e non poco.
La vedevi arrivare sempre con dei vestiti 5 volte più grandi di lei.

Un giorno, compiuti i 16 anni, si fermò a pensare, a riva del laghetto dietro casa.

Il lago si trovava nascosto nella piccola foresta che con gli anni si era creata dietro casa della ragazza con il variare delle generazioni.
La sua famiglia non sapeva di quel posto e non doveva saperne: era il suo luogo segreto e sicuro, e nessuno poteva privargliene.

Pensò alla sua vita, a quello che le succedeva.
Pensava poi alle vite dei suoi amici.. e ne era particolarmente gelosa.
Pensava poi al fatto che da quando aveva finito le medie e non si era più presentata a scuola non aveva più rivisto quei 2.
"Chissà, magari stanno insieme ora" pensava, e sorrideva.

Si ritrovò a pensare per la prima volta, cosa che nessun ragazzo della sua età si era mai ritrovato a fare, ad una vita che non rispecchiava neanche lontanamente la loro.

Pensò ad una vita in cui le persone potevano viaggiare ed allontanarsi dalla loro terra natale.
Ad una vita in cui tutti vivevano in felicità e indipendentemente.
Ad una vita in cui lei trovò una persona che la amasse veramente, che le volesse un bene dell'anima e che sarebbe morta per lei.
Persona che lei era con sua madre, suo padre ed i suoi fratelli, ma che loro non sembravano saper apprezzare.

Si ritrovò a pensare a cosa fosse lei per Jungkook e Giorgia. Quanto fosse importante per loro, ed un pensiero intristì la sua mente:
Se fosse stata veramente così importante come lei sperava.. loro non sarebbe venuti a trovarla almeno una volta? Possibile che in 2 anni non abbiano trovato del tempo?
Giorgia sapeva il suo indirizzo, ma forse avendoglielo detto a voce se lo era dimenticata.
Jungkook invece era giustificato, non aveva mai sentito del suo indirizzo.

Una lacrima scese sul viso della ragazza, lei voleva ardentemente quella vita.
Voleva quella che suo nonno chiamava libertà, rivoleva indietro i suoi amici, rivoleva il suo Kookie.

Si rialzò avviandosi verso quella che per lei era casa.
Guardò la luna e seguendo le stelle ritrovò la sua costellazione preferita: L'orsa minore.
Quest'ultima la faceva sentire al sicuro perché in fondo erano molto simili.

Entrò all'interno dell'edificio e si avviò in camera sua.
In quella camera aveva tanti ricordi, come per esempio gli scleri fatti in quel periodo in cui si era presa una cottarella per il suo amico, le notti a pensare se fosse giusto ricordare alla sua migliore amica che provarci con Jeon non le avrebbe permesso di essere promossa senza studiare.
Le sere a studiare per verifiche importanti..

Tirò un sospiro e si sdraiò a stella sul letto dal materasso ormai duro.
Pensò ancora ad una volta a come liberarsi della sua , ormai, quotidianità e si addormentò, tra quelli che erano sogni in cui lei, per la prima volta, poteva ritenersi felice.


Living communism in Albania [TaehyungXReader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora