La maschera cominciava a irritarmi il viso e il sangue asciutto sulle braccia mi procurava prurito. L'odore di morto svaniva secondo dopo secondo e i vaganti mi annusavano prima di oltrepassarmi. Dovevo andarmene da quella spiaggia infestata, ero in mezzo a centinaia di zombie e se uno di questi si fosse accorto di me, mi avrebbero sbranato prima che me ne potessi accorgere.
Subito dopo la spiaggia attraversando una strada pedonale si trovavano delle casette per vacanze, molte di queste non erano più abitabili, nemmeno durante un'apocalisse dove l'essenziale sta nel trovare un posto integro e facile da difendere.
Zoppicai lontano da quell'orda e mi infilai nella prima casa non ridotta in macerie. Appena entrati si presentava un salotto con una piccola cucina accanto, davanti la porta d'ingresso vi era probabilmente una camera da letto ma rivolsi lo sguardo nell'unica porta già aperta. Era un bagno davvero piccolo, a malapena ci entrava un lavabo, un gabinetto e una minuscola doccia.
Le bende erano impregnate di sangue, la zona attorno al taglio era arrossata e dalla ferita fuoriusciva una quantità minima di pus; stava per infettarsi. Trattenevo il respiro e mordevo la mia stessa maglia per sopportare il dolore mentre toglievo crosticine e disinfettavo la ferita con l'acqua ossigenata trovata sotto il lavabo. Con un gesto mi strappai la maschera dal viso senza preoccuparmi di tenerla integra. Quella non era una parte di me e dovevo disfarmene al più presto.
Non ricordo per quanto avessi camminato dopo essere scappato dalla mia comunità, presi la maschera del ragazzo e la indossai, non mi sono mai voltato per tornare indietro, correvo tra vaganti e gente mascherata finché le mura dietro di me furono abbastanza lontane.
Mi allungai per prendere nuovamente l'acqua ossigenata posta sulla ceramica del lavabo e gettarne un altro goccio sulla ferita ma la mia mano tremava terribilmente e chiusi troppo presto le dita attorno all'aria. La boccetta si capovolse e il liquido del diavolo uscì finendo nelle tubature del lavandino. Istintivamente cercai di tirare un pugno allo specchio ma a un centimetro dal vetro mi fermai. Non potevo ferirmi ancora, non potevo perdere altro sangue.
Dormire era una cosa che non facevo da troppi giorni ormai, avevo bisogno di riposo, di cibo e di qualsiasi bevanda esistente al mondo basta che potesse dissetarmi. Fasciai piano la caviglia maledicendomi per aver sprecato quella boccetta e mi sedetti poggiando la schiena al muro abbandonandomi alla dolcezza del sonno.
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Dead World - The Walking Dead
УжасыUn tempo il pianeta Terra, con i suoi difetti, era per lo più abitabile. Vivevi la tua vita lamentandoti della mancanza di soldi, di lavoro. Gli ostacoli potevano crearsi da problemi di salute mentale o fisica, dalla morte di una persona cara, da pa...