Prologo

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A tutti i coloro che non sanno cosa é l'amore e lo sognano ardentemente.
Un giorno il vostro cuore batterà per due.



Al giorno d'oggi ricchezza è sinonimo di felicità, di serenità, eppure da ragazza cresciuta nello sfarzo posso dire che non è esattamente così

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Al giorno d'oggi ricchezza è sinonimo di felicità, di serenità, eppure da ragazza cresciuta nello sfarzo posso dire che non è esattamente così.

Non per me, non quando hai dei genitori assenti, non quando come figura materna riconosci la domestica piuttosto che la tua madre biologica, non quando non ricevi una carezza da tuo padre dagli anni dell'asilo, anzi forse anche da prima.

I soldi non possono compensare l'amore mancato da un genitore, figuriamoci da due.
Con ciò non ripudio quello che ho e il lavoro che i miei hanno fatto e continuano a fare per garantire a me e ai miei fratelli questo stile di vita, perché insomma sono dell'idea che... "meglio piangere su uno yacht che sul proprio lettino".

Soldi e superficialità a parte.
Sono cresciuta a un passo dal Pacifico, vivevo la mia vita con i piedi sporchi di sabbia, il costume addosso e la pelle dorata dal sole.
I miei capelli non erano mai asciutti e gli occhiali da sole sempre nella borsa.

Almeno fino alla settimana scorsa, quando i miei genitori, l'emblema del menefreghismo, al ritorno dal loro viaggio d'affari a Dubai, hanno comunicato a me e ai miei fratelli che ufficialmente non abiteremo più nella soleggiata Malibù ma al 432 Park Avenue di New York.

Certo non sto andando a vivere in una fogna ma cazzo non sanno quanto sia dura per una adolescente abbandonare i propri spazi e le proprie abitudini?

Non sono mai stata una ragazza particolarmente docile o calma ma in questo caso quasi non ci ho visto più dalla rabbia.
Ero pronta a far saltare in aria tutto quanto se necessario pur di oppormi a questa loro scelta, non solo perché non volevo e non voglio abbandonare la casa e la città in cui sono cresciuta ma soprattutto per le modalità in cui ce lo hanno detto, privi di tatto e con tanto di sorriso stampato in faccia.

Non curanti di come ci saremmo rimasti, di come avremmo reagito alla notizia che presto tutto quello che abbiamo costruito in questi anni sarà solo un ricordo lontano e che tra meno di quattro ore ci troveremo in un posto a noi nuovo, abbandonati a noi stessi.

Io sono abituata ai loro modi del cazzo per carità, ma mia sorella Sophia, che è ancora una bambina no.

Ha 12 anni ma è buona e ingenua, nonostante i tempi stiano scombussolando l'ordine fisiologico delle cose fortunatamente lei è rimasta innocente, sveglia e intelligente senz'altro ma comunque innocente.
É una bambina con la speranza che ai propri genitori inizi a importare qualcosa delle creature che hanno messo al mondo.

𝐂𝐨𝐥𝐥𝐢𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora