Isabelle Arboli viveva in una grande casa costruita con mattoni cotti sul fuoco e argilla. Ella condivideva la casa con un uomo alto, spalle larghe e possenti e scuro di pelle, il suo nome era Bala Bayar. La mattina del 25 novembre 1020 D.C. Isabelle uscì di casa per andare al mercato del venerdì. Quella mattina piovve così tanto che le strade diventarono dei veri e propri fiumi di fango misto ad acqua e detriti scesi dalle montagne. Al mercato comprò un chilo di spaghetti riso, salsa di pomodoro in un catorcio, otto patate dolci, dieci foglie di basilico, una piantina di rosmarino e tre cipolle. Quattro ore dopo era a casa a cucinare il pranzo per lei, il suo compagno e i suoi due figli piccoli. Mentre lei era in giro il suo compagno Bala Bayar era al lavoro. Egli costruiva case in muratura e argilla. Il piccolo Birsu Bayar era nella stanza dei giochi con la sua giovane balia Diana Lyra Powell. Dopo quattro ore Diana aveva finito il suo lavoro e tornò a casa dal compagno. Alle 19.14 Diana cominciò a cucinare. Prima di tutto lavò trentacinque patate dolci con la buccia rossa, poi iniziò a sbucciarle e a tagliarle a cubetti, tagliò tre cipolle rosse e tre carote e mise tutto in pentola. Fece cuocere tutto per 45 minuti, poi chiamò a tavola il marito Leon Powell e una vicina di casa Sophia Silente.
................................................Il nostro villaggio non era un normale paesino di montagna, ma era un Städtek ovvero in alcune case vive la comunità ebrea, di cui io e la mia famiglia ne facciamo parte. Mio nonno Max era una persona davvero speciale, perché emanava una tranquillità immane e mi donava molto calore. Egli era un uomo arzillo per la sua età, saggio e solare. Inoltre si poteva trasformare in diversi animali, per esempio in un leopardo e in un cavallo. Dopodiché aveva la capacità di parlare telepaticamente e di cacciare determinate prede, ad esempio canguri, cervi, caprioli, daini, conigli e orsi. Il nonno viveva con una donna che sbrigava alcuni servizi per lui.
Mercoledì 19 ottobre 2028 ore 20.34. Pov's Franz
Sono a tavola che sto festeggiando il mio quinto anno di trasformazione. È una cosa bellissima potersi trasformare in animali che desideri tu, poi ci sono persone che involontariamente si trasformano in bestie feroci o demoni, angeli, vampiri e naturalmente ci sono anche i cacciatori buoni e cattivi. Mi posso trasformare in un cavallo o in un lupo, invece mia sorella Izzy si trasformerà tra cinque anni in un leopardo o in un cane. Alle 23.25 ci alziamo da tavola strapieni e i nostri genitori vanno a dormire, mentre Nonno Max, io e Izzy usciamo di casa a correre. Naturalmente io e nonno ci trasformiamo ed io feci salire sulla mia groppa la mia sorellina. Corremmo per tutta la notte sotto un cielo stellato, sembrava un quadro di Van Gogh. All'alba tornammo a casa per dormire tre ore.
Pov's Isabelle
È davvero bellissimo stare in groppa a mio fratello!!!! Siamo stati in giro per quasi tutta la notte fino alle 4.35 di mattina. Io mi sono addormentata mentre mio fratello correva per la steppa.
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Sono in Africa, non so perché mi trovo qui, bando alle ciance, mi trovo qui tutta sola soletta nella savana. Chissà perché sogno questa terra sconosciuta. Sotto il corpo sento l'erba fresca e un po' pungente. Mi alzo a sedere e constato che sono finita nella savana, annuso poi l'aria circostante e ci sono moltissimi odori: vi è un odore di sudore misto a formaggio prodotto da maschi e femmine, con le mie orecchie ben sviluppate riesco a distinguere la loro lingua e quanti sono. Essi sono sicuramente stranieri come me, inoltre vi è un altro odore di trappole per qualche animale e poi sento che un branco di elementi si sta avvicinando. Temo di aver compreso la vera natura di quegli uomini ovvero che siano cacciatori. Sarà meglio stare alla larga da quegli esseri malvagi, così corro va trasformandomi in un leopardo. Ho una fame da lupi!! Vedo dinanzi a me una lepre così mi concentro ad ucciderla. Ad un certo punto vedo una freccia infilzare un'altra lepre, mi spaventai a morte così scappo via. Arrivai ad un accampamento, capisco subito che è quello dei cacciatori. Mi trasformo, mi vesto e m'incammino verso una casa, la porta è socchiusa. Decido di bussare quattro volte consecutive e da dentro sento una voce dire:" avanti" entro e trovo seduti ad un tavolo sei uomini. Il più anziano mi squadra da capo ai piedi e poi chiese:" da dove vieni, piccola? Hai bisogno di qualcosa?"
"Vengo dalla Germania, Signore. Ho bisogno di mangiare evun posto dove dormire. Mi dispiace avervi interrotto" un secondo uomo parlò:" Raph, accompagna la signorina al refettorio, dalle da mangiare, stai con lei e falle vedere la sua stanza. Capito? E non farla scappare, Raph." " Si signore, ho capito. Signorina venga con me"
Sono molto spaventata per quello che potrebbe succedere." Ok, grazie mille -" " di nulla, ragazzina" e così seguii questo Raph, mi sembra un tipo apposto, gentile, ha occhi marroni, capelli neri, è alto, magro e sprizza gioia da tutto il corpo. Arriviamo al refettorio e lui mi indicò un tavolo intorno al quale possa sedermi e aspetto che mi porti qualcosa da bere e da mangiare. Intanto osservo la stanza in cui mi trovo, è molto spaziosa e i tavoli sono abbastanza grandi. Eccolo che arriva con tutto quello che ho richiesto. Mi mette sotto gli occhi un piatto di minestra con pezzi di carne. Doo un po' lui chiede" ti piace Angelo?" Gli risposi" si molto, grazie Raph" dopo questo rapido scambio di battute egli mi portò nella sua stanza. È bellissima, grande con un letto a due piazze e un quarto. Mi ci siedo sopra e lui si mette accanto a me, è molto vicino, sta per baciarmi ma sento qualcuno chiamarmi. Chi sarà mai? Che ore sono?
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Scoprii che era mia madre che mi chiamava per andare a scuola con mio fratello. Mi alzo, mi lavo e mi vesto con jeans neri, reggiseno nero, maglietta blù e una felpa con il cappuccio verde e una scritta gialla al centro CAI e le montagne. Poi scendo in cucina dove si trova tutta la mia famiglia. Dopo un quarto d'ora con lo zaino in spalla usciamo di casa di corsa e ci dirigiamo verso scuola. L'edificio scolastico si trova in paese, prendiamo il sentiero che porta al cimitero, lo attraversiano ed arriviamo direttamente in piazza. Esso è un po' lungo e pericoloso perché è ripido, ma è la strada più corta. Una volta arrivati nella piazza principale ci dirigiamo nelle diverse scuole. Entro in cortile e vedi Maia appoggiata al muro così vado verso di lei. Alla prima ora avevano lezione di tedesco, alla seconda e terza ora matematica. Dopodiché vi era una pausa di venti minuti, noi uscimmo a parlare un po' e poi alla quarta, quinta ora scienze, sesta ora inglese, settima e ottava ora spagnolo. Dopo scuola io, Maia e mio fratello Franz andammo a prenderci un panino mentre gli altri due miei fratelli si incamminarono verso casa. Alle 16.20 di pomeriggio io, Franz e Maia ci recammo alla palestra di judo del paese. Ad attenderci vi erano dei ragazzi alti quanto mio fratello, noi non li conosciamo. Ci sediamo in disparte a osservarli. Dopo un quarto d'ora arrivò il maestro di judo di nome Bill. Egli dopo averci scrutato per bene, aprì la porta della palestra e si diresse nel suo ufficio, io lo seguii per istinto ma mi fermai subito e tornai indietro. Lui arrivò con il registro in mano e scrisse tutti i nostri nomi. Poi ci disse che dovevamo firmare la nostra presenza e noi lo facemmo.
" Bill, ho portato mia sorella Isabelle. Credo sia ancora piccola per questo sport. Che ne dici?"
" Quanti anni hai, Isabelle?"
" Ho sette anni, Signore. Resterò a guardare se per lei non è un problema."
"D'accordo bambina mia. Franz scrivi anche il nome di tua sorella"
"Fatto Bill"
"Perfetto, allora ragazzi cominciamo. Riscaldate i muscoli delle braccia e delle, poi sedetevi in cerchio"
Tre ore prima della lezione mi trovavo fuori dalla mia banca e stavo andando verso la macchina, una Fiat 500 bianca, quando vedo arrivare una donna in bici ma senza casco. Ella si avvicinò a me e mi consegna un pacco e un foglio. Apro il biglietto e ci trovo scritto": Djer+Narmer e Baka sono a Al-Jinks, per favore contattare Said Gizasi a Luxor il giorno 17 ottobre 2034." Non capisco cosa c'entro io con queste persone.
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Il Mercante Oscuro E La Regina Guerriera Del Sud
Paranormalstoria di migranti, di demoni e angeli.