capitolo 3

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Riccardo
Sono nella mia stanza seduto per terra a rileggere brividi, rileggerla adesso fa un altro effetto "dai,non scappare da qui non lasciarmi così" canticchiai facendo scendere una lacrima calda sul mio viso. All'improvviso sentii la porta aprirsi era mia madre <<Richi è da circa una settimana che non mangi>> iniziò sedendosi di fianco a me mettendomi una mano sulla gamba <<vieni di là con me e tuo padre mangiamo insieme>> disse lei con un sorriso sincero io non lo ricambiai piuttosto mi limitai a mettere il testo dall'altra parte per non farlo vedere <<stai scrivendo una nuova canzone?>>
chiese <<no è brividi>> lei a quella frase si irrigidì <<devi smetterla di pensare a quel ragazzo alla fine è solo un collega>> solo un collega? <<bhe solo quel collega è...>> avrei voluto dire "la mia vita" ma non ne avevo le forze dopo tutto <<comunque non mangio, non ho fame>> dissi con arroganza.

*flashback *

tra poco avevamo la nostra seconda esibizione a Sanremo, ero in ansia non avevo fatto ne colazione ne pranzo.

Ale vedendomi seduto per terra in panico si mise accanto a me e dolcemente mi disse <<hey che hai?>> accarezzandomi latesta giocando con i miei riccioli <<sono in ansia per stasera>> dissi sbuffando guardandomi i piedi <<è anche per questo il perchè non mangi?>> io annuisco iniziando a guardarlo con uno sguardo malinconico <<dai ti vado a prendere qualcosa tanto manca circa un ora e mezza>>disse lui alzandosi interrompendo quel contatto visivo, potevo baciarlo?si l'ho fatto?Ovvio che no.

Se solo avessi saputo in quel momento cosa succedeva  in futuro lo avrei fatto.

Per un ti amo ho mischiato droghe e lacrimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora