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Tom gli aveva dato un fascicolo da studiare in qualche ora. Gli era costato qualche centinaio di dollari ma ne era valso la pena. Marcus si rifugiò in un ufficio che era abbandonato da anni, vista la polvere che c'era in giro. Sfogliò gli incartamenti, leggendo qua e là. Ogni rapporto era firmato da un certo Pit Manson, che lavorava in incognito.

Sapeva, però, più cose di quanto dovesse sapere, Marcus era sicuro che Manson era molto vicino a Jack Donovan. In che modo non lo spiegava sui suoi rapporti.

Rimase di stucco quando trovò delle foto: Cecily teneva in mano una pistola e stava sparando a Steven. Cinque scatti per vedere il corpo del suo amico cadere a terra riverso nel sangue. Lei aveva un'aria così fredda e cinica, come se uccidere fosse il suo lavoro.

Chiuse il fascicolo con un gesto secco.

Possibile che fosse innamorato così tanto di una donna, fino al punto di non aver mai visto in lei un possibile nemico? Come era possibile che si fosse sbagliato tanto su di lei? E perché sei mesi dopo aver ucciso Steven, lo aveva salvato? Avrebbe dovuto uccidere anche lui, non salvargli la vita. Non capiva.

Perché?

Continuava a chiedersi e a farsi domande a cui solo Cecily poteva rispondere.

Doveva intervenire in qualche modo, forse poteva rintracciare qualche vecchio informatore dell'FBI per farsi aiutare. Doveva ritornare lucido e non mettere di mezzo i sentimenti, doveva essere freddo e glaciale come una volta. Prima che uccidessero il suo compagno, prima che Cecily gli uccidesse Steven. Lui gli diceva sempre che non aveva sentimenti, che era un ghiacciolo.

***

-Cosa vuoi Jack?- Cecily guardava l'uomo davanti a sé con disgusto. -Dov'è Max?-

-Il piccolo bastardo sta bene.- Sorrise diabolico. -Sai bene cosa voglio: te e i dischetti. -

-Prima mio figlio!- Gridò lei.

-Scordatelo cara.- Sibilò Jack. -Avrai tuo figlio quando io avrò i dischetti.-

-Non li ho qui.- Mormorò Cecily.

Jack alzò le spalle con fare noncurante. -E io non ho qui Max.- Jack la guardò con disprezzo. -Perciò siamo pari. Torna con i dischetti e riavrai quel bastardo.-

Cecily lo fissò con odio. -Perché?- Chiese in un gemito di dolore. -Perché mi stai facendo questo? Non ti sembra di avermi già fatto del male quando mi hai rovinato cinque anni fa e sposandomi?-

-No tesoro, io non ti ho rovinato. Io ti ho sempre amato, eri tu quella che aveva sempre in testa Marcus.-

-Non in testa, Jack, nel cuore. Te l'ho detto quel giorno. Mi potrai sposare, ma io amerò sempre, per sempre un altro uomo. Sei tu che hai voluto sposarmi lo stesso. Io non volevo, soprattutto dopo quello che mi avevi fatto!-

-Tesoro dimentichiamo tutto e ricominciamo, io, te e il piccolo Max, come una famiglia normale. Io ti amo e potrei dimenticare anche che è figlio di un altro.-

-Come puoi dire di amarmi? Come puoi essere così ipocrita?-

-Tutto quello che ho fatto, l'ho sempre fatto per te!- Urlò Jack. -Perché io ti amo! Io e solo io, nessun'altro. Marcus non ti avrebbe mai dato quello che solo io posso darti.-

Cecily si voltò e si avviò verso la porta. -Ti telefono per metterci d'accordo, quando e dove fare lo scambio.- Gli disse pacata uscendo e sbattendo la porta.

***

Cecily arrivò nel posto di ritrovo sconvolta, Pit la trovò abbandonata a terra senza forze.

-Ti senti bene?- Grugnì.

Lei annuì stancamente.

-È stata dura, vero?- Continuò lui.

-Sì, avete registrato tutto?- Chiese Cecily tentando di alzarsi.

Pit la prese in braccio con una delicatezza che lei non si aspettava da quell'orso. -Grazie.- Mormorò.

-Come stai?- Steven la vide pallida e indifesa, in braccio a Pit.

-Speravo di esser più forte, ma c'è di mezzo mio figlio e non so quanto ancora riuscirò ad andare avanti.-

Pit la appoggiò delicatamente su una seggiola.

-Lo so che per te è dura, lo capisco bene. Ho dovuto far finta che Amber non esistesse... ma sarà presto finita.- Steven la guardò teneramente.

Lin entrò in quel momento. -Indovinate un po' chi sta indagando di nuovo su di te?- Chiese rivolto a Cecily.

Lei e Steven si guardarono un secondo prima di dire in coro. -Marcus!-

-Già, Marcus Patterson, sta facendo un sacco di domande in giro.- Disse Lin.

Steven sorrise divertito. -Che testa di legno! Non vuole mollare la presa e gliele ho date di piste fantasma, ma non è servito. È una testa dura.- Guardò Cecily tristemente. -Come ha reagito quando gli hai detto che mi hai ucciso tu?-

-Era sconvolto, come anche Amber e sua madre.-

-Gli hai detto di Max?- Steven vide Cecily abbassare lo sguardo. -Non gli hai detto niente?-

-No, non lo sa. Non ho potuto dirglielo.-

-Oh.- Steven era perplesso ma non commentò.

-Lin.- Steven si volse verso di lui. -Sai cosa ha scoperto?-

-Quello che avete fatto credere agli altri.- Rispose pacato.

Cecily respirò profondamente. -Cosa facciamo con Marcus?- Chiese poi con voce tremante. -E con Jack?-

-Ci organizziamo.- Disse calmo Steven. 

I segreti di Cecily *Serie Pink Lady*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora