✽ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟔 ∼ 𝐋𝐚 𝐑𝐈𝐅𝐋𝐄𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 ✽

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𝑨𝒎𝒃𝒓𝒂'𝒔 𝑷𝑶𝑽

Finimmo di parlare giusto per sentire la campanella che segnava la fine dell'intervallo.

La mia mente continuava a ripensare alle parole di Sophie, davvero voleva avere come amica una persona come... me? Non ci riuscivo a credere.

Il suo tono durante tutta la discussione era convinto e sicuro. La frase che mi colpì di più fu: 'Te lo dico col cuore in mano' perché il suo tono si fece più sicuro. Sembrava che volesse evidenziare quella parte.

Dentro di me si era scatenata una guerra tra il mio cuore e la mia testa. Il primo che mi proponeva di crederle e di darle l'opportunità; la seconda, più imponente, suggeriva di rimanere fredda e negarle l'opportunità.

Dovevo fare la scelta giusta, non volevo lasciare che una persona entrasse nella mia vita solo per darmi false speranze. Era successo fin troppe volte. Dovevo pensarci bene. Molto bene.

Le mie riflessioni vennero interrotte da Sophie che mi chiese se stavo bene e successivamente dalla professoressa che entrò in classe di fretta, scusandosi per il ritardo.

Cercai in qualche modo di seguire la lezione, nonostante avevo in testa quel pensiero fisso. Mi martellava la testa.

L'ora passava davvero lenta. Tutta la mattinata procedeva a rilento. L'unica cosa che volevo era tornare a casa e stare da sola. Avevo bisogno di processare il tutto.

Qui non potevo e soprattutto non volevo. Non avevo voglia di essere richiamata per 'disattenzione'. Fortunatamente nessuno notò niente. Giusto?

Durante i cambi d'ora cercai solo di fissare il mio materiale sia quando appoggiavo l'occorrente sul banco e sia quando lo rimettevo in cartella. Non volevo guardare Sophie. Non ce la facevo. So che lei non mi avrebbe fatto o detto nulla e che sarei stata io a doverle dire la mia risposta. So che lei avrebbe rispettato i miei tempi, me lo aveva promesso.

D'altro canto lei non mi parlò per tutto il resto della mattina. Forse anche a lei aveva fatto lo stesso effetto quel dialogo? Non lo avrei mai saputo.

Continuai a guardare l'orologio della classe per accertarmi che ore erano. Ero troppo impaziente.

-

Finalmente suonò la campanella. La mia salvezza. Buttai tutto nello zaino e mi alzai velocemente dalla sedia. Dio se era scomoda.

Sophie: "Ciao, Ambra. A domani"

La sentì sussurrare prima di lasciare la classe. Le feci il mio solito cenno con la testa per salutarla.

Non andai verso la fermata del bus. Era una bella giornata e volevo camminare. Presi l'opportunità per dirigermi verso il mio "posto sicuro". Misi le cuffiette e partì.

Prima però avvisai mia mamma che sarei tornata in ritardo.

Prima però avvisai mia mamma che sarei tornata in ritardo

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