✽ 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝟑 ~ 𝐃𝐎𝐏𝐎 𝐒𝐂𝐔𝐎𝐋𝐀 ✽

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𝑺𝒐𝒑𝒉𝒊𝒆'𝒔 𝑷𝑶𝑽

Dopo aver salutato la mia nuova amica salgo in macchina con la signora che quest'anno mi avrebbe ospitata, Miss. Ginevra, per tornare a casa, felice che il mio primo giorno di scuola sia andato meravigliosamente!


Ginevra: "Ciao! Com'è andato il primo giorno di scuola?"

Sophie: "Ciao, è andato bene! Le lezioni sono state davvero interessanti!"

Ginevra: "Ne sono felice! Chi è la ragazza che hai abbracciato?"

Sophie: "Ambra, my classmate! È un po'timida, ma sembra una brava ragazza"

Ginevra: "Sono felice che hai fatto nuove amicizie!"

Sophie: "Yes!"


Appena arrivate a casa salgo in camera con le pareti di colore giallo pastello e appoggio lo zaino vicino alla scrivania marroncina. Mi sdraio sul comodo letto aspettando di pranzare.

Chiudo gli occhi color smeraldo e inizio a ripensare al primo giorno di scuola. Ma soprattutto a lei, Ambra. My deskmate. Lei è una persona insolita, da decifrare. Come il cubo di Rubik 10X10. Appena sono entrata in classe lei è stata la prima ad attirare la mia attenzione. Era sola nel primo banco, in front of the teacher. Al primo impatto mi è sembrata molto fredda e distaccata, ma la trovo una persona interessante! Chiisà se riuscirò ad andare d'accordo con lei!

Vengo svegliata dai miei pensieri dalla voce di Ginevra, che mi chiama per andare a pranzare con lei e la sua famiglia.


Ginevra: "Sophie ma che fai? È da una buona mezz'oretta che ti sto chiamando per scendere a mangiare!"

Sophie: "Oh, I'm so sorry! Ero così persa nei miei pensieri che non la ho sentita!"

Ginevra: "Non ti preoccupare, cara. Dammi del tu... mi fai sentire vecchia"


Mi disse ridendo per poi accompagnarmi verso quello che loro chiamano... uhm, mi pare salotto. Già sento il buon odore di pasta che ha invaso quella grossa stanza color miele.


Ginevra: "Prego cara, siediti dove vuoi!"

Sophie: "Grazie mille, you are so kind!"


Decido di sedermi vicino a lei. Al tavolo ci sono lei, suo marito, un ragazzo e una ragazza: Michele e Cecilia. Sono due gemelli e vanno molto d'accordo. Cosa molto rara tra... siblings. È solito che tra fratelli ci siano molti litigi, ma con loro è diverso. Loro si aiutano, s'incoraggiano a vicenda e si prestano tutto.

Prima d'iniziare a mangiare si mettono a pregare. Loro sono una famiglia molto credente da quanto ho visto: ci sono molte immagini e simboli cristiani. Io al contrario sono... agnostic. Ma per rispetto prego con loro, anche se non conosco nessuna preghiera in italiano.


Cecilia: "Perché chiudi gli occhi e stai in silenzio?"

Sophie: "Oh... uhm... ascolto le vostre preghiere perché non le so."

Cecilia: "Se vuoi pregare con noi andiamo un po' più piano!"

Sophie: "Oh, va bene! Grazie!"

Cecilia: "Figurati!"

Sophie: "Figu-rati?"

Cecilia: "Significa 'you are welcome', Sophie. In Italia abbiamo molti modi di dire questa cosa, per esempio: è un piacere, prego, non ti preoccupare, ecc."

Sophie: "Ah, interessante"

Salvatore (il padre): "Vi spiace se finiamo la preghiera e poi mangiamo? Io ho davvero tanta fame e poi devo correre al lavoro!"

Cecilia: "certo, scusa papà!"

Salvatore: "Altrimenti vi magno eh!" Disse per poi ridere.


Dopo aver pregato e aver pranzato aiutai la famiglia a sparecchiare il tavolo e a portare tutto in cucina. Volevo aiutare anche io. Non è giusto che facciano tutto loro.

Ginevra mi ringrazia per l'aiuto e mi dice che per il resto ci pensa lei, io annuisco e tornò nella "mia" camera. Che alla fine questa è la camera per gli ospiti. Prima d'iniziare a fare i compiti e a studiare passo un po' di tempo ad ascoltare la musica.

Per fortuna i professori non ci hanno dato tanto da fare, ma io preferisco fare tutto e portarmi avanti. Per questo motivo inizio a studiare da subito gli appunti (per quello che sono riuscita a prendere) integrandoli con le pagine del libro.

Anche se mi ci è voluto un po' a studiare perché alcune cose non riuscivo a capirle, sono riuscita a finire. Studiare è un po' una noia, ma va fatto.

Dopo aver fatto il mio dovere, ho chiuso tutti i libri e ho preparato la cartella con il materiale del giorno dopo: francese, storia dell'arte e filosofia.

Non avendo più nulla da fare mi sdraio sul letto per riposarmi un poco, ma stare in casa mi annoia. Dunque decido di uscire e fare un giro. Non conosco bene il posto e tutto mi è nuovo, allora chiedo ai gemelli se vogliono uscire con me per farmi vedere la città.

Per mia fortuna annuiscono, allora torno in camera, metto le scarpe e li aspetto. Quando arrivano verso l'ingresso, informano loro mamma. Dopo averla salutata, usciamo di casa.

La località è davvero grande, ma loro si limitano a farmi vedere i luoghi più frequentati, tipo... bar, gelaterie, ristoranti, pizzerie e i vari... playground? Questo luogo ha davvero tante cose belle da vedere e da scoprire.


Sophie: "Questo posto è davvero... huge! Queste città hanno un nome specifico, giusto?"

Michele: "Sì, in Italia le chiamiamo metropoli!"

Sophie: "oh, wow! Spero un giorno di poter vedere molto di più o di poter visitare altre città!"

Cecilia: "Sta sicura che succederà! Adesso io e Michi torniamo a casa, te vieni con noi?"

Sophie: "No, voglio vedere di più. Magari trovo qualcuno con cui parlare, o no. Voglio esplorare un po'. Mi aiuterò con Google Maps."

Cecilia: "Ok, ma sta attenta! Ti dico la via di casa nostra, così quando vuoi tornare sai come orientarti."

Sophie: "Ok, grazie! See you two back home!"


Mi metto le cuffiette e inizio a incamminarmi per andare verso una meta che neanche io conosco.

Mi dirigo verso un posto isolato, che portava verso quello che sembra essere un bosco. Dopo una lunga camminata per il sentiero decido di sedermi su sasso che si trova nelle vicinanze di un lago, penso.

Rimasi una buona mezz'ora a fissare incantata quella fonte d'acqua, con la musica nelle orecchie quando dei rumori iniziano ad attirare la mia attenzione. Con un po' di dubbio mi alzo e vado a vedere da dove provengono i rumori.

Camminando osservo la bellezza della natura che mi circonda: le foglie con diversi colori, i nidi di uccelli sui rami degli alberi spogli, i pochi fiori rimasti, eccetera fino a quando non mi scontro con qualcosa, o meglio qualcuno.


X: "Ehi! Stai attenta a dove vai!"

𝐓𝐄𝐄𝐍 𝐑𝐎𝐌𝐀𝐍𝐂𝐄 𝐨𝐫 𝐍𝐎𝐓?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora