13 settembre, il primo giorno di scuola.
"Che noia! Quand'è che entriamo?" Chiese Layla appoggiata con la schiena contro un muro con ai piedi lo zaino scolastico e le braccia incrociate sul petto
"Non ne ho idea." Rispose Ella che invece sembrava felice di ritornare a scuola. Layla sospirò e appena suonò la campanella entrò nell'edificio con una rapidità sorprendente.
"Sai che cosa bisogna fare di francese?" Chiese Ella china sul suo quaderno a scrivere.
"Trascrivere due poesie di Jacques Prévert in francese e fare la traduzione." Rispose l'amica mentre sistemava due tazze di te caldo sul tavolo della cucina di casa sua.
"C'è la festa per l'inizio della scuola a casa di Charlotte...."
"Non ci penso neanche! Ma questi ricchi non hanno di meglio da fare che organizzare festini?!" Esclamò Layla indignata mentre dalle tazze usciva un fumetto come da un comignolo di un treno a vapore. Ella fece gli occhi dolci e ripeté con voce vellutata: "Andiamo al festino di Charlotte." La ragazza non sapeva dirle di no quando faceva così. Layla sospirò e fece di si con il capo, rassegnata.Perché ci sono così tanti festini! Si chiese mentre, in camera sua, cercava qualcosa da mettersi mentre nella tasta le passava questa poesia:
Fra i denti di una trappola,
La zampa di una volpe bianca,
E sangue sopra la neve,
Sangue della volpe bianca,
Che fugge su tre zampe,
Nel sole che tramonta,
Con stretta fra i suoi denti,
La lepre ancora viva."È come un déjà vu di quest'estate" gridò nella calca di gente Layla gli stessi odori, lo stesso caldo, lo stesso tipo di musica, non era cambiato niente. E di nuovo come quella volta riuscì ad uscire dalla calca e uscire sulla veranda.
Respirò a fondo con i polmoni, qualcuno le venne a dosso. Si voltò ed incrociò degli occhi che aveva già visto, indietreggiò.
"Ryan" sussurrò sorpresa lo sguardo di lui era un misto di sorpresa e paura "Come ti ricordi di me?" Chiese con le braccia lungo i fianchi e le mani strette a pugno.
"Mi hanno aiutato a ricordare." Spiegò Layla che dal tono sorpreso passò ad un tono duro come il marmo. Si accorse che i capelli del ragazzo erano diversi da come si ricordava, il blu era quasi sparito del tutto e i capelli gli ricadevano sulle spalle. Però gli occhi neri erano rimasti gli stessi.
Si sentì un gran baccano come se qualcuno fosse andato di peso contro dei bidoni della spazzatura. Ryan si mise davanti alla ragazza che nel frattempo si era girata per vedere da dove proveniva il rumore. Ryan sguainò il coltello dalla lama luminosa pronto a lanciarlo "Calmati Ryan, sono io!" Esclamò una voce ruvida e da dietro l'angolo uscì un ragazzo con i capelli castani arruffati e gli occhi arancioni, ma non era l'unica cosa strana nel ragazzo, infatti aveva anche una lunga coda da lupo che gli spuntava da dietro. Layla lo guardò sconvolta.
"Oh scusa!" Disse avvicinandosi. I suoi canini erano affilati.
Layla trattenne il fiato, il ragazzo sapeva da cane bagnato e immondizia."Che succede?" Chiese Ryan "Che intendi?" Domandò l'altro "Dovresti osservare l'entrata."
"Kevin ha detto che sarebbe meglio se mi nascondes..."
Non fece in tempo a finire la frase che con un risucchio apparve un vortice di sabbia nera, da qui uscì un verme gigantesco ricoperto di bava viola. Era cieco e aveva una bocca enorme con cinque file di denti perfettamente triangolari.
"Ci hanno trovato!" Gridò il ragazzo lupo.
Ryan lasciò cadere il coltello per poi estrarre una spada da non si sa dove.
Il ragazzo corse incontro al mostro. Il lupo, invece, sfoderò gli artigli.
Dal tetto volò giù un altro ragazzo con il cappuccio, della felpa senza maniche calcato sulla testa.
Dai cespugli apparvero altri due ragazzi incappucciati. Uno fece cadere una spada.
La ragazza si sentiva molto confusa da ciò che succedeva erano cinque contro uno ma stava vincendo il verme.
Una sensazione strana le pervase il corpo. Non era paura ma voglia di agire.
Senza pensare corse verso la spada caduta mentre il verme disarcionava tutti coloro che cercavano di domarlo.
La ragazza si lasciò contro il viscidume che si dimenava.
Saltò la coda che usava come frusta mentre il ragazzo che era saltato dal tetto si rimetteva in piedi dolorante.
Un lungo serpente gli decorava il braccio sinistro, Layla giurò di averlo visto muoversi per un istante.
La ragazza sferrò un fendente che rimbalzò con tanta forza di quando l'aveva tirato. Ma non la spinse via quello lo fece Ryan che si gettò addosso per proteggerla.Un enorme serpente aveva preso il verme e gli aveva ignettato il suo veleno.
Layla fece di tutto per rimanere cosciente ma la botta sulla testa era troppo forte.
Si alzò in piedi vedendo tutto sfocato ma non se ne preoccupò, lasciò cadere la spada e si diresse verso, dove, un attimo prima, c'era il serpentone.
Lì Kevin stava raccogliendo lo zaino di Layla. Aveva intenzione di fare pace con la ragazza, che invece gli arrivò davanti barcollando con il sangue che le fuoriusciva dalla tempia ma nonostante gli tirò un pugno in faccia rompendogli dei capillari del naso.
Il ragazzo la guardo con ira per poi vedere Layla colare a picco come una barca.
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Legends Of The Warrior
FantasyINCOMPLETO Layla Robinson è una quindicenne normale, con i soliti problemi di tutti i giorni. Ma lei sa di essere diversa, perché vede il mondo in modo diverso. Ma scoprirà davvero, chi è solo grazie a dei nuovi amici venuti da lontano. (Questa è l...