12 settembre 2022
È suonata, quella maledetta sveglia, che non sentivo da 3 mesi. Provo ad aprire gli occhi ma mi riaddormento nei miei pensieri per altri 5 minuti, ma questa volta fu mia madre a svegliarmi."Mos, svegliati o ti tiro in faccia la colazione",
ovviamente mia madre è sempre stata molto delicata. Non voglio mentire, quella frase un po mi era mancata. Prendo le forze di alzarmi e corro nel balcone di camera mia ad accendere una sigaretta. So che non è molto bello vedere un ragazzo di 16 anni fumare, ma sono sempre stato nell'idea che potrei pure vedere un tossico dipendente ubriaco che si fuma tre sigarette contemporaneamente ma non giudicarlo su cosa fa.
"Mos, ti decidi a venire o devo seriamente tirarti la colazione in faccia?"
a quell'urlo di mia madre mi ha fatto sobbalzare da farmi cadere la sigaretta dal settimo piano, bene, come cominciare bene la giornata. In cucina cera solo odore di bruciato, mia madre non era mai stata una brava cuoca come mio padre, che ci cucinava sempre la cena a causa dei suoi orari di lavoro. Cerco in modo abbastanza sofferente di masticare quella brioche con la consistenza di una palla da bowling, ma niente, sputo tutto e inizio a mangiarmi una mela, l'unica cosa che mia mamma non avrebbe potuto bruciare. A questa cosa ovviamente mia sorella non ha potuto tenersi la bocca chiusa
"Mos, sai che la mamma ci sta provando, cerca almeno anche te di far finta di mangiare, fai come me"
Io e mia sorella Abra abbiamo sempre avuto un bel rapporto, sempre d'accordo su tutto, lei aveva ben 7 anni in più di me, era la solita 23enne, impiegata in un negozio di vestiti perché dopo il liceo pensava di aver meritato qualche anno sabbatico prima dell'università, "qualche anno" che si è "leggermente" prolungato
"Dai Mos, sei pronto per il tuo primo giorno nella nuova scuola, mi raccomando fai litiga con tutti come al tuo solito"
"Senti sorellona non rovinarmi gia questo giorno che si deve ancora rovinare e fammi finire questa mela prima che mamma bruci pure questa" -
"Coglione sedicenne di un ragazzino"
Bene, erano le 7, iniziai a prepararmi con un mix di emozioni, che neanche il mio dentifricio al tabacco mentoso riusciva a calmarmi. Come outfit del primo giorno volevo far vedere il mio atteggiamento, quindi iniziai a vestirmi un po alla muzzo, mettendo pero le mie airforce bianche come le nuvole
"Buona scuola piccolino, ti voglio bene" - Mamma
"Divertiti Mos, fai il bravo tappetto" - Abra
"Non aspettatevi il premio della famiglia più affettuosa" - Mos
A questa frase chiudo la porta di casa e mi avvio in fermata con la mia sigaretta bollente sotto già 25' gradi. Per tutto il viaggi non nascondo che feci solo pensieri negativi, senza nemmeno un pensiero positivo, cosa avrebbero pensato di quello nuovo che a tratti sembra un tossico dipendente ma allo stesso tempo un bambino di 9 anni? A quell'ultima domanda l'autobus si fermò al capolinea."Scusi ma il liceo Est?" - Mos
"Carissimo, era 4 fermate fa, fai meglio a correre, sono le 7:55" - Conducente
Iniziai a correre come un disperato, come si in quel momento non lo fossi, erano le 8:01 ed era gia suonata e non ero neanche a metà strada che mi ricordai che non sapevo neanche in che classe fossi. Dopo altri 5 minuti di corsa arrivai e corsi verso la bacheca davanti a scuola per cercare il mio nome
CLASSI Terze - Liceo Sperimentale - "Est"
Ford Mos - CLASSE: 3C'est (7^ Piano)Bene quindi sono in ritardo e in più devo farmi 7 piani di scale? Dopo altri 5 minuti, prendo un respiro lunghissimo e spalanco quella porta, solo che non sapevo per niente cosa mi sarebbe aspettato. La classe era vuota, pensavo che non sarebbe andata peggio di così, corro nella bacheca orari di quel piano per vedere cosa avrei dovuto avere alla prima ora
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Golden Life
Teen FictionMos, un ragazzo di 16 anni ha appena cambiato scuola, ed è alla ricerca della sua pace, una cosa che nella nuova scuola troverà più difficile da trovare.