Chris's POV
<<Come ci si sente ad essere un anno più vecchio amico mio?>> domanda euforica Scarlett dopo avermi svegliato quasi a ora di pranzo con una piccola torta e un paio di candeline.
<<Più vecchio.>> la sfotto accennandole un sorrisetto. <<Grazie per... questo. Sei la migliore.>>
E' lo è davvero.
Scarlett c'è sempre stata per me. Ci conosciamo da quasi vent'anni e mai e dico mai mi ha voltato le spalle o lasciato indietro.Anche quando non siamo a lavoro e lei è qui a Los Angeles nel tempo libero, ci sentiamo quasi tutti I giorni. Proprio come due fratelli.
E pensare che quando l'ho rivista sul set del nostro primo progetto ci ho provato spudoratamente con lei.
<<Avevi dubbi?>> domanda retorica venendomi incontro solo per abbracciarmi. Vista la differenza d'altezza la isso da terra e la stringo a me forte. <<Ora... potresti metterti una maglietta?>>
La lascio andare e la guardo perplesso.
<<Da quando in qua il mio essere nudo ti infastidisce?>>
<<I nostri colleghi stanno per entrare qui... e se qualcuno ha una qualche fotocamera accesa già immagino I titoli sui giornali sulla nostra presunta storia.>> mi chiarisce subito facendomi annuire con il capo. <<Non dimenticarti che io sto sempre divorziando.>>
Non è una frecciatina. Scarlett è solita dirmi tutto quello che pensa in faccia e gliene sono grato.
Stamattina però frase non sembra più azzeccata.
<<Novità sull'udienza?>> chiedo curioso prendendo una maglia al volo sullo schienale della sedia.
<<Ottobre forse... novembre. Lo sai come funzionano queste cose burocratiche qui in America.>>
<<Si ma paghi il tuo avvocato un occhio della testa.>> ribatto sicuro di me.
<<Per questo non divorziare mai.>> mi punzecchia Scarlett facendomi l'occhiolino.
<<Dovrei prima sposarmi per divorziare.>> specifico scrollando le spalle. <<E se continuo di questo passo, passerò la mia vecchiaia con Dodger.>>
<<Non l'hai sentita?>>
<<Ieri sera di sfuggita.>> rivelo sedendomi di peso sul divanetto due posti in pelle. <<E con le 6 ore di differenza da New York... neanche gli auguri di compleanno.>>
<<Mmh... strano. Lei sapeva che era oggi?>>
<<Scarl... mi conosce bene. Mai quanto te è vero ma... ricorda quand'è il mio compleanno.>> ribatto realista.
<<Hai provato a chiamarla?>> domanda indicandomi con un cenno del capo il cellulare. La guardo, invitandole silenziosamente a passarmelo e quando digito l'ultimo numero in rubrica, scatta subito la segreteria telefonica.
<<E' staccato.>> sbotto buttando il mio iphone 6 alla mia sinistra. <<Devo... devo tornare a casa.>>
<<Perchè invece... non lo prendi come un segno del destino?>> chiede Scarlett lasciandomi un pò perplesso. <<Chris è vero hai fatto una cazzata... ma il tuo compleanno viene una volta all'anno. E se è vero che dice di amarti... dovrebbe almeno farsi sentire in giornata.>>
Io non penso che lei sia capace di non scrivermi per tutto il giorno. E' vero finora, oltre a quell'episodio spiacevole con il messaggio di Jenny che ci ha portato a stare lontani per quasi una settimana, non abbiamo mai veramente litigato.
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Vaniglia.
RomanceCassie Sullivan con il suo trasferimento a New York aveva previsto tutto: il lavoro, l'appartamento, aveva perfino valutato l'idea di adottare un cane. Sapeva anche che il suo lavoro come medico al Presbyterian Hospital di New York le avrebbe porta...